mercoledì, giugno 03, 2009
Nirvana libro quinto di Roberto Totaro

Arriva la quinta raccolta di Nirvana di Roberto Totaro, sotto il marchio Comix della Panini Editore. Sperimentato con metodi scientifici nelle raccolte precedenti: si ride con il libro in mano, da soli. Tenete conto di questi effetti esilaranti nel caso vi portiate il volume in giro.
Nirvana 5 ha avuto una lunga gestazione. La cantilena nelle mail era sempre la stessa: "ma quando esce il cinque?". Gli appassionati lo attendevano da un po': questa volta - preso da altri impegni - Tot ci ha messo più del solito ad arrivare alle stampe. Se ne parlava da due anni, vi avevamo mostrato i primi schizzi di alcune nuove tavole qui su Balloons già alla fine del 2006.
È l'album black di Totaro, come racconta nella postfazione, ci è giunto anche lui come tanti dei suoi musicisti amati. Nero perché si ride molto in tema di morte e spiritismo. Con questo supera le mille strisce pubblicate, niente male di questi tempi. Ho avuto l'onore di scrivere la prefazione. Troppo facile, davvero un piacere. Da lettore è sempre stata una delle mie strisce preferite. Ricordo bene lo spasso quando anni fa comprai il primo volume.
Qui sotto di seguito vi riportiamo l'introduzione al Nirvana 5. Alla fine, riservato ai lettori di Balloons, diamo anche le coordinate per procurarvi il libro in anticipo (uscirà nelle librerie alla fine di questo mese di giugno).
—LEGGI L'INTRODUZIONE A NIRVANA 5...

Quinto libro di Nirvana. Tranquillizziamo subito i nuovi lettori. Una comic strip è un luogo, un mondo parallelo dove si ritorna. È una commedia di situazioni, non importa se vi affacciate dall'ultima pagina o dal centro del libro. Non c'è una storia che continua. Le strisce, come genere di fumetto, sono nate nei quotidiani, sanno galleggiare da sole in qualunque foglio. Come da tradizione del resto: potreste leggere i Peanuts partendo dall'ultima tavola. Avete perso comunque molto se non avete letto le altre quattro raccolte ma saranno le risate e i piedi a portarvi a cercarle.
Il vecchio saggio, o presunto tale, il Maestro, è sempre su una rupe piatta con una scodella e un bastone. Si è ritirato per stare in pace a meditare. Sotto il picco dovrebbero giungere umili persone in cerca di sapienti consigli, in realtà arriva ogni genere di rompicoglioni e provocatori, senza limiti di orario. Lo schema di base è semplice (Krazy Kat docet: topo, mattone, gatto, guardia), pronto per infinite varianti. La striscia nasce dalla voglia di narrare molto con poco. A Totaro bastano due gradoni per raccontare di tutto. Su quello del maestro apparirà ora persino una tomba ma vi abbiamo visto incombere anche grossi aeroplani modello anni '50.

Nirvana © Strip Art Features - Si ringrazia Franco C.Panini Editore per la gentile concessione
La vita di un saggio in montagna è molto più pericolosa di quello che si può immaginare. Meditare per poi assopirsi può essere terribile, specie per i risvegli da infarto. Il vecchio del resto è attrezzato in stile cartoon. Dalla roccia vengono fuori come niente armi leggere e pesanti, d'epoca e ipertecnologiche, da guerriglia, cannoni, qualsiasi cosa utile a replicare alle prestazioni non richieste e alle rotture di palle provenienti dalla rupe sottostante.
Il clima è spensierato, mazzate esagerate da cartone animato e personaggi che tornano come nuovi la striscia dopo. Ma tutto è fondato sui dialoghi: Nirvana assorbe come una spugna il peggio della nostra ipocrisia sociale. Nel linguaggio che usiamo, come un vecchio mutandone, per nascondere il vuoto o i trucchi, nei dialoghi dove recitiamo vecchie litanie, nei cliché, nei rituali formali. Raccontava Tot in una precedente prefazione che la mattina da sempre fa colazione al bar. Cappuccino a parte, è il suo bagno sociologico. Alza le antenne e registra patologie e stereotipi della comunicazione. Nirvana è una strip dal vocabolario giocoso e assortito, spesso imprevedibile. Eppure, paradossalmente, il suo autore viene invece da una lunga strada di disegni accompagnati da parole non sue o silenziosi
Sarà il pessimismo, saranno gli anni che passano, ma in questo Nirvana Tot sbeffeggia la morte e gioca con molto diletto su temi lugubri, partendo dall'orribile importazione della festa di Halloween fino alla cianfrusaglia spiritistica. Per non parlare della retorica funeraria: il rappresentante della "Morti e Sepolti" presenta in perfetto "commercialese" il suo catalogo autunno inverno. Quello che fa sganasciare in Nirvana sono gli accostamenti surreali di diversi registri linguistici. Non lo sapevate ma si può avere una tomba in prova con tanto di epitaffio banale (ma la variante della lapide modello unificato è da lacrime, ovviamente non ve l'anticipiamo).
Su quello schema semplice e ripetitivo il meccanismo che ci sorprende come lettori è dato dalla dissacrazione continua. Non c'è pietà per la bruttezza, vecchiaia, pedanteria, le crisi adolescenziali. Niente compassione per la sfiga o malinconie per il tempo andato. Potrebbe sembrare un mondo chiuso, due rupi, una più alta per il maestro Zen e un'altra più bassa per i visitatori. E invece Totaro si guarda intorno. È tutt'altro che autoreferenziale nel dirigere i giochi del suo teatrino. In questa scenografia surreale, su quei due pulpiti, passa il mondo, si parla di amore, sesso, ecologia, ossessioni consumistiche, fissazioni sociali, mito della bellezza, tendenze all'autodistruzione. Certo, sbeffeggiando e martellando tutto con un'ironia che arriva al midollo.

