domenica, maggio 31, 2009

 

Big Bang di Massimo Cavezzali

Big Bang di Massimo Cavezzali

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sabato, maggio 30, 2009

 

Singloids dei Persichetti Bros

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venerdì, maggio 29, 2009

 

Storyboard di Lele Corvi (Come nasce una striscia - 17)

Questa settimana inforniamo noi, come redazione di Balloons, la tavola di Storyboard di Lele Corvi. L'autore ci ha mandato la sequenza preparatoria, il "making of". Il che è bel giro di controsensi per una serie che si chiama storyboard. Serve anche ad allungare i post che abbiamo intitolato "Come nasce una striscia".

Giusto due parole per spiegare la sequenza. È tutto realizzato in digitale, con la tavoletta grafica. Questo è anche il metodo attuale usato da Corvi per produrre con velocità le varie strisce e vignette giornaliere realizzate su commissione. In realtà è la prima volta per Storyboard:
le precedenti sono state realizzate con sistema misto, a volte partendo con la Bic usata dal verduraio per fare i conti, oppure con la Pilot sottile, aggiungendo poi il colore al computer.
Prima le matite, poi il ripasso con il nero (che non vedete), poi i colori (seconda tavola), poi le ombre (terza), tutto su vari livelli. Infine la tavola finale con i testi. Con Storyboard Lele si diverte anche a sperimentare, riproponendosi libertà totale di metodi e contenuti.





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giovedì, maggio 28, 2009

 

Dick Tracy e Andy Warhol

$175,000.00, 128.563 euro, ci si potrebbe comprare un bivano in molte città. È il prezzo su ebay per due pezzi di carta incorniciati. Il primo è una tavola di Dick Tracy presentata come "original art comic strip" di Chester Gould, datata 11 agosto 1951. Il secondo frammento di carta non ha carattere di reliquia. Non è un originale, solo una piccola riproduzione, un brandello, del quadretto che sarà poi rivisitato da Andy Warhol nel 1960. La versione autentica dell'autore che diventerà il sinonimo della Pop Art americana è molto più grande, realizzata tramite un proiettore che sparava su una tela le immagini pescate dalla carta.
All'epoca, senza alcun obbiettivo commerciale in mente, Warhol, così come sistemava in file apparentemente senza fine bottiglie di Coca Cola e barattoli di zuppa Campbell, aveva cominciato riprodurre secondo le sue varianti anche alcuni personaggi classici delle comic strip: Popeye, Superman, Mickey Mouse, The Little King e appunto l'eroe tutto di un pezzo ideato da Chester Gould. Anche loro erano consumo di massa, sui quotidiani, simboli della cultura del tempo. La tecnica di pittura è nota. Copiava il profilo con la matita e poi utilizzava una nuova vernice, appena inventata e chiamata synthetic polymer, che dava un effetto brillante e plastico.



L'importanza della tavola, e quindi il suo folle prezzo (inizialmente era quello di un asta, poi è stato così fissato), sembra essere data dal fatto che proprio dal quel secondo quadretto, e non da altri, sarebbe stata tratta l'immagine di Dick Tracy realizzata da Warhol (sotto). La follia dei collezionisti supera qualsiasi logica, anche quella squinternata dell'alfiere della pop art. Esisteranno chissà quante altre pose analoghe di Tracy nella sua lunga storia. In quanto eroe bidimensionale nell'aspetto, nello spirito e nelle movenze aveva una gamma di espressioni inferiori persino a Sylvester Gardenzio Stallone. Era un'icona in tutti i sensi, non come si usa spesso dire abusando del termine. Lo era di fatto. Sarebbe come dare valore a una delle lattine di Campbell. L'unicità dove può mai stare? Warhol, attirato dai prodotti di massa, dedito alla riproduzione in serie, con migliaia di opere impacchettate e sigillate e archiviate, si sganascerebbe oggi di gusto.



Più interessante ancora l'aspetto della trasfigurazione di Tracy. La sua ascensione come immagine avvolta nelle morbidezze pop non è roba da poco. La trasposizione è notevole e toccherà vertici romantici poi nella versione cinematografica con Warren Beatty e Madonna. Su questo passaggio si è ricamato non poco in un vecchio articolo sul New York Times, dal titolo "How A 30's Stiff Became A Charmer For The 90's" (Come un duro degli anni '30 è diventato un fascinoso dei '90). In effetti è una sorte bizzarra assai considerato che Tracy era un eroe tutto d'un pezzo, per niente stravagante, costruito in maniera semplice, lineare e furba per i lettori dei quotidiani. Sempre preso dal lavoro, vestito sempre in modo ordinario, non aveva una vita privata - sarà uscito due volte con Tess Trueheart - e neppure una pubblica, niente sentimenti, niente sogni, niente hobby, poliziotto 24 ore al giorno, unidimensionale. Con Warhol inizia appunto l'umanizzazione e la trasfigurazione del personaggio nell'immaginario collettivo. Beatty porterà il processo alla fine, trasformandolo in eroe sensibile, elegante, seducente, lontanissimo dal poliziotto di carta con il bianco da riempire lasciato alla fantasia dei lettori.

