giovedì, dicembre 02, 2010

 

Inkspinterogeno di Grillo

In uno dei documenti riservati diffusi da Uichilìx, insieme alla ricetta del Piedone Glassato ed al testo della nuova canzone di Buddone Tarallo, c’è la clamorosa rivelazione secondo cui molti dei personaggi pubblici che conosciamo sono in realtà dei pupazzi con dentro un omino. Un omino stronzo, di solito, anche se questa indiscrezione non è stata ancora confermata. La lista è incompleta ma questi sono i primi nomi rilasciati, insieme alla formazione dell’Albinoleffe contro la Ternana:

Giovanni Pascoli: pare che dentro questo famoso geometra con l’hobby della poesia ci sia un fanciullino scappato dal riformatorio. Questo potrebbe spiegare perché, durante la consegna del Nobel al Carducci, il Pascoli gli tirasse con la fionda le caccole della sua cavallina storna.

Sandro Bondi: è quasi sicuro che dentro il Ministro della Cultura ci sia in realtà Massimo Boldi, celebrato interprete di pellicole come Natale in Culo. La simbiosi è talmente elevata che spesso si scambiano i ruoli e Sandro Boldi dirige la cultura italiana mentre Massimo Bondi va sul set a fare puzzette come sofisticato omaggio ad Anna Magnani.

Mazinga Zeta: sembra incredibile, lo so, ma anche dentro Mazinga Zeta c’è un omino. A celarsi all’interno di questo simbolo di potenza e di fine dell’alfabeto è tal Ryo Kabuto, immigrato giapponese che appena lo raggiunge la Bossi-Fini-Barone Ashura lo spediscono in un C.P.T. su Vega.

Giuliano Ferrara: dentro il tonico e simpatico giornalista, pare ci sia un vescovo, Lindo Ferretti, la nazionale argentina di Rugby, i Village People, il coro dell’Antoniano, la Filarmonica di Vienna con tutti gli strumenti, la carica dei 101, Tarzan, un Fiat Ducato a pieno carico e la cavallina storna del Pascoli, che portavi colui che non ritorna perché si è perso in tutto quello spazio.

Wolfgang Giampiero Mozart: per anni ci siamo chiesti come facesse questo austriaco, autore di innumerevoli hit da discoteca, a creare ogni anno il tormentone dell’estate, tra riff troppo giusti ed un groove che spacca di brutto. Presto detto: dentro questo modesto compositore si nasconde il grande Sandy Marton, e qualche people from Ibiza.


[Bubbolo è dentro di te, ma fare la cacca non servirà]

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giovedì, novembre 25, 2010

 

Inkspinterogeno di Grillo

La leggenda del cane a mano e in lavatrice

All’alba dei tempi, quando il mondo era in armonia e la polenta taragna scorreva garrula nei torrenti (ieri), il grande sacerdote Culo Ipocondriaco, amministratore delegato della Chiesa votata al Dio Gioppino, tutelava l’equilibrio cosmico con saggezza e giudizio, più le provvigioni. Ma un brutto giorno (ieri) un’anziana donna, antica vestale della Città Sacra e rinomata baldracca zona stadio, si recò presso il Mistico Fiume Trogolone, le cui inviolabili acque fluivano ininterrotte dalla nascita del Creato (marzo ‘82) per gettarsi nel Mare Infinito dell’Eterna Rinascita (vicino La Spezia). La vecchia sacerdotessa, rimasta sola a causa della precoce morte per forfora dell’amato Gufone da compagnia, aveva ricevuto in dono dal Dio Trafullazzi Stefano un mitico famiglio, figlio degli astri (un setter giamaicano incrociato con un pulmino che l’aveva stirato mentre attraversava) dall’imperscrutabile nome di Botolo Puzzone, come segno di fede e del fatto che l’avevano regalato a lui che preferiva una cravatta. La pia bacucca salmodiava ogni giorno il Dio accostando il suo nome a quello di svariati animali, professioni e deiezioni per ringraziarlo di averle concesso la fortuna d’un compagno il cui inebriante odore non scompariva neanche col napalm ed appestava la sua persona, la moquette e la carta da parati. Fu per coprire l’eccessivo e superbo effluvio di santità che promanava dal Botolo che, recato seco l’aromatico canide, lo tuffò nelle consacrate acque del Fiume Trogolone, in una mistica nuvola di bruschino e Bio Presto Cane a Mano. Ma il gran sacerdote si accorse del sacrilegio e maledisse la ormai puzzona:
“Tu hai profanato l’inviolabilità del Trogolone con un detersivo non dermatologicamente testato! Vergooonia!”.
“Non ho capito la domanda”.
“Non c’era nessuna domanda, deficiente. Ti condanno a candeggiare in eterno il Botolo pestilenziale e lui a candeggiare te in un ciclo infinito di lavaggi, qual novella Sisifo o Whirlpool classe A+ con la centralina in tilt. Che questa dannazione cada anche sui tuoi figli!”.
“Ma io non ho figli”.
“Allora sui figli dei tuoi figli!”.
Poi intervenne la prescrizione e vissero tutti mordaci e solventi.

Questo mito ci insegna una lezione importante che però non me la ricordo.

[Bubbolo è un numero divisibile per quanto mi pare]

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giovedì, novembre 18, 2010

 

Inkspinterogeno di Grillo

Verbale di incidente grave ma poteva andare peggio l’importante è che non s’è fatto male nessuno a parte sua madre.