Nirvana © Strip Art Features - Si ringrazia Franco C.Panini Editore per la gentile concessione
In questa infornata arrivano un paio di personaggi nuovi. La signora Bernard è una medium francese cazzeggiante sul futuro con tanto di palla di vetro e fazzoletto d'ordinanza in testa. Roby è un pupazzo che sta in mano al maestro che, sorpresa, scopriamo essere ventriloquo. Giunge anche un anonimo bambino che si lamenta del bullismo. Tema di grande attenzione ora, soprattutto perché finalmente se ne parla e lo si affronta. Ma il particolare tenero è che quelle strisce sono nate dopo che davvero un ragazzino arrivato sul sito web di Totaro gli ha scritto una mail rivolgendosi a lui come se fosse il saggio Maestro e raccontando le vessazioni subite a scuola.
Ritornano per la felicità del maestro e dei suoi lettori tanti personaggi. Gli alieni K.L.Toll servono per guardare alla vita terrestre con occhi neutri, utili per capire quanto siamo assuefatti. Le loro riflessioni sono iconoclaste: dopo aver smantellato secoli di logica sessuale, tema che li incuriosiva non poco, ora sono passati a qualcosa di leggerino come Dio e la religione.
Gli uccelli migratori non sono quei magnifici e affascinanti fenomeni dei documentari TV. Hanno un'indole da provocatori e per qualche misterioso magnetismo terrestre godono a passare proprio sulla perpendicolare del maestro.
Totaro mette la verità a nudo scartavetrandola a suon di grasse risate. Guardate l'uomo più brutto del mondo. Altro non è che la storia dei rapporti tra uomo e donna senza ipocrisie. I maschi pensano al sesso, sono ossessionati dalla bellezza e dalle forme femminili? Già, invece le donne non distruggono gli sfigati?
Ritorna il poeta maledetto e pretende sempre attenzione per le sue terribili e mortifere composizioni. Come una sciagura arrivano gli scout saccenti, forse nemmeno più tanto interessati a salvare il maestro. Riappare il bambino nevrotico afflitto da due genitori perennemente in conflitto.
Ci sono poi i tormentoni: Il noto magazine National Geographic non saprebbe proporvi tante varianti sull'esilarante spunto del leone che si fa la leonessa senza tante storie.
Ogni tanto il Maestro prova a rientrare nel ruolo e vi offre anche lezioni di vita pratica come la famosa tecnica per superare la timidezza "immagina la persona sul water". Ma il suo è un destino atroce. Non si può muovere dalla rupe. È una metafora della nostra voglia di isolarci, assaltata e distrutta da seccatori a tutte le ore. Come noi, il maestro è socialmente incastrato, deve subire di tutto. E tremende, perché semplici, sono le verità che gli vengono martellate: maestro, se sei così saggio perché non te ne stai in un ufficio al caldo e con una segretaria bona e annoiata?
China tirata con pennini d'epoca scolastica, quintali di retini (ma li compra dal grossista?), lettering manufatto, tratto sicuro e minimalista, Nirvana nello stile è una strip d'artigianato classico, come una antica e fascinosa spider inglese, una Rolls con radica che attraversa e descrive però un mondo attuale. In tempi di strip stiracchiate con photoshop, un gioiellino. Per di più fa ridere. Lunga vita al Maestro sulla rupe.