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Nirvana di Roberto Totaro

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mercoledì, maggio 27, 2009

 

Storyboard su Fumo di China

Storyboard di Lele Corvi, dopo appena un paio di giri qua su Balloons, sbarca sulla nobile carta del mensile Fumo di China. È una rivista di informazione e critica sui fumetti con una buona tradizione che risale al 1978. Ne siamo lieti. Con le strip è l'esatto contrario che con le fidanzate: più vanno con altri meglio è. Ne siamo anche orgogliosi: al momento di arruolare il Corvi gli abbiamo proposto di realizzare una strip sui retroscena del cartoonist.
La trattativa è stata veloce. Interessa? Interessa. In realtà la tavola di Corvi dal tema giocoso sul mondo dei disegnatori di fumetti si presta benissimo a nuotare tra editoriali e posta dei lettori. Unico appunto: Fumo di China ha un formato grande, splendido, antico, appropriato a ospitare disegni e mostrarne i particolari. Rimane incomprensibile la necessità di miniaturizzare così tanto la tavola. Per fortuna lo stile straccione, popolare e semplice di disegno e scrittura di Corvi regge bene qualsiasi strapazzo.
La trovate nel numero 170 in edicola questo mese.

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Quiff di Cius

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martedì, maggio 26, 2009

 

Inkspinster



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lunedì, maggio 25, 2009

 

Palmiro di Sauro Ciantini

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domenica, maggio 24, 2009

 

Big Bang di Massimo Cavezzali

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sabato, maggio 23, 2009

 

Singloids dei Persichetti Bros

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venerdì, maggio 22, 2009

 

StoryBoard di Lele Corvi

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giovedì, maggio 21, 2009

 

Nirvana di Roberto Totaro

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mercoledì, maggio 20, 2009

 

Quiff di Cius

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martedì, maggio 19, 2009

 

Macanudo di Liniers (quinta parte – layout)

[[la prima puntata è andata in onda venerdì 24 aprile, la seconda mercoledì 29 aprile, la terza mercoledì 6 maggio, la quarta giovedì 14 maggio]

Macanudo è talmente articolato e variegato nei temi e nei layout, lo sfruttamento del "rettangolo striscia" così spinto, che potrebbe ben essere adottato in una ipotetica scuola di comic strip. In questa ultima parte vedremo alcuni degli estroversi layout della striscia. Liniers non disegna mai strip in formato domenicale, neppure nel settimo giorno, secondo quello che è invece lo standard americano. Di solito le soluzioni più particolari si trovano negli autori USA solo nel formato sunday comic, proprio perché lo spazio più ampio le consente. La domenica era ed è il giorno per sbizzarrirsi, specie per gli autori più insofferenti al classico formato, sempre più rimpicciolito nella stampa.
Un maestro della prima metà del secolo scorso era Herrimann: difficile trovare due Krazy Kat della domenica simili e alcune sue trovate erano stupefacenti. Tra gli autori contemporanei gli equilibrismi più innovatori li troviamo in
Zits della coppia Scott e Borgman e in Mutts di McDonnell.
Per tradizione nelle giornaliere ci si rassegna ai classici tre o quattro tempi rigorosamente ripartiti, non si era mai visto invece usare il layout in funzione narrativa come spesso avviene con Liniers in Macanudo. Grazie anche alla cultura cinematografica unita a quella più fumettistica non solo racconta quello che gli pare ma riesce a impaginarlo come vuole stando nei limiti dello spazio "striscia" giornalistico con buona leggibilità, Si assiste così a zoomate, carrellate, angolazioni, sequenze ritmate, divisioni della tavola in otto, persino sedici quadretti, oppure ancora a vignette singole fantasiose, centrate in modo sorprendente.



[La mattina cerca di ricordare un sogno senza riuscirci. Dopo si fa quattro tost. Quando legge il quotidiano analizza la situazione internazionale. Quando prende l'ascensore si ricorda di qualcuno che l'ha ringraziato. In ufficio saluta tutti con un sorriso e un lieve movimento del capo. Pranza da solo. Parla con gli amici. Sbraita con un guidatore di bus. Guarda la televisione. La notte dice a un'amica: "in un giorno sono settantasette persone differenti".]




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lunedì, maggio 18, 2009

 

Palmiro di Sauro Ciantini

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domenica, maggio 17, 2009

 

Big Bang di Massimo Cavezzali

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sabato, maggio 16, 2009

 

Singloids dei Persichetti Bros

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venerdì, maggio 15, 2009

 

StoryBoard di Lele Corvi

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giovedì, maggio 14, 2009

 

Nirvana di Roberto Totaro

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Macanudo di Liniers (quarta parte – altri personaggi e miniserie)

[la prima puntata è andata in onda venerdì 24 aprile, la seconda mercoledì 29 aprile, la terza mercoledì 6 maggio]

Enriqueta, Fellini e Madariaga. Questo è l'angolo di Macanudo più intimista, più di derivazione Schulz. Anche se molto, specialmente il gatto Fellini, richiama Mutts di Mc Donnell.
Enriqueta è una bambina con una veste azzurra semplice. Il suo principale interesse è la lettura, specie la grande letteratura, dando così occasione a Liniers di sfoggiare citazioni colte. Va sull'altalena, ama la natura, combina guai come tutti i bambini e, come da scuola Peanuts, si aggroviglia in profonde e veloci riflessioni esistenzialiste e filosofiche.




[Questo giorno mi dà sempre una sensazione un po' di tristezza un po' di felicità - Le domeniche sono il Chaplin della settimana]




[ Mi piace il periodo dell'anno quando nascono i fantasmini. Dove andranno?. Giove, la andiamo!!!]




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