In data ieri, ieri l’altro se leggete domani, io medesimo sottoscritto appuntato Gnargno Gonfiore, nel senso di me, ci dico del sinistro incidente senza morti ammazzati avvenuto in via Giuseppe Mazzinga all’incrocio con viale Babbione tra il papero Zumbalotti Gianpasquale, nato a Uovo il giorno del suo compleanno, ed il papero Schiantalavecchia Catarinco, detto “il Scurezòn” dagli amici gravi e da un tizio che lo scambia per un altro. Questi i fatti (quali?). Il papero Zumbalotti procedeva rettilineo a parte quando doveva curvare ma non era questo il caso lungo via Mazzinga come ogni mattina diretto chi lo sa questi paperi non si sa mai è una vergogna, virgola. Giunto in prossimità dell’incrocio con viale Babbione, a causa del fondo scivoloso per i mondiali di calcio saponato su strada, l’anatro intraversavasi et scontravasi con il centravanti saponato dell’Ammanoenlavatrìce Futbol Clèb proveniente in modo tipo dritto a seguito del cross in area piccola del terzino che smarcavasi dalla ferrea marcatura del valoroso avversario portandosi sulla strada che s’incrocia nella strada che fa l’incrocio con la prima strada incrociantesi con la seconda, non so se mi spiego, che io perché le strade si devono incrociare non lo so che se ero il Ministro delle Strade ne facevo una a parte per ogni destinazione che si evitano gli incidenti e le descrizioni topologiche delle intersezioni viarie allorquando esse stesse (chi?) sono causa, nella loro stessa essenza di crocicchio, di incidentamenti di cui, oddio, sono tutto sudato. Lo Schiantalvecchia detto il Scurezòn, a causa del fondo scivoloso per i campionati di cera assassina su incrocio perdeva a sua volta il controllo del mezzo, cioè, perdeva il controllo di sé stesso e, secondo sua dichiarazione autografa potesse schiantare se dice il falso, infilavasi in un banco pernicioso di foschia che occultava lo Zumbalotti già precedentemente intraversatosi come da anteriore dichiarazione non facciamo finta di scordarci le cose, ascoso alla vista dello Scurezòn qual tigre del Bengala che celasi appo i cespugli per lanciar il suo balzo felino e proditorio sulla povera preda che se ne sente dire tante in giro. Il papero Zumbalotti sostiene inoltre di aver ripetutamente urlato Quack Quack per segnalare la propria presenza in assenza delle doppie frecce che, ci ha provato, ma non gli restano attaccate alle piume in quanto affetto da grave forma di alopecia. I due paperi sono stati successivamente rimossi dalla sede stradale per permettere il normale transito di altri anatroidi e gallinacei e per lo svolgimento dell’attesissima finale di calcio saponato su cera assassina viva lo sport.


[Bubbolo ti dà la precedenza basta che gliela tratti bene]



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giovedì, novembre 11, 2010

 

Inkspinterogeno di Grillo

La gioielleria Trippany, eccellenza del buongusto, del lusso e dell’unto, è lieta di invitarvi alla presentazione dei nuovi modelli per la stagione autunno-inverno-mercoledì, collezione uomo-donna-bambino-canguro-frigobar, accompagnati dalla preziosa collaborazione dell’esperto magazziniere Giambrulino Rincofetuso.

- Sto ancora aspettando tre mensilità, per me potete andare tutti ad eccellere nel buongusto con questa cippa di rotolone Regina.

Sempre puntuale l’intervento del Rincofetuso. Apriamo con il primo pezzo della nuova linea, l’Anello Mancante Tra Il Babbuino E Tua Madre. Meraviglioso oggetto di prezioso artigianato, capace di illuminare la mano della più irsuta genitrice, questo sfavillante anello sfoggia un diamante da tre catarri sormontato da un bello sputo di rubini. Sentiamo l’esperto Giambrulino.

- Vorrei ti accadesse qualcosa di abbastanza grave.

Grazie. Proseguiamo nell’illustrazione dei pregiati manufatti. Osservate l’eleganza, indugiate sulla ricercatezza, beatevi della raffinata esclusività di questi orecchini a forma di suino frollato, ispirati alla famosa leggenda del maiale preso a schiaffi perché parcheggiava in doppia fila senza mettere le quattro frecce. Un cuore di avorio incastonato in una gabbia di platino e spalmato di Spuntì avanzato dal 1987. Il nostro esperto ci spiegherà ora la genesi di quest’opera d'arte.

- Ti ho manomesso il semiasse.

Ancora grazie. Di capolavoro in capolavoro, giungiamo adesso a scoprire il Braccialone Pàuer Pànzan, florilegio di perle di mare, di fiume e di svincolo per la superstrada. Semplicemente magnifica la struttura in argento a culi incrociati. Grazie ad un sofisticato sistema brevettato per babbei, il Braccialone concede a chi lo indossa un aumento dell’equilibrio quando si è seduti, quando si è sdraiati per terra e quando si balla il gioca jouer con un cetriolo nel naso. Giambrulino Rincofetuso ci illustrerà questo funzionamento.

- Ti ho pettinato le bambole con lo spazzolino di Tony Piorrea.

Fondamentale l’apporto di Giambrulino. Concludiamo questa breve esposizione con uno dei pezzi forti della nuova collezione: Onan, il solitario in madreperla, ziosmeraldo e cognatozircone, più che un gioiello una famiglia di sassi. Indossato insieme ad una collana di topazi, il solitario cercherà subito di attaccare bottone ma i topazi, si sa, guardano con disprezzo un ciondolo pendente. Il nostro esperto ci dirà due parole sulla fenomenologia del bijou tronfio.

- Ho ritoccato le tue foto sostituendo la tua testa con l’acaro della puzza.

Benissimo. Tempo di congedarsi. E ricordate, un diamante è per Mario.

- Avrai notizie dal mio avvocato e dallo sporco impossibile.


[Bubbolo ama far sapere che non ama far sapere di fare beneficenza]

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giovedì, novembre 04, 2010

 

Anche Grillo racconta Lucca

Andrea Grillenzoni a Lucca


Andrea Grillenzoni a Lucca


Andrea Grillenzoni a Lucca


Andrea Grillenzoni a Lucca

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giovedì, ottobre 28, 2010

 

Inkspinterogeno di Grillo

“La Qultura ve la imparo io”

Questa settimana, la vostra rubrica culturale preferita si occupa di Franc, Frasn, Tranz Cas, si occupa di Fran Zask, Trask Kans, di Frak Fafka, Ranz Kaska, si occupa del più importante scrittore della sua nazione del suo tempo, che non mi ricordo quali sono. Frank, no, Franz Kaaaaaf, kà.
Questo famoso geometra, no, scrittore, dice abbia scritto tipo dei racconti e dei libri, roba culturale a bestia, che noi ci piace perché siamo dei raffinati snob che noi la cultura la sappiamo.
Questo Franco, no, Franz, sembra che era ceco ma riusciva a scrivere uguale perché loro ci hanno tipo un udito finissimo che sentono i movimenti della penna, come i pipistrelli e i dromedari. Le tematiche della roba che scriveva di cui, no, cioè, sono l’ansia, l’angoscia, il Fernet Branca e Tullio Ostilio. Confina a est con l’Azerbaigiàn, a sud con la Liguria e a sinistra con Bombay. Sette per otto quarantadue.
Questo tizio è nato che era austro-ungarico, che è una cosa del tutto legittima, s’intende, e poi diventa cecoslovacco e poi si Laura in giucasprudenza e poi va in Italia e poi lavora nelle Assicurazioni e poi va a Parigi e poi scrive dei libri e poi va in Svizzera e poi scrive delle lettere e poi piglia la tubercolosi e poi schianta: la sua prosa sopraffina è stata un insegnamento per tutti noi della cultura che la scriviamo in questo giornale.
Quando Franzo sentiva che stava per tirare il calzino radunò tutti i suoi scritti, chiamò la sua ganza Dora Baltea (sposata Riparia), le consegnò un acciarino e le disse, in tono grave: “Quando sarò morto, o mia diletta, voglio che tu prenda tutti i miei manoscritti, le mie note, le mie lettere, tutte le mie carte, voglio che tu le raduni insieme e con questo acciarino… datti fòo, tu portassi merda!” in perfetto livornese, lingua che Franzesco parlava correntemente data la sua assonanza col tedesco (?).