Nirvana © Strip Art Features - Si ringrazia Franco C.Panini Editore per la gentile concessione
Potete ordinare subito il Nirvana 5 chiamando Comix Franco Panini Editore al numero 059/2917311 e chiedendo del servizio arretrati. Dite che vi mandano Totaro e Balloons.
[Nirvana Libro Quinto, testo e disegni di Roberto Totaro, prefazione di Massimo Olla, Franco Cosimo Panini Editore, bn, pp. 142, aprile 2009, € 15,00, ISBN 978-88-570-0078-7]
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giovedì, dicembre 07, 2006
Nirvana di Roberto Totaro

Ogni tanto occorre poggiare il libro, attendere che le risate si plachino, asciugare gli occhi e poi riprendere. Da vergognarsi un po', tanto che suggeriamo di non affrontare la lettura in pubblico: questa perdita di controllo sulla manifestazione delle emozioni non è sempre ben accolta. Nirvana di Roberto Totaro (amichevolmente "Tot") ha effetti esilaranti, come poche altre strisce in questi anni.
Nirvana nasce dalla voglia di raccontare in modo semplice. Semplificando la faticaccia grafica, senza però banalizzarla, per avere più spazio e tempo, per giocare sulla sintesi veloce con le parole. Questo è tipico nella storia e nello stile delle comic strip. Ma si può dire che stava anche nel percorso e nei desideri di Totaro. Nirvana è una strip dal vocabolario giocoso e assortito, spesso imprevedibile e paradossalmente il suo autore viene invece da una lunga strada di disegni accompagnati da parole non sue o silenziosi. Liceo artistico, una laurea con tesi sul disegno nella fantascienza, ha iniziato come
garzone per un disegnatore Disney. Una prima esperienza sul mercato tedesco e poi lo sbarco in Francia, sulla rivista "Pif", otto anni, gli ultimi tre sotto la direzione di Giorgio Cavazzano. Lavorando a grandi ritmi, ma sempre e comunque su testi altrui.
Chiusa l'esperienza, con qualche dolore anche per il salvadanaio, ritorna in Italia proprio per la nascita del settimanale "Comix" diretto da Guido De Maria. Porta "I Tecnocratici", tavole silenti e alquanto complesse da realizzare, pensate all'inizio per il mercato francese (a sinistra), nelle quali appare evidente che la sua via di Damasco era addobbata con disegni di Quino e Mordillo. Poi sulla stessa rivista arriverà anche Nirvana. E a questo punto potete capire la voglia di comunicare di Tot e lo scatenamento di parole per scherzare sul mondo. Leggendo le strip troverete conferma dell'odioso enunciato secondo il quale è meglio che l'artista soffra un po', poi da il meglio.
Uno dei punti di forza della strip è la facilità di scrittura. Tot sembra percepire di tutto, come una spugna, un radar sugli abusi e le cantilene della lingua, una solenne presa in giro dei luoghi comuni. Si gioca con i vari registri e timbri linguistici, con una predilezione ovviamente per quelli ridicoli. Il poetico pomposo e pseudo-lirico del poeta maledetto (uno dei personaggi più riusciti), il burocratico, lo scientifico, il martellante commerciale, il finto disinvolto discorsivo genere "carrozza ferroviaria sfortunata". I suoi personaggi straparlano ma presi dal ruolo non comunicano, ascoltano ma non si intendono. Quasi mai si guardano in faccia. Quello che passa è il messaggio dell'autore immerso in una comicità burlona e, come vedrete, impudente.
Lo schema di base è semplice (Krazy Kat docet: topo, mattone, gatto, guardia), pronto per infinite varianti. C'è un vecchio saggio, il maestro, su una rupe piatta, si è ritirato per stare in pace a meditare (c'è molto di Hart nelle influenze sulla striscia, non solo in questo aspetto). Sotto il picco dovrebbero giungere persone in cerca di sagge parole, in realtà arriva ogni genere di rompicoglioni e provocatori, senza limiti di orario.
Il poeta maledetto che deve per forza declamare le sue poesie terrificanti. L'uomo più brutto del mondo, figura alla Lombroso sulla quale Tot infierisce senza pietà. Gli alieni provenienti dal pianeta K.L.Toll con mille curiosità, in prevalenza attinenti alla sfera sessuale umana. Rappresentanti e venditori di qualunque boiata consumistica. L'assicuratore che, come tutti sappiamo, lavora per società a delinquere legalizzate. Gli scouts che perseguono con pervicacia una loro missione, quella di salvare il maestro, assolutamente convinti che sia un rimbecillito inconsapevole del suo stato di pericolo. La 4^ elementare della Scuola "Sandro Pertini" di Alberobello, un gruppo di bambini in gita tutt'altro che deliziosi. Il bambino nevrotico, figlio di genitori in guerra tra loro, psicotico, con tutti i difetti del mