venerdì, novembre 30, 2007

 

Dream of the rarebit fiend - la raccolta della Free Books


Questo sembra proprio l'anno per ripescare dal pozzo dei capolavori Dream of the rarebit fiend di Winsor McCay. Vi segnaliamo l'uscita a cura della Free books di una raccolta in italiano, sottotitolo "sogno di un maniaco dei crostini gallesi". Si tratta della versione nella nostra lingua di un libro edito dalla Checker Books già in circolazione sul mercato americano da tempo. Anche in questo caso va un applauso di sostegno alla meritoria opera di divulgazione di questi grandi classici del passato da parte della Free Books, che, come vi abbiamo segnalato, sta recuperando anche le raccolte delle pagine domenicali di Krazy Kat già pubblicate in inglese dalla leggendaria Fantagraphics.

Vi avevamo segnalato qualche mese fa
lo splendido volume dedicato a Rarebit curato da Ulrich Merkl. Beh,volendo coccolarsi con un bel regalo quale scegliere tra le due? Se avete qualche confidenza con l'inglese non c'è storia. Il lavoro di Merkl è infinitamente più sofisticato, più curato come riproduzione delle tavole, più ampio in tutti i sensi, ricco di dettagli e informazioni, davvero un libro artigianale e artistico. La raccolta della Checker è un prodotto più "industriale" ma più comodo per il lettore italiano e costa un po' di meno. Per avvicinarsi all'opera di McCay va bene.

Dei contenuti di questa strip vi avevamo offerto un'analisi
in questo post precedente al quale senz'altro vi rinviamo.



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mercoledì, novembre 28, 2007

 

Le strisce di Bottaro

(articolo a cura di Umberto Randoli)

Questo articolo è una scusa per ricordare un grande autore di fumetti, Luciano Bottaro.
Nato il 16 novembre 1931 è stato uno tra i più prolifici e apprezzati autori del fumetto umoristico italiano.

Dato che questo è un blog dedicato alle strisce comiche ci limiteremo a parlare di questa sua minima parte di lavoro. Minima davvero rispetto alla mole di fumetto disegnato da questo autore.

Tutto parte da una strip di Big Tom, Una rapida ricerca su internet porta alla luce che Bottaro a realizzato 40 strip di questo personaggio con il soggetto e la sceneggiatura di Giancarlo Berardi, pubblicate dalla Cenisio editrice negli anni 1973/74.



Big Tom è un piccolo scroccone vagabondo che vive nell'immaginario West di Bottaro. Creato alla fine degli anni sessanta e, a più riprese, utilizzato in varie storie (realizzate anche da Tiberio Colantuoni e M. Luisa Uggetti). Tra le sue varie vite editoriali c'è stata anche questa breve versione come comic strip. Purtroppo non si conosce la testata dove le strip sono state pubblicate. Secondo Berardi, che ho interpellato, sul Corriere dei Piccoli. Comunque tra i vari cataloghi dedicati al maestro sono state trovate una decina di strip.

Il personaggio è caratterizzato dal classico stile tondo di Bottaro. Le gag sono divertenti. Sicuramente in un paese con un mercato per la striscia comica quelle di Bottaro avrebbero avuto un discreto successo.La cosa interessante che è comunque venuta fuori da questa ricerca è stata la scoperta di Bottaro autore di strisce.

Sono saltate fuori almeno altre due strisce tratte da suoi personaggi. Pon Pon, un funghetto antropomorfico creato negli anni cinquanta, sicuramente uno dei personaggi preferiti da Bottaro.




E poi Divo Nerò, caricatura dell'imperatore Nerone.

Forse si possono considerare strisce anche le sue celebri Mattaglie (sotto una tavola).

È anche ovvio che Bottaro si sia cimentato nelle strip, è proprio con queste che è nata la sua passione per il fumetto. E' nota la sua grande passione per Tagliaferro, Goddfredson, ma anche per altri autori di strip americani come McManus, Chic Young e Mort Walker.

Nel depliant pubblicitario dello studio Bierreci tra i vari progetti editoriali, viene messa la realizzazione di strip per quotidiani.





Come già detto questo post è un alibi: volevamo ricordarlo ad un anno dalla sua morte. Luciano Bottaro si è spento il 25 novembre 2006 a Rapallo, all'età di 75 anni lasciandoci un grande vuoto ma anche tanti
personaggi, storie e piacevoli ricordi.
Vogliamo anche citare due iniziative, la prima è il magnifico e imponente volume che l'ANAFI gli ha dedicato: "Luciano Bottaro Un sorriso lungo una vita".



La seconda è una splendida iniziativa, molto rara in Italia per un cartoonist: questa domenica 25 novembre la città di Rapallo ha intitolato a questo grande autore la piazzetta antistante il castello simbolo della città.

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martedì, novembre 27, 2007

 

Inkspinster


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lunedì, novembre 26, 2007

 

Ludwig - La striscia del lunedì


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sabato, novembre 24, 2007

 

StRRRippit - come regalarlo per Natale


Abbiamo un altro nuovo distributore per stRRRippit, Del Porto Diffusione Libraria. Il vantaggio è che opera appunto nelle librerie e potete quindi appoggiarvi per la richiesta anche nella vostra di fiducia più vicina.
Inoltre sul sito del distributore
www.delporto.it è possibile ordinare direttamente on line il libro con contrassegno postale o bonifico anticipato. Regalate stRRRippit per Natale ordinando ora, costa poco e grosso com'è vi farà fare un figurone. (grazie a Cius per la vignetta)

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venerdì, novembre 23, 2007

 

Un anno di Balloons

Abbiamo detto niente celebrazioni per aver superato un anno
di post (250) ma come rinunciare a questi auguri di Deco? (grazie Elisabetta)


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giovedì, novembre 22, 2007

 

Krazy Kat: una strip nata in un sottoscala

Krazy Kat ebbe origini molto umili. Si potrebbe quasi dire che non fu mai pianificata, uno di quei rari casi dove la creazione, i personaggi, la scena ebbero una evoluzione da soli, con un potere pari a quello del loro demiurgo.

Herriman nel 1910 disegnava una striscia con ambientazione famigliare dal titolo "The Dingbat Family". La tematica casalinga è sempre stata tipica e molto richiesta come soggetto nelle comic strip.
Naturalmente un talento anomalo ed estroso come Herriman non poteva accontentarsi di un tradizionale e classico scenario e presto spinse la sua famiglia sui binari amati della fantasia e soprattutto dell'ossessione. Soprattutto quest'ultima fu sempre uno degli strumenti peculiari del modo di narrare di Herriman, un demone nel trovare infinite varianti giornaliere, una volta delineato il telaio del tormento continuo. Nel caso della Dingbat Family il problema erano i vicini del piano di sopra, misteriosi, invisibili (mai li incontreranno) ma rompiballe, rumorosi, noiosi. Nel corso degli anni si sviluppò una battaglia, la stessa strip mutò il nome in "The Family Upstairs" (la famiglia del piano di sopra) e assunse caratteristiche fantastiche. Mr. Dingbat, il capofamiglia, incavolato nero per le turbolenze dei vicini, con monomaniacale demenza provò in tutti i modi a stanarli arruolando detective, cowboys, ipnotizzatori, suonatori scozzesi di cornamusa, lottatori turchi, l'esercito messicano, pugili e tanti altri personaggi tratti da un esilarante, imprevedibile e infinito campionario sociale per tentare, senza esito, di metter loro paura e vendicarsi.

Bene. Al fondo di una striscia del 26 luglio 1910 fece capolino un topo che molestava un gatto.