I cosi più importanti che ha scritto sono duepunti

- La metamorfosi: È la storia di un commesso viaggiatore che un giorno si sveglia improvvisamente trasformato in Bruno Vespa e la sua famiglia, schifata, lo rinchiude in un plastico di Cogne nel garage di Avetrana, tra residui di cervella, sghignazzi di sciacalli e schizzi di sangue a punto esclamativo.

- Il processo breve: È la storia del signor B. che in un mondo surreale che prevede che la legge sia uguale per tutti si trova a combattere contro dei grigi e prevenuti magistrati senza avere la minima possibilità di difendersi se non leggi fatte su misura dal suo avvocato personale in parlamento, un Ministro della Giustizia che trasforma in decreto ogni suo capriccio, la delegittimazione quotidiana della magistratura e scudi istituzionali in barba alla Costituzione.

- America: Una guida Lonely Planet del 1927. Non aggiornatissima. Indubbiamente esaustiva la parte sui parcheggi per dirigibili.

- Lettera al padre: Tutti si ricordano della “Lettera al padre” e mai nessuno della “Cartolina alla zia”. Il sintetico ed enigmatico testo, “Baci da Trieste”, lascia forse presagire un attaccamento morboso alla figura della sorella materna ma la pallida scusa con la quale giustificò la mancanza del francobollo (“l’ha portato via la bora”) ci consegna probabilmente un Franz dal braccino corto.

[Bubbolo si trasforma in un razzomissile turbodiesel]

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giovedì, ottobre 21, 2010

 

Inkspinterogeno di Grillo

Benvenuti ad una nuova puntata di “Le domande che le rispondono gli esperti”. Oggi parliamo di dipendenza dal fumo e dall’arrosto, anche se le statistiche ci dicono che i casi riguardano tanto fumo e poco arrosto. Con noi in studio il Professor Trombone Scoppialabomba, docente di materie sceme presso l’Università Brutta.

Buongiorno professore. Sappiamo che lei ha trascorso gli ultimi quindici anni a condurre ricerche sugli effetti del fumo sull’organismo umano e sui pupazzi a forma di gattino. A che punto sono i suoi studi?

- In realtà sono stato impegnato a fare un cruciverba complicatissimo che non mi riusciva, prima
di capire che stavo leggendo la composizione del Buscopan. Invece un mio collega è sopravvissuto per mesi nella giungla bevendo soltanto shampoo. Però abbiamo scoperto che quando uno accende una sigaretta esce tipo del fumo.

Benissimo, cimportassài. La dipendenza dalla nicotina può causare disturbi dell’umore? Ma prima, maledetti bastardi, portatemi una sigaretta!

- Abbéstia! Pensi che conosco un tizio che da quando fuma picchia le bambole e un altro che fa la raccolta differenziata sbagliata apposta perché è diventato malvagio. Mette la plastica nel vetro, la carta nella salamoia, la moquette nella sugna e l’acquaragia nella carbonara.

Il tabagismo può compromettere l’equilibrio psicofisico di persone che sono già sfigate di loro, come i rabdomanti o i collezionisti di scaracchi?

- Mastaiascherzà? Sa che c’è un tizio che da quando è tabagista si autoinvia messaggi di spam e una tizia che invece non mi ricordo più il suo numero, peccato perché ci aveva due bocce da paura?

Quali sono gli effetti del fumo sull’apparato cardiocircolatorio? La prego, risponda come se me ne fregasse qualcosa.

- Intanto è risaputo che quando si fuma è impossibile dire BANANA INCAPPUCCIATA ma nei casi più gravi si rischia di contrarre la tassidermia.

Esistono categorie più a rischio, come i tronisti o i cadaveri per le autopsie?

- Un cadavere a cui abbiano già asportato il cervello oppure un tronista non devono ASSOLUTAMENTE accendersi una sigaretta se non dopo essersi cosparsi di benzina in via precauzionale.

In definitiva, il fumo potrebbe far male persino a uno come me, che ci ho il Pòrsc Caièn Turbodìsel e un sacco di quattrini?

- Assolutamente no, è noto che cancro ai polmoni, irritazione alle vie respiratorie, enfisema, asma, infarto, ictus e morte sono roba da pezzenti. Lo diceva anche una famosa fumatrice, Cocomero Chanel, un’anguria alla moda.

Mi scappa la pipì, il programma finisce qua.

- Ora c'è la pubblicità. Chi cambia canale è un pezzo di merda!

[Bubbolo tende a zero]

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giovedì, ottobre 14, 2010

 

Inkspinterogeno di Grillo

Oggi parliamo di surrogati (a chi?). “Surrogato” è una parola che viene dal latino e prima o poi ci ritorna ma dipende dal piano-ferie. Surrogato è quella cosa che quando non ci hai la cosa che devi surrogare devi prendere un surrogato, che se ci avevi la cosa dall’inizio allora non prendevi il surrogato ma allora non ti ponevi neanche il problema e ora che ci hai il surrogato non sai dove metterlo perché ci hai la cosa che dovevi surrogare se non ce l’avevi ma invece ce l’hai e ci hai pure il surrogato. Cioè, sono tutto sudato, si capisce che ho detto? Perché quando a scuola c’imparavano l’intelligenza ciavévo il morbillo.
Esempi:

Surrogati del pane: Il pane di qualcun altro – Gioppini – Crackers, ma no quelli mosci

Surrogati dello zucchero: Zucchero senza zucchero – Flauto dolce – Trombone

Surrogati dei broccoli: Branzini – Nutella – Camel Light

Surrogati del cinema: Cinque ubriachi che ti mimano il film – Televisore grande – Cellulare molto, molto grande

Surrogati dell’amore: Noia – Panfilo – Tutte le mie amiche sono già sposate

Surrogati della fuga in Messico: Fuga a San Marino – Fuga a Gardaland – Fuga in bagno

Surrogati della vita: Novella 2000 – Uomini e Donne – Facebook

Surrogati dell’Italia: Prima Repubblica – Seconda Repubblica – Ultimi 149 anni

Surrogati della Repubblica delle Banane: Pizzamandolinolandia – Il Paese di nani e ballerine – La nazione dell’eroe Mangano

Surrogati della democrazia: Bipolarismo monopolare – Monopolismo bipolare – Lodo Quel Tizio che mi ha salvato le chiappe

Surrogati dell’uomo: Consumatore – Spettatore – Ministro

Surrogati della donna: Mano – Velina – Ho studiato recitazione e vorrei fare la fischion

Surrogati della libertà: Disoccupazione – Telecomando – Appena scaricato

Surrogati della gavetta politica: Tangente – Parente – Fellatio

Surrogati della gioia di stare insieme: Questioni di eredità – Assegni familiari – Arresti domiciliari

[Peppolo è un volgare impostore]


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giovedì, ottobre 07, 2010

 

Inkspinterogeno di Grillo

Una recente indagine sulla visione del matrimonio in Italia ha dimostrato che tre persone su quattro sono l’inizio di una piramide umana. I dati raccolti dall’Istituto Grave di Domande degli Scienziatoni sono stati confrontati con i risultati di un analogo sondaggio svolto nel 1975 ed è emerso che una volta alla settimana è giovedì. Riportiamo, a seguire, il corpus delle domande dell’inchiesta dei domandatori del matrimonio della ricerca della scienza dell’Italia del mondo.

01. Secondo lei, qual è la cosa più importante in un matrimonio?
- Sì…………………………………………. 15%
- No………………………………………... 36%
- Aspartame………………………………... 82%
- Tua Madre………………………………...41%
- Ha sbagliato numero……………………... 79%

02. Ritiene che il matrimonio sia ancora un valore rilevante per la società?
- Certo, ma anche Beckenbauer…................ 33%
- Non ho capito la domanda……………….. 33%
- Aspartame………………………………... 33%
- Solo se norvegese....................................... 33%
- Ritengo che sono ganzo………………….. 33%

03. Lei considera il matrimonio più o meno utile dei gargarismi?
- Certamente……………………………….. 78%
- Chi è lei?..................................................... 106%
- Io so fare le impennate col motorino…….. 374%
- Aspartame………………………………... -45%
- Chi troppo vuole calcincùlo……………... Tre

04. È favorevole al matrimonio tra canguri?
- L’importante è che facciano i gargarismi... XV%
- Martedì. Anzi, no, Patroclo……………… Chiappe%
- Su internet ci sono i PORNI……………... Signoramia%
- Ma ha scoreggiato un’altra volta?.............. Toblerone%
- Aspartame………………………………... Brododicammello%

05. Perché la permanente si chiama permanente se è temporanea?
- Carciofi a prezzi di realizzo……………… 60 (60 che?)
- Mi sono trombato tua moglie……………. Unmilione
- Guardi, c’è da rifare la convergenza…….. Cencinquantèuri
- io kred ke il matrimogno è trpp mitk!XD... Stellina Lobotomizzata
- Ho finito l’aspartame…………………….. Afa

[Bubbolo è una leggenda metropolitana]


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giovedì, settembre 30, 2010

 

Inkspinterogeno di Grillo

I grandi documentari di Dèvid Ettembrùgola

Animali superflui: il Pony

Slanciato come un paracarro, possente come un carlino, utile come una forchetta per il brodo, il pony ha sempre esercitato un grande fascino su grandi e piccini, imbecilli e deficienti. Fin dai tempi remoti, questo piccolo destriero, questa versione tascabile di Furia, questo bassotto equino, questo nano cavallino, non ce la faccio a finire la frase.

Habitat
Originario dei Paesi Bassi, il Pony è diffuso in tutta la valle del Bagonghi, nei bassipiani dei Tappi e in tutto il nord del piazzale Giuseppe Mazzinga all’incrocio con via Aspartame. È altresì molto facile rinvenire alcuni esemplari in fila alle poste o sulla panchina di corso Bolo Alimentare mentre scroccano una sigaretta agli emo, con cui condividono la pettinatura e la condiscendenza che si dà a tutti gli sciroccati in genere. Una volta l’anno (ma dipende dalla disponibilità dei voli Ryanair) avvengono le grandi migrazioni che possono essere persino di 10 metri, che considerando le gambotte corte di questi scherzi della natura, lascia stupiti, ma anche indifferenti, visto che non ce ne frega niente a nessuno. Gli ambienti adatti a questi freak annoverano, tra le caratteristiche, un’umidità costante, una bassa escursione termica tra la notte ed il giorno, Sky, ampio parcheggio e un Mc Donald nel raggio di venti metri.

Vita Sociale
Sogno di ogni bambina, il pony è in realtà uno degli animali più presi per il culo in natura. Il famoso comico equino Cavallo Spasso ha basato la sua fortuna proprio sul dileggio di questi diversamente cavalli: “L’altro giorno io e il mio amico zebra ci siamo ritrovati per sbaglio in mezzo ad una mandria di pony spuntati da dietro una collina. Erano tantissimi. Ehi, presto, chiama il bagnino!, mi fa il mio amico zebra. Perché?, chiedo io. E lui: hai visto quanti cavalloni?!”. Giunti alla battuta sul vestiario dei poco dotati (“in mezzo alle gambe hanno il pony dei pantaloni”), il Ministro delle Pari Opponytunità, Cavallino Ruspante, ha richiesto una commissione parlamentare d’inchiesta sulla discriminazione dei nani equini, ma l’iniziativa non ha avuto seguito perché Cavallino non arrivava al microfono della Camera. Raggiunto dalla notizia, Cavallo Spasso ha spiegato ai giornalisti di aver sempre creduto nella magistratura e che aveva bisogno di un termometro più lungo perché il suo arrivava a misurare solo i febbroni da pony. Poi, in un gesto di riconciliazione, ha regalato al Ministro Cavallino un Ipod Nano.
La comunità pony, stanca di essere sbeffeggiata, ha deciso di ricorrere ad arditi esperimenti di genetica per creare, negli anni ottanta, qualcuno ancora più tappo su cui sfogarsi ma l’unico risultato ottenuto coi Mio Minipony è stato quello di diventare un’icona gay.
Oggigiorno ciascuno può vivere la propria condizione di ponylità in modo sereno, basta che la smettiate di andare a fare le sabbiature nella lettiera del gatto.

[Bubbolo è il tuo incubo migliore]
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giovedì, settembre 23, 2010

 

Inkspinterogeno di Grillo

Atroce Autunno”, un’avvilente raccolta di poesie deprimenti del maestro Gufone Maria Bollito.
Edizioni Agghiaccianti, presto disponibile in tutti gli obitori.

A volte

A volte,
osservo il lento morire
dell’autunno,
pomeriggio della vita,
strazio inesorabile
del giorno che spira,
tepore che fugge,
luce assopita,
estinguersi
dell’impeto.
A volte,
invece,
giro sul due che c’è Derrick.

Infinito

Nelle vastità dei cieli novembrini,
estensioni stratificate del pensiero,
guardare.

Il profumo affumicato dei falò nella brughiera,
aroma di antiche rinascite,
sentire.

I canti del vento tra le fronde nude,
armonia primigenia di notti remote,
ascoltare.

La solerte bruma vespertina,
seta sospesa di umidi crepuscoli,
respirare.

Bello, eh? Peccato che io parlare solo all'infinito.

A Petrarca

Chiare fresche e dolci acque,
ma con un residuo fisso altissimo.

“L’autunno dell’amore (ripasso settimana entrante)”

Tu m’amavi
ed io t’amavi,
tu m’amasti
ed io t’amasti,
ma tu smettesti
ed io continuasti.
Perché, perché finisti?
Che io persistesti
tu lo sapesti?

Bella in autunno

Sei bella.
Sempre e per sempre.
Bella,
più di ieri,
meno di domani.
Questo ovviamente finché non subentrerà il processo degenerativo cellulare con conseguente prolasso dei tessuti.

[Bubbolo non può uscire a giocare perché deve finire i compiti]

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giovedì, settembre 16, 2010

 

Inkspinterogeno di Grillo

Sono il Dottor Schiantalavecchia, docente di Comportamento Animale al Bar presso l’Università degli stupidi di Acchiappalo e ricercatore di pidocchi presso il maggior istituto italiano per l’etologia (Birrificio Brodone, birra calda dal 1926).

I miei studi sul fritto misto hanno confermato le teorie di Boris Levinson (vero nome Faustino Testaguappa) sulla cosiddetta Pet Therapy (trad. it. “Punto Turbodiesel”) ossia sulla benefica interazione tra uomo ed animale, non solo nel brasato o nel bollito di groppone. Nel saggio di prossima uscita “Il Panda è un ottimo combustibile per il mio SUV”, del quale ciò che segue è un estratto, ho analizzato la forma di compagnia e il tipo di effetti che determinati animali hanno sull’uomo, perché io sono ganzo. I risultati sono strabilianti e parzialmente inventati e poi li ho scritti tutti colorati con tipo dei cuoricini ritagliati da una rivista, quindi comprate il mio libro.

Cane: È comprovato che nel paziente con disturbo ossessivo-compulsivo, la vicinanza di un cane può avere effetti sorprendenti, come il calo di un punto e mezzo dell’indice Mibtel o l’infortunio di un terzino dell’Atalanta. Studi condotti sui Labrador hanno dimostrato che domani piove.

Gatto: Avere un gatto in grembo, come tutti sappiamo, è un’esperienza unica, basta che mi allunghi il telecomando di Scài sennò piglio questa palla di pelo e la faccio volare dalla finestra e tua madre domani dorme sul divano, sia chiaro, e come cuscino può usare il tuo Fufi avvolto nel Domopak, mi sono spiegato?

Cavallo: Avere un cavallo in grembo, come tutti sappiamo, è un’esperienza unica, da raccontare quando sarete in ortopedia o in rianimazione, anche se ormai le gambe saranno andate, fatevene una ragione.

Capra: Nella cura per la psicosi maniaco-depressiva la capra gioca un ruolo importante, tipo lei prende il primo volo per il Brasile e vi manda una cartolina da Rio. Avere una capra in grembo, come tutti sappiamo, è un’esperienza unica che alla fine puzzate di capra, quell’odore tipico delle spiagge di Copacabana.

Branzino: Per combattere la depressione post-partum sempre più spesso si ricorre all’impiego del branzino, con esiti eccellenti, specie negli uomini. Fatto al cartoccio con le patate è in grado di liberare la mente per un paio di ore, giusto fino al conto, poi sono cazzi.

Streptococco: Niente è in grado di attenuare gli episodi più gravi di disturbo bipolare come gli occhioni di uno streptococco. Recenti ricerche hanno dimostrato che l’atto di richiamo dello streptococco (mucci mucci mucci, vieni bello, vieni, mucci mucci) stimola nell’uomo la sezione mediale limbica del lobo temporale destro che sottende alla coglionaggine, riducendo il soggetto ad un ridicolo imbecille.

Semaforo: Nel paziente ciclotimico, la compagnia di un semaforo può garantire risultati sbalorditivi. Il suo affetto ed il suo amore possono contribuire a ristabilire l’equilibrio umorale e 12 punti sulla patente, sempre che sia verde, sennò c’è il Giudice di Pace.

[Bubbolo è scientificamente provato]

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giovedì, settembre 09, 2010

 

Inkspinterogeno di Grillo

Ben trovati, amici ebeti, si apre un nuovo pomeriggio da passare insieme alle mirabolanti offerte quasi sicuramente legali di Puzzasciòpping tra le quali potrete trovare un simpatico regalo per un nonno incontinente, fare una gradita sorpresa a quella cretina di vostra figlia drogata e perpetuare il meccanismo capitalistico che sostiene il sistema borghese di egemonia delle potenze economiche nel solco imperialista del libero mercato. Non è vero, Franca?

- Paaapero. Paaaaapero.

Franca ha il cervello butterato ma noi la teniamo perché è un ottimo fermacarte. Ma iniziamo subito con le nostri irrinunciabili ed intollerabili proposte! Oggi per te, amica dell’Etna, una fantastica collezione di oggetti etnici, di quelli che li guardi e dici: “Eh, cioè, d’altra parte”. Non è vero, Franca?

- Il martedì frullo i gufi.

Franca ha le sinapsi disegnate col pennarello ma noi la teniamo perché funge decorosamente da appendiabiti. La prima offerta etnica di oggi è questo fantastico Girellone Galumato del Gabon, utile per andare a parare. I gaboni girellano i galumoni fin dalla notte dei tempi, fin da quando, cioè, John Wayne vendeva lupini di contrabbando a Pian del Quercione (Oklahoma). Non perdete questa fantastica opportunità di galumarvi un girellone all’incredibile prezzo di sedici carciofi. Non è vero, Franca?

- Ho un poster di Fonzie di quando giocava nel Torino vestito da paaaapero.

