giovedì, ottobre 14, 2010
Inkspinterogeno di Grillo
Oggi parliamo di surrogati (a chi?). “Surrogato” è una parola che viene dal latino e prima o poi ci ritorna ma dipende dal piano-ferie. Surrogato è quella cosa che quando non ci hai la cosa che devi surrogare devi prendere un surrogato, che se ci avevi la cosa dall’inizio allora non prendevi il surrogato ma allora non ti ponevi neanche il problema e ora che ci hai il surrogato non sai dove metterlo perché ci hai la cosa che dovevi surrogare se non ce l’avevi ma invece ce l’hai e ci hai pure il surrogato. Cioè, sono tutto sudato, si capisce che ho detto? Perché quando a scuola c’imparavano l’intelligenza ciavévo il morbillo.
Esempi:
Surrogati del pane: Il pane di qualcun altro – Gioppini – Crackers, ma no quelli mosci
Surrogati dello zucchero: Zucchero senza zucchero – Flauto dolce – Trombone
Surrogati dei broccoli: Branzini – Nutella – Camel Light
Surrogati del cinema: Cinque ubriachi che ti mimano il film – Televisore grande – Cellulare molto, molto grande
Surrogati dell’amore: Noia – Panfilo – Tutte le mie amiche sono già sposate
Surrogati della fuga in Messico: Fuga a San Marino – Fuga a Gardaland – Fuga in bagno
Surrogati della vita: Novella 2000 – Uomini e Donne – Facebook
Surrogati dell’Italia: Prima Repubblica – Seconda Repubblica – Ultimi 149 anni
Surrogati della Repubblica delle Banane: Pizzamandolinolandia – Il Paese di nani e ballerine – La nazione dell’eroe Mangano
Surrogati della democrazia: Bipolarismo monopolare – Monopolismo bipolare – Lodo Quel Tizio che mi ha salvato le chiappe
Surrogati dell’uomo: Consumatore – Spettatore – Ministro
Surrogati della donna: Mano – Velina – Ho studiato recitazione e vorrei fare la fischion
Surrogati della libertà: Disoccupazione – Telecomando – Appena scaricato
Surrogati della gavetta politica: Tangente – Parente – Fellatio
Surrogati della gioia di stare insieme: Questioni di eredità – Assegni familiari – Arresti domiciliari
[Peppolo è un volgare impostore]
Etichette: Inkspinterogeno
Grillo, forse è arrivato il momento di accattarsi lo spazio web. Al limite fattelo regalare da Gab, tanto a lui non serve più.
DITò: Non vedi le strisce perché non hai fede. Peccato, perché quella di oggi è un capolavoro. Si vedono, in campo lunghissimo, due potenti eserciti contrapposti che rappresentano il Bene e il Abbastanza Bene Grazie. Infuria la battaglia, riprodotta in cinemascope, con colori mai visti e due donne nude con le All Star, ma nel lungo flashback della seconda vignetta che racconta la genesi dell'Universo si capisce che presto sorgerà un Nuovo Ordine nella tua Cameretta che te l'ho detto mille volte di mettere a posto e nel terzo quadro tutte le linee narrative tracciate fino a quel momento giungono a catartica risoluzione finale con agnizione, messaggio conclusivo di speranza e fritto misto per tutti. Si ride, si pensa, si riflette, si cresce. Due foche monache, dopo la lettura, si sono convertite ed adesso sono due lontre monache.
Ci perderemo nei meandri delle nostre menti mentolate e tu spazzolerai via il sorbitolo dalle acciughe mentre io corbellerò in acido citrico rammendato!
Un peccato che nel complesso possa forse sembrare meno brillante di altri pezzi, ma volevo comunque rivolgere un apprezzamento particolare a questo, perché...perché sì.
Ora vado, perché mi vedo con mio cugino che è consigliere comunale.
E comunque, se interessa, io so ballare, recitare, cantare, presentare e mentire spudoratamente.
Giulio, se dici così mi commuovo e mi tocca soffiarmi il naso con dei gatti agglomerati che ho finito la lettiera per rapinare un tizio che aveva le tasche piene di fazzoletti.
Vi saluta Gundam (?).
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