(clic sull'immagine e allargate la finestra per poter vedere la striscia più grande e leggibile)

(clic sull'immagine e allargate la finestra per poter vedere la striscia più grande e leggibile)

I due piccoli personaggi trovarono poi collocazione compressi in una minuscola serie di vignette - quasi non c'era spazio per muoversi - che correva in uno spazio residuo sotto la striscia principale. Un vero e proprio riempimento nelle intenzioni originali, non si lasciava buttato via un centimetro di carta a quei tempi. Ci piace immaginarlo e descriverlo come sottoscala delle comic strip.


(clic sull'immagine e allargate la finestra per poter vedere la striscia più grande e leggibile)

(clic sull'immagine e allargate la finestra per poter vedere la striscia più grande e leggibile)

Da questa improvvisazione, senza alcunché di progettato, giusto un gioco nelle mani del disegnatore, nacque, ma forse dovremmo dire crebbe, una delle strip più leggendarie. Herriman fu incoraggiato dagli stessi editori e direttori dei giornali a sviluppare la striscia con uno spazio autonomo. In alcune occasioni la striscina in basso rimpiazzò del tutto The Family upstairs, prendendo il nome a quel tempo di "Krazy Kat and Ignatz".

I personaggi apparivano un po' differenti in quelle prime antiche tavole. Il primo Krazy Kat era più alto e magro, con un naso schiacciato tipo bottone. Ignatz il topo era tutto braccia e gambe, con un corpicino più tozzo e una testa a forma di goccia.


(clic sull'immagine e allargate la finestra per poter vedere la striscia più grande e leggibile)

(clic sull'immagine e allargate la finestra per poter vedere la striscia più grande e leggibile)

Krazy Kat debuttò poi come striscia indipendente il 28 ottobre 1913 con uno sviluppo su uno spazio verticale che correva su un lato della pagina di comic strip. La prima pagina domenicale è invece del 23 aprile 1916.

L'aspetto curioso di tutta questa vicenda è che quella specie di piccola striscia che abbiamo definito come sottoscala rimarrà nello strumentario delle comic strip. Così come lo spazio di scarto delle tavole domenicali (ve ne abbiamo parlato in questi post precedenti), ad esso ricorreranno anche altri autori pur quando la sua funzione originale di riempimento non ha più senso.
Il caso più eccentrico e contemporaneo è
Maakies di Tony Millionaire, conosciuta dai lettori italiani perché pubblicata da alcuni anni su Linus.


Della folle e squinternata strip di Millionaire parleremo più avanti (per ora suggeriamo di dare uno sguardo al ricco archivio presente nel sito ufficiale appena linkato). Dobbiamo ancora procurarci alcune raccolte in lingua originale per studiarla meglio. Merita attenzione perché è disegnata in modo magistrale e campa con un'intelligenza demenziale e spiazzante. Comunque, anche in queste tavole corrono in parallelo due strip, una sopra disegnata alla grande come un assolo di talento alla Jimi Hendrix e caratterizzata da un umorismo malato, truce e malvagio, l'altra sotto miniaturizzata ma, come quella di Herriman, tutt'altro che minimalista, dato che Millionaire come nel primo Krazy Kat, incredibilmente ama infarcirla di paesaggi a grande angolazione con curiosi dettagli. Dato che spesso la seconda strip è più sensata e divertente della principale che sta sopra qualcuno, come il coautore di questo blog Scapigliati, insinua che la vera striscia sia quella.
Ci ritorneremo.

[Intanto senza accorgerci un anno di Balloons è passato, niente celebrazioni, più che altro ci chiediamo ogni tanto se andare avanti così, se qualcuno si diverte ancora con questa formula che racconta il mondo delle comic strip tra passato e attualità abbinando qualche striscia. Dateci un segnale di vita]

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martedì, novembre 20, 2007

 

Inkspinster


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lunedì, novembre 19, 2007

 

Ludwig - la striscia del lunedì


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venerdì, novembre 16, 2007

 

Video di Lucca Comics

Pausa di riflessione in queste settimane su Balloons, il poco tempo disponibile lo stiamo dedicando alla promozione di stRRRippit. Beccatevi intanto un'altra striscia promozionale di Lele Corvi. È riuscito a coinvolgere anche i suoi pomodorini parlanti. Da bravo stregone delle strisce non finisce mai di stupirci per la capacità nel prender spunto anche dall'impossibile.