Franca ha il sistema linfatico pieno di ghiande ma noi la teniamo perché attira i maiali che infiliamo nei panini dell’una e mezzo. Vorrei che osservaste ora la bellezza, la raffinatezza e la vulcanizzazione di questo porta-traveggole scavato nel bitume dagli aborigeni Cummenda dell’Islanda sub-sahariana. Questa meravigliosa popolazione considera sacra ogni nuova persona incontrata che salutano con il rituale “Se gh’è, pirlòt?” che significa “Ringrazio la Madre Terra per non aver parcheggiato in via Mazzinga che c’era la pulizia delle strade”. E proseguiamo con il prossimo oggetto di pregio, un cofano di una Panda incidentata del 1987, tipica espressione dell’arte Zubunga (diffusa nell’Africa diagonale), un meraviglioso spaccato di vita etnica dal titolo “Constatazione Amichevole Un Cazzo” dove viene raffigurato il conducente del veicolo A che taglia di netto con un machete il braccino del conducente del veicolo B che sventolava un modulo CID. Utilissimo anche come recipiente per esafluorofosfato di litio, per tetranitrato di pentaeritrite o per orsetti gommosi. Non è vero, Franca?

- La morale è sempre quella, fai merenda con tofu di banana.

Franca è gravemente difettosa ma noi la teniamo perché sono finiti gli eco-incentivi sulla rottamazione. E voi affrettatevi, chiamate per fermare il vostro articolo etnico prima che vada esaurito o prima che arrivi la Finanza. Un saluto da Puzzasciòpping, a piede libero dall’ultima amnistia. Franca, saluta i telespettatori.

- Gustavo.

Sì, vai, ti riporto al canile.


[Bubbolo ha abbracciato il lato oscuro della forza e quello gli ha toccato il culo]

Inkspinterogeno di Grillo

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giovedì, settembre 02, 2010

 

Inkspinterogeno di Grillo

Sono il Dottor Chiappaunta, Odontoiatra, Medico Chirurgo specialista in Odontostomatologia, sorcino e palombaro grave presso l’Università degli Studi Cretinetti di Fagiolone sul Brenta. Questo è il mese della prevenzione dentale e della derattizzazione degli ambulatori medici.

La prevenzione dentale è importante (tipo dodici) ma i ritmi della vita di oggi spesso non ci permettono di prenderci cura della nostra bocca come dovremmo (ieri ho scuoiato un licaone). Spesso, dopo un pranzo veloce (il licaone), torniamo sul posto di lavoro senza esserci lavati i denti o senza aver picchiato il nano che vive nel cruscotto. Recenti statistiche hanno dimostrato che sono ancora un bell’uomo e che l’Italia è al quinto posto tra i paesi ganzi che iniziano per P (c’è stato un errore). È quindi essenziale iniziare fin da piccoli una corretta salvaguardia del cavo orale, magari legandoci un aquilone a forma di Obbrobrio o attorcigliandolo attorno a Stockhausen (Karlheinz, detto Pippo). Nel delicato passaggio dai denti da latte ai denti da brasato (o, chi preferisce, da Martini Dry) è fondamentale che i nostri figli assumano calcio, Aperol e amianto attraverso una dieta equilibrata a base di pile scadute e garofani. Nell’eventualità di un’insorgenza di malocclusione o disallineamento dentale, mantenete la calma: se fate finta di non conoscerlo, forse il bambino se ne andrà da solo. Se il pargolo è ostinato e resta lì vicino, sappiate che fin dai quattro anni è possibile intervenire attraverso l’impiego di apparecchi ortodontici elettrificati anche se i migliori risultati si ottengono infilandogli un badile in bocca e ravanando un po’.

Per proteggere il nostro apparato masticatorio, è sufficiente seguire alcune semplici regole:

- Lavare i denti dopo ogni pasto e dopo i quarti di finale di Coppa Uefa.
- Spazzolare in senso orario ma solo se siete sopra l’equatore, altrimenti, per l’effetto di Coriolis, siete tutti dei grandissimi deficienti.
- Bongo.
- Cambiare dalla prima alla quarta senza usare la frizione.
- Possibilmente, fumare poco crack.
- Bongo.
- Succhiare le chiocciole col naso invece che masticarle.
- Fare risciacqui con sangue di vergine immolata a Satana nel secondo plenilunio oppure con la Sprite (è la stessa cosa).
- Bongo.

Ricordate: per denti sani, occorre… fare… cosare… niente, non me lo ricordo.
Dottor Chiappaunta

È una campagna per la prevenzione del tamarindo.
A cura del Ministero dei Canguri con le Infradito.


[Bubbolo scarica l’ansia da eMule]


Inkspinterogeno di Grillo

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giovedì, agosto 26, 2010

 

Inkspinterogeno di Grillo

Mary-Lou & la Beppa, le ragazze vacche! (Cowgirls suona meglio)
Episodio #35: Il buono, il brutto e Mario

Laggiù nel lontano West, sorge un nuovo giorno nella onoraaata cittadina di Little Big Brembate ma qualcosa turba la quiete e la fila per il metadone: lo Sceriffo Puppone ha appena ricevuto una terribile notizia!

- Per mille tizzoni roventi! Attendente Beckenbauer-Saltalamerenda, legga tosto questo dispaccio! Il feroce bandito Johnny Testa di Cactus sta per giungere nella nostra onoraaata cittadina per compiere atti vandalici, sovvertire l’ordine e sdraiare maiali crudi col solo ausilio di tre catamarani (l’ultima parte non si legge bene).
- Per mille tizzoni roventi dell’inferno stramaledetto! Qui c’è bisogno di Mary-Lou e della Beppa! Andiamo da quelle vacche! Absit iniuria verbis, eh.
- A te e a sòreta.

I due prodi tutori dell’ordine si gettano impavidi e sudati alla ricerca delle due eroine che sono leggenda lungo tutta la frontiera e fino al chilometro 236 della Salerno-Reggio Wyoming. Nessun malvivente è al sicuro quando in giro ci sono Mary-Lou e la Beppa ed il traffico è scorrevole sulle principali arterie con possibili rallentamenti e code tra Roncobilaccio e Barberino di Montana.

- Per mille tizzoni roventi dell’inferno stramaledetto dal diavolo in persona! Mary-Lou! Beppa! Johnny Testa di Cactus sta per giungere nella nostra onoraaata cittadina per compiere atti vandalici, sovvertire l’ordine e mangiare le banane col cu(l’ultima parte non si legge bene).
- Traffico: 5 km di coda al casello di Yuma in direzione Treviglio Ovest, consigliato l’utilizzo del treno.
- Per mille tizzoni roventi dell’inferno stramaledetto dal diavolo in persona che ti prenda in una notte di plenilunio! Sceriffo Puppone, le vacche (sempre per dire) hanno ragione! Forse abbiamo il tempo di richiedere l’intervento dell’esercito, prima che quel Testa di Cactus compia atti vandalici, sovverta l’ordine e benedica tutti i coyote marziani vestito da Ornella Vanoni (l’ultima parte non si legge bene). Crede che dovremmo tendere alla Testa di Cactus un’imboscata presso la Gola dei Pandori Scaduti?
- Maremma maiala! Cioè, volevo dire, Per mille tizzoni roventi dell’inferno stramaledetto dal diavolo in persona che ti prenda in una notte di plenilunio e ti smagnetizzi il bancomat inzuppandolo nella pasta d’acciughe! Non ho capito la domanda.
- Infatti!

Ancora un caso risolto per le ragazze vacche! Non perdete la prossima puntata! Oppure sì, mimportassài, io ciò un sacco di quattrini, avete capito?!


[Bubbolo per le ferie è andato in menopausa]

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giovedì, agosto 19, 2010

 

Inkspinterogeno di Grillo

Al matrimonio

Vogliamo regalarti un sogno, il Tuo sogno (pagaggio: 65% subito sull’unghia, il resto a babbo morto). Quando sull’altare direte sì, direte sì alla magia del sentimento più importante, il pus, no, il coso, quell’altro, l’amore. Per il tuo matrimonio, rivolgiti a degli esperti, rivolgiti a noi della “Matrimoni, Cresime & Furti con Scasso” (astenersi Guardia di Finanza). Rivolgiti a chi ha fatto della competenza la propria missione e dell’evasione fiscale il proprio stile di vita.
Ti serviremo in ogni dettaglio, guidati dal nostro celebre buon gusto (chi ha scoreggiato?).

Ricevimento:
Tantissimi sono gli splendidi luoghi che abbiamo in serbo per te. Potrai vivere il tuo giorno fatato nell’incanto di Villaggio Industriale Ansaldo o nella radiosa cornice della Val Chiattona tra le ciminiere sempre accese della Fabbrica del Pattume oppure spostarti verso i rinomati acquitrini fangosi e malsani di Villa Puzzona sopra le colline radioattive di Zona Sottoposta a Sequestro, sede della celeberrima SpurgoRapidi & Truffe Gravi oppure ancora optare per i magnifici locali fetenti e le indimenticabili fogne a cielo aperto di Castel Fetecchia, stando attenti a non rompere i sigilli posti dalla magistratura.

Musica!
Un matrimonio senza musica è come una società senza falso in bilancio. Soltanto noi possiamo garantirti artisti di levatura internazionale a prezzi di realizzo, offrendoti nomi importanti come Gianmaria Scaracchio, Sharon Fiatella e i Cafoni Volanti della Mazurca (ma solo su prenotazione).

Auto a noleggio:
Resteranno tutti a bocca aperta quando vi involerete verso l’amore a bordo di uno dei superbi veicoli del nostro fastoso parco macchine come l’inamovibile Fiat Spinta, la sofisticata Skoda Babbiona Turbobrutta, la quasi aggiustata Motoréta Ncidentatu, fior fiore dell’industria automobilistica macedone oppure una sontuosa carrozza di truciolare lamellato trainata da due maestosi dinghi ossuti cresciuti a rutti in faccia.

Dettagli di pregio:
Ma i veri professionisti si vedono dai piccoli dettagli, come le nostre ricercatissime bomboniere esplosive disponibili, a scelta, a forma di Gabibbo, Giovanni Spadolini, INPS, fecaloma o grumo bisunto. Come rinunciare poi ai nostri raffinati bouquet di trote marce, da lanciare con dentro una chiave inglese del 16, per un simpatico scherzo? E non dimenticare i nostri abiti da sposa realizzati in poliuretano espanso, abbacchio o ricavati dalla muta da sub che preferisci.

Vivi con noi il giorno più bello della tua vita di merda.


[Bubbolo ti abbassa l'imponibile con la forza del pensiero]

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giovedì, agosto 12, 2010

 

Inkspinterogeno di Grillo

Il Bambino Canottiera indugiava immoto sul far del tramonto, lasciando presagire gravi elucubrazioni e densi pensieri, sull’esistenza, sul mistero della vita, sulla reazione del mercato ortofrutticolo all’aumento del costo del letame, il 2% in più per ogni cacata di mucca. La Bambina Zitella lo scrutava dalla distanza, ghermita da quella visione come fosse un maxi-tamponamento tra due tir, un cacciatorpediniere e sei siluri travestiti da Donna Summer sulla provinciale per San Gimignotta, cittadina senese dall’oscura toponomastica.
Il Bambino Canottiera ristette, la gobba sicura e ferma, apprestandosi a rinnovare la sua inazione, come se un minimo cenno potesse perturbare l’equilibrio cosmico tra la Forza e la Vangatura. La Bambina Zitella persisteva nell’esame del paracarro umano chiedendosi se fosse una statua; a Michelangelo hanno messo le mutande, a te la canotta, nel contrappasso burino dell’intimo per affreschi e sculture o apparenti blocchi di marmo.

Bambina Zitella che m’osservi di lungi,
resto preda del tuo fascino psicopatico, dello sguardo indagatore dello scienziato sociale o del vigile urbano, del tuo vestito nero con centocinquanta gradi all’ombra che irride l’eburneo pallore della tua faccia di cactus, antitesi come il Maggese ed il Coltivato e pur prezioso connubio come una cacata di mucca, di questi tempi.

Bambino Canottiera che ti stagli fermo all’orizzonte,
son rapita dal tuo mistero di immobilità, dall’abbigliamento da tronista, dal tuo alito anticrittogamico. Portami via in sella al tuo trattore alla spregiudicata velocità di 12 chilometri orari, prendimi per mano e fammi volare sulla tua motozappa a sfiorare i campi di grano o almeno lasciami alla posta che devo pagare l’ICI sullo zio (molto grasso).

Ma il Bambino Canottiera decise all’improvviso che era il momento di non fare assolutamente niente e la Bambina Zitella si mosse giacché i Caramba avevano fatto spostare il cacciatorpediniere dalla sede stradale ed il traffico aveva ripreso a scorrere, guidato dai siluri Donna Summer. Un altro amore sfumato nel latifondo delle occasioni perse, dal sapore acre, come una puzzetta controvento.


[Bubbolo distorce lo spazio-tempo ma poi lo rimette a posto]

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giovedì, agosto 05, 2010

 

Inkspinterogeno di Grillo

Benvenuti ad una nuova puntata di "Misteri che se li si sapevano magari, eh?", un programma sull'inspiegabile e sull'uso criminale dell'italyano. Oggi ci parleremo del grande misteeeeero dei misteriosi uomini-canottiera nella campagna del mistero, di cui. Chi ce li mandava perché? Per quale motivo, no, ciavévano la canottiera e non, tipo, un bella muta da sub? Sono loro i famosi poderi forti? Hanno connessioni con gli Illuminati? Quanto pagano di Enel?
Oggi con noi in studio uno scienziatone che è stato buttato fuori a calci in culo dall'Università perché è solito frequentare trasmissioni degradanti come questa. Perché noi diamo fastidio! Anche mia madre ha detto che diamo fastidio e poi mi ha tirato una sberla in faccia che se facevo un'altra piroetta diventavo Wonder Woman.
Diamo quindi il benvenuto all'esimio professorone Leonard Sbombazzi, laureato in Pattume con un dottorato in Minchiate presso la prestigiosa Università degli Studi Atroci di Spìngilo di Sotto, una risibile cittadina in provincia di sua madre (sua di chi?).

- Professor Sbombazzi, siamo di fronte agli aglieni? Agl'Igliuminati? Crede che il misteeeeero degli uomini-canottiera abbia a che vedere col misteeeeero della Briscola Assassina, che se giochi per più di venti ore ti si fondono le palle?

- Io credo che certamente sì, ma anche no. Il misteeeeero è la cosa più misteriosa in natura, che se è un mistero nessuno ne sa niente. Il perché, è ancora un misteeeeero. Ora che ho detto la cosa del misteeeeero mi pagate, che non mangio da sei giorni?

- Questo è un mistero. Alla prossima puntata con nuovi interrogativi, tipo, perché continuiamo ad andare in onda?


Bubbolo si disintegrerà rientrando nell'atmosfera


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lunedì, agosto 02, 2010

 

Nuove strisce in un blog di mezza estate

Era un po' che la giacchetta veniva tirata. Dai, dai, ci vuole qualcosa di nuovo su Balloons. La risposta arriva un po' dispettosa, forse il risultato della voglia di sperimentare oppure di idee strampalate dopo aver preso sole sulla capoccia. Comunque strisce, perché quella è la nostra identità.

I due ronzavano da un po' intorno a questo blog. Parecchio, attirati come api da chissà quale miele di alcuni autori ballooniani. Si fanno chiamare Grillo e Patty Comix. Quando li ferma la polizia sulle carte risultano come Andrea Grillenzoni e Patrizia Comino. Nick insopportabili, personaggi simpatici. Sanno disegnare, sanno far ridere, hanno meno in comune della nutella e del lucido da scarpe. Avrebbero anche i loro bravi blog, pagine che riportano nelle testate "Galline con la testa caramellata" e "Il diario di Patty Cuore" figuratevi, e forse il loro da fare e da farsi ricoverare, ma loro no, qui a volteggiare nei commenti. Volteggiare simpatico eufemismo per cazzeggiare. Con discreta arte nella scrittura e rivelando buona indole comica. Il Grillo con un'autentica fissa per Inkspinster alla quale dedica lettere squinternate e appassionate con uno stile parolaio scoppiettante. Una scrittura popcorn, guizzante, costruita su nonsense imprevedibili, non di facile presa per tutti. La Patty civettando prima con un paio di autori in dibattiti perditempo e insulsi. Poi con tutti. Viene da un diario a fumetti su un sito come siamodonne.it, una roba che se metti sullo schermo la mano ti rimane appiccicata dai fremiti e dalle sofferenze d'amore. Dimenticavamo: anche il Grillo è fumettista, bravino ma aggiorna il sito con cadenza cazzimestrale.


In pratica perfetti per farsi detestare o amare, senza vie di mezzo. Dementi totali o geni incompresi sulla via sbagliata. Quel che ci voleva. Bene, voi due, via dall'androne, basta fare gli spiritosi nei commenti, vi assegno due rubriche che non stanno né in cielo né in terra e vediamo come ne venite fuori. Tu, Grillo, per punire la tua passione farai l'alter Inkspinster, ogni settimana un testo e una strip partendo dal tema della striscia di Deco. L'avete già vista, ha cominciato ad apparire mezzo mese fa, la rubrica si chiama Inkspinterogeno. Tu, Patty, curerai una rubrica della posta del cuore. Ce l'hanno cani e porci nella stampa italiana, la vogliamo anche noi. A modo nostro, a strisce. Condannata a fare sarcasmo e ironia sui problemi di cuore. Il bello del gioco è che voi lettori potrete davvero scrivere alla rubrica e sfidarla, con problemi di batticuore, improbabili o verosimili, non ci importa. Ogni martedì a partire dal prossimo.

I due, il va sans dire, assegnati i compiti continuano imperterriti a trovare il tempo per poemi e pazzeggi nei commenti. Il laboratorio di strisce per un periodico sognato va avanti. Inutili le critiche ma forse prenderò un cappellino per il sole.

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giovedì, luglio 29, 2010

 

Inkspinterogeno di Grillo

La bella stagione. Rinasce la vita, fiorisce la terra, si rinnova la natura, scoppiano le bombole del gas. Odi, di tra le fronde, il trillare dell’allodola, lo zirlare del tordo, il frinire della zebra, il gofronare dello ziprullo, il puzzare di quel maiale lurido e bisunto. Fermati un attimo; senti, senti come cinguetta il muggine e come zufola il banano. Ecco un coraggioso gattino avvicinarsi, vieni, non temere, che se mi ripisci un’altra volta sull’oleandro ti pettino a schiaffoni. E guarda come fugge lontano quel pioppo, spaventato dall’abbaiare del fenicottero e dal concerto in re minore per calci & sputi dell’ippocastano, che da quando si è tinto i capelli lo prendono tutti per un baobab con le meches. Ammira l’anoressico canguro saltare la merenda ed il laborioso castoro che costruisce una diga senza emettere fattura.

Indugia, per alcuni istanti, rifletti; noi, aridi, insensibili, freddi, che abbiamo perso il contatto con Gaia (Gaia Bombazzi, parrucchiera per uomo, donna, frigorifero), oppressi dal mondo moderno che ci distoglie dal vero valore della vita, abbiamo dimenticato la tenerezza di un tramonto, il magico mistero della rugiada, la gioia della strage di capre sotto l’albero di cocomeri, ve l’avevo detto che mi sembravano maturi. Torniamo ai frutti della terra, alla bontà del pomodoro, alla freschezza delle susine, alla naturalezza del diclorodifeniltricloroetano, ai forzieri dei pirati, alle mine anti-Mario.

Ma già domani la grigia routine ci addormenterà nel suo monotono incedere, lasciandoci solo il tempo di dire, quanto le fa le zucchine al chilo?! Sì, ciao, mi faccio una pizza.


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