L'occasione è buona anche per ringraziare Loris Cantarelli curatore della recensione di stRRRippit pubblicata sul periodico Fumo di China in edicola questo mese.

A completamento dell'album di ricordi su Lucca Comics vi segnaliamo il breve filmatino con i disegnatori all'opera realizzato da Gabriele Montingelli. Potete gustarvelo
in questa pagina del blog dedicato a stRRRippit (preferiamo darvi il link per non appesantire il caricamento di questo post)

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mercoledì, novembre 14, 2007

 

Album da Lucca Comics – seconda parte

Altre foto dalla manifestazione. In questa sotto c'è una particolarità che abbiamo notato solo dopo un po'. Al tavolo dello stand ci sono RX e Ciantini che disegnano dediche su StRRRippit, sotto la supervisione
a sinistra di Gabriele Montingelli (che, ricordiamo, è stato il curatore della bella grafica del volume oltre che con la strip Ludwig uno degli autori presenti nella raccolta). Sullo sfondo appoggiato all'angolo appare Roberto Totaro.
La cliente con le orecchie da gatto in testa, in paziente attesa dello scarabocchio di RX, è
Ciemmerre
alias Claudia Monteza Rodriguez, brava e simpatica cartoonist. Di lei abbiamo già parlato
in questa pagina di Balloons. La delicata tenuta felina è da applausi.




Qui sotto RX all'opera.




Sempre sotto la sorveglianza di Gabriele Montingelli.




Ancora: Lido Contemori alle prese con una delle sue elaborate e fantasiose illustrazioni.


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martedì, novembre 13, 2007

 

Inkspinster


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lunedì, novembre 12, 2007

 

Ludwig - la striscia del lunedì


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venerdì, novembre 09, 2007

 

StRRRippit, recensione su Linus - Album da Lucca Comics


Strip tese
Fratelli di strisce l’Italia s’è desta.
una corposa antologia getta uno sguardo sul poco
frequentato scenario delle strip nostrane.


Con questo titolo e sottotitolo stRRRippit è stato recensito, come libro del mese, nel numero di Linus di novembre appena uscito in edicola. Un grosso grazie a Michele R. Serra per le belle parole che riconoscono un grande entusiasmo alla raccolta. Unico appunto: parla di strisce come forma storicamente trascurata nel nostro paese e di coraggio nel dare spazio alla scena italiana. Vero, ma lo dice quasi estraniandosi dal contesto della rivista dove scrive. Una domanda: ma che genere di fumetto pubblica e ha pubblicato in 40 e passa anni Linus se non prevalentemente comic strip? Forse abbiamo qualche talento in casa, conclude Serra. Siamo d’accordo.

Continuiamo con i pezzi di diario da Lucca Comics. Foto di gruppo sparso allo stand, da sinistra in alto in senso orario: Lorenzo Chiodo Grandi, Gabriele Montingelli, Sauro Ciantini, Roberto Totaro (sta disegnando, ecco il vero operoso professionista), Cius (Fabrizio Mischiati), RX. Mancano altri autori ma rimedieremo nei prossimi post.



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giovedì, novembre 08, 2007

 

Deco a Lucca Comics: piccolo diario

A Lucca non c'ero. Così Deco, gentilissima, mi ha mandato un resoconto, un diario di tre ore circa, giusto per farmi gustare un po' l'atmosfera.
L'ho trovato così divertente che ho pensato di condividerlo, con il consenso di Elisabetta, con i lettori di Balloons. Per onestà va detto che abbiamo tagliato giusto qualche commento più confidenziale, e una presa in giro che avrebbe potuto toccare la suscettibilità di un personaggio, roba insomma che si può scrivere nelle mail tra amici ma li deve rimanere. Ma il resto del racconto è integrale. Abbiamo anche inserito qualche NdR, nota redazionale per aiutare a capire e non essere troppo autoreferenziali dando per scontati nomignoli e riferimenti. Buon divertimento.

Max

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Previa incursione in una graziosa locanda per farmi coraggio col vino rosso della casa, mi introduco nel padiglione Napoleone alle ore 15.00 facendomi largo tra la fauna locale, che era notevole. Striscia sul cosplay in arrivo per le prossime settimane.



All'entrata mi accolgono Silvana, che è molto gentile, il piccolo RX, che per lo spavento è subito fuggito e non l'ho più rivisto (spero che almeno si sia riavuto per l'ora di cena e sia andato a mangiare con gli altri!) e il Gabbone, uomo di poche ma sagge parole ("Ciao Dec").
[ NdR: Silvana, che di cognome fa Ghersetti, è la editrice, insomma è lei la Grrrzetic, il Gabbone sarebbe Gabriele Montingelli, autore di Ludwig]

Dentro la temperatura è tipo una di quelle serre dove si allevano i pappagalli tropicali. Mi placca subito Pierluigi Rota dal passato con furore: gli autografo Strrrippit! e faccio una foto con lui :)

[NdR: Rota con la
Lilliput piccola casa editrice on demand è stato il primo storicamente a portare sulla carta Inkspinster con un album ormai irreperibile]


Poi vado allo stand e conosco Dito', che simpatico!!!! Quanto è alto?
Chiunque gli si metta vicino sembra il suo portachiavi.


E poi c'è


e Scap, e Tot... mi spiace non aver visto Lido.
[NdR Giuseppe Scapigliati, Roberto Totaro, Lido Contemori]

La copia per te è già lì pronta con le dediche di tutti, e ci aggiungo anche io il mio disegnino: sei il papà di Strrrippit! e vorremmo che fossi lì con noi. Facciamo un po' finta che tu ci sia.


Nello stand c'è pochissimo spazio, è pieno di gente, libri, scatoloni e giacche accatastate e stiamo tutti imballati.
Mi mettono in banco con Cius a disegnare e firmare i libri. Il tavolo mi arriva all'altezza del naso e faccio diverse rimostranze... l'aria è satura di simpatia.






Si risolve la questione sistemandomi sopra un pacco da 3 di copie di Strrippit.

Non c'è da ridere, lo fanno tutti i disegnatori seri. Sono passata davanti allo stand Coconino e Igort aveva sotto il derrière l'elenco telefonico di Lucca e il Tuttocittà.


Cius si sente in dovere di documentare il fatto con materiale fotografico (che non possiedo).

[NdR: lo possediamo noi, tranquilla, le foto girano veloci in internet, ecco qua sotto]


Dito' invece documenta Scap che disegna Vincenzina a mano, appoggiandosi a un cestino dell'umido.
Perché l'artista dove si trova crea, non è che sta tanto lì a pensarci.



La gente compra abbastanza, è curiosa e il libro piace. Il fatto che la gente compri e si avvicini è anche merito dei bellissimi cartelli pubblicitari artigianali fatti da Lollo, coi suoi gatti e conigli che presentano offerte allettanti (baci alla francese da parte dei cartoonist a chiunque compri il libro). Trovo che Lorenzo sia uno dei più bravi a scrivere dediche divertenti, ha un senso dell'umorismo incredibile.

[NdR Lollo è Lorenzo Chiodo Grandi, autore di Gomorra, una delle strisce nuove presentate su Strrrippit]



Esco a fare un giro con Silvana, due chiacchiere sull'editoria dei fumetti.


Tornata nel padiglione faccio un giro e vado in incognito a curiosare presso lo stand di Shockdom dove Aldighieri disegna per il pubblico. È talmente affollato che per farsi autografare "Eriadan 5" tocca prendere il bigliettino come dal pizzicagnolo.

Vado via un po' presto, alle 18.00. Poi ci doveva essere la loro cena, magari ti avranno anche chiamato al telefono!
[NdR la cena del gruppo degli autori di Strrrippit]

Dimenticavo, ci è dispiaciuto che non c'eri, ma quella a cui immagino avrà scocciato più che a chiunque altro dev'essere lei:


[NdR: questa l'abbiamo lasciata, contiamo sul senso dell'umorismo
di Agostina Di Martino, la laureanda con tesi sui fumetti che ci ha scritto
una decina di mail per chiedere aiuto e informazioni]

Grazie a Deco, www.inkspinster.com,
per il delizioso resoconto.

Prossimamente sui vostri schermi qualche altra foto da Lucca Comics.

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mercoledì, novembre 07, 2007

 

Ettore e Baldo


Attenti a questi due. Ettore e Baldo sono i simpatici protagonisti di una striscia apparsa nel web quest'anno. Sotto la forma di blog naturalmente: www.ettorebaldo.com (il normale sito è diventato qualcosa di paleolitico per comunicare in internet). Due sono anche i loro autori: Stefano Milani e Roberto Pasini. Attenti anche a questa coppia perché hanno voglia, sono tenaci e sembrano divertirsi non poco. Li osserviamo da un po' e non sembrano del genere effimero. Tanti cominciano a mettere quattro vignette in fila e le buttano sui monitor. Milani e Pasini scrivono e disegnano una striscia vera e hanno un soggetto ben piantato, forma classica ma idee fresche e un tratto originale.


Quasi verrebbe da commuoversi un po' scoprendo degli autori con talento e una striscia davvero nuova che segue la grande tradizione in un genere un po' negletto. Osservando meglio poi possiamo anche rimettere subito il fazzoletto in tasca: arrivano da lontano e non sono proprio dei bimbetti. Raccontandosi un po' sul loro sito, senza prendersi sul serio mai, com'è nel loro stile, scrivono: "correva l'anno del Signore 1991". Sotto interrogatorio approfondiamo il punto e scopriamo così che i primi rudimentali schizzi di Ettore e Baldo nascono in quell'epoca già così lontana come ricordi (hanno vissuto in diretta l'era di Calvin & Hobbes e del migliore Lupo Alberto) e che le tavole sono uscite dal cassetto e rientrate diverse volte. Disegno infantile, tecnica ruvida, stile e inchiostrazione approssimativi: il tutto non era in grado di sostenere le gag per quanto buone. Una prima bocciatura arriva facile e scontata a un concorso e la carriera degli aspiranti cartoonist entra in stand-by.
Vi abbiamo però già accennato alla testardaggine (buon segno, l'ostinazione fa parte della biografia di tutti gli autori affermati di comic strip). Stefano Milani si iscrive a una scuola di fumetto e l'arte della raffigurazione entra nella sua vita professionale. Inizia a lavorare come libero professionista per agenzie pubblicitarie e di comunicazione, studia animazione 2D e 3D e diventa modellatore in questo campo. Passa il tempo e un giorno tira fuori le tavole di Ettore e Baldo per ridisegnarle completamente. Sorretta da una tecnica più matura e da una passione mai spenta la mano va avanti per una cinquantina di strisce. Richiama il compagno di ispirazioni Roberto Pasini, amico di sempre, e la voglia di avventure riparte.
Arriviamo così all'E & B che potete apprezzare ora. È una bella vicenda trascinata per sedici anni e valeva la pena dilungarsi un po'. Certo, come la raccontano loro
in questa pagina è davvero un'altra storia.

Non c'è dubbio che il tempo abbia giocato bene. Basta guardare le orecchie volanti di Baldo, le sue espressioni, la zazzera di Ettore per capire.
La struttura del soggetto è quella che ha fatto la fortuna di mille "buddy film". Due amici dello stesso sesso, facili alle cazzate, diversi quel che basta, per parlare e ridere di niente e di tutto. Perché poi tra una boiata e l'altra Milani e Pasini si divertono a prendere in giro luoghi comuni, linguaggi, modi di fare, eccessi sociali che uno dei due protagonisti a turno porta in casa. Nei progetti iniziali il cast doveva essere più ampio, un condominio, ma poi si sono fermati al piano terra. Ettore e Baldo hanno preso vita con abbastanza energia da reggere la scena da soli.


Ci siamo dimenticati di dire che Ettore è un umano e Baldo è il cane ma finirete per distrarvi anche voi su questo non piccolo particolare. Un po' alla lontana ricordano Wallace & Gromit. Qui però siamo proprio su un'altra forma, una delle qualità specifiche di Ettore e Baldo è il minimalismo tipico delle comic strip, semplice, svelto, senza tanti fronzoli ma allo stesso tempo abbastanza originale rispetto ai precedenti. Provi a individuare i richiami, gli antenati, le citazioni e le fonti e non è facile individuarli. Tecnica di disegno classica: bianco e nero, matita e inchiostrazione.
I rapporti tra i due amici autori nascono da una sana umiltà accompagnata da stima. Il disegnatore è Milani e in teoria potrebbe fare tutto da solo. Ma il soggetto ero stata rimuginato assieme a Pasini, lo stesso Stefano riconosce che le migliori idee arrivano dall'amico. Anzi le strisce vengono meglio quando si fa frullare l'immaginazione assieme.

Qualche bacchettata? (bisogna sempre darne qualcuna) Si distraggono un po' sul lettering, qualche refuso, a volte il tratto rimane ruvido e impiastricciato, qualche battuta la vedi arrivare da un miglio, qualche altra è forzata. In generale però la formula funziona bene, quasi tutte le strip di Ettore e Baldo riescono con il buco, fanno sorridere, sorprendono o creano empatia nel lettore, danno voglia di vedere altre tavole. Hanno potenzialità e possono crescere. Raccomandati e consigliati, ci fa piacere condividere con voi la scoperta. Da questo mese li trovate anche sulla storica fanzine scaricabile
cartaigienicaweb, un tipico primo passaggio per le nuove strisce.

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lunedì, novembre 05, 2007

 

Ludwig - la striscia del lunedì


Ludwig © Gab 2000-2007 - E' vietata la riproduzione senza il consenso dell'autore

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sabato, novembre 03, 2007

 

Incontro con gli autori di stRRRippit a Lucca Comics

Per chi va a Lucca Comics oggi l'occasione è buona per incontrare di persona diversi autori presenti nel volumone StRRRippit. Mi raccomando, tormentateli, fatevi aggiungere un disegnino sulla vostra copia, sono allo stand proprio per quello (più sotto, nel post del 31 ottobre trovate una mappa). Nella mattina dovreste trovare Cius, Ciantini, Gabriele Montingelli, Scapigliati, Contemori, Totaro. A partire dal primo pomeriggio si aggiungono Dito', Deco, RX, Lorenzo Chiodo Grandi e probabilmente anche farà un salto anche Lele Corvi. In ogni caso ci godiamo questa sua striscia dedicata al peso di StRRRippit.




Tutte le info sulla grande raccolta di comic strip italiane potete trovarle in questa pagina.

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venerdì, novembre 02, 2007

 

Il Maestro e l’apprendista stregone - seconda parte

www.quiff.it(seconda parte del racconto di Cius, la prima la trovate scorrendo la pagina sotto)




Aspettando che Tot ritorni, curioso in giro. Guardo i disegni a china tutt'attorno, le raccolte, gli albi e i fumetti che legge. C'è di tutto: dai Mutts a Tex, dai Peanuts a Moebius. Mi siedo e mi passo in rassegna le mie strip, ho un sacco di domande e quando torna lo tempesto di dubbi ed esempi, parliamo un sacco e per un po' abbandoniamo il disegno che se ne sta appoggiato da qualche parte ad asciugare. Ci fa compagnia il suo cane Chiara (il nome è dedicato a Chiara di Notte) che ci guarda come se ci capisse, dimostrando un po' di insofferenza, forse vorrebbe uscire. Guardo l'orologio: la mattinata è volata via, è già l'una.

A pranzo rimango da lui. Sul tavolo ci sono gnocchi di zucca al burro con scamorza affumicata e semi di papavero. Io li divoro e nel frattempo parliamo di Strrrippit. Inevitabile. Salta fuori l'orgoglio di entrambi per una pubblicazione coraggiosa e particolarissima. Pensavo dentro di me di non parlarne in questo articolo, poi voglia o non voglia, l'argomento era interessante e quello che Tot aveva da dire di più.
Ne viene fuori una persona incredibile, con grande fiducia nelle potenzialità dei giovani e degli emergenti. Con un chiaro amore adolescenziale per il fumetto e il disegno. Una vocazione quasi, la sua, tanto da rendere lui felice di stare assieme ad autori sconosciuti come me.
"Perché così si muove qualcosa. Il mondo delle comic strip è fermo in Italia, c'è bisogno di movimento e nuove idee. C'è bisogno di giornali e pubblicazioni che credano nelle strip e nel loro significato. Sono un prodotto popolare ed è giusto che finiscano in mano alla gente".
"Però in Italia ci sono mille problemi. Mille sfide da superare per portare anche prodotti di qualità alla conoscenza del vasto pubblico. Si parla sempre dei soliti noti: mille raccolte, mille ristampe. Tanta attenzione solo agli americani, mentre anche da noi si trovano, per chi ha voglia di cercarli, autentici gioielli". Entrambi eravamo convinti ci volesse più coscienza e confronto reciproco. "L'importante è parlarne e creare interesse, il resto viene da sé", pensavo ed è per questo che gli ho chiesto il permesso di trasformare quel nostro incontro in un articolo da mettere su Balloons.

"Come no, così mi prendete in giro, tu e Max!" mi ha detto ridendo guardando fuori dalla finestra, dove un albero di mele cotogne giallissime, traballa. C'è un vento fortissimo. "Da queste parti è raro. Freddo sì, ma vento quasi mai. Dev'essere l'aria che arriva dai Balcani". Così c'è la scusa per alzarsi, accendere il camino e scaldare la stanza. Giusto il tempo d'un caffè, poi rientriamo nuovamente nel suo studio. "Stavolta disegni tu" mi fa "e vediamo come te la cavi".



È così che finiamo assieme, a due mani, l'elefantone del Corriere della Giungla che poi mi regala come omaggio da portare a casa in ricordo della giornata (vedi sopra). Maledico il pomeriggio che passa nel tempo in cui t'asciughi un pennello o cerchi il colore giusto e senza accorgermene mi ritrovo a chiudermi la giacca all'esterno della casa. Lui che si stringe nel maglione per il freddo mi saluta dicendomi di tornare quando voglio. Salgo in macchina e prendo il volo. Sono già distante. La montagna s'allontana, mi giro e non c'è più. Dov'è finita? Solo enormi nuvoloni viola, blu e azzurrini e dietro un arancione da spaccare in due la strada. Mi chiedo cosa mai sia successo in quella giornata. Se è poi forse vero che a crederci, prima o poi certi sogni c'è il rischio che s'avverino. Forse sono solo stanco, chiudo gli occhi, sono già nel mio letto e i sogni si impastano di colori. Fuori piove ed ogni goccia ha una sfumatura diversa.


Anteprima della copertina del nuovo libro di Roberto Totaro "La Gazzetta della giungla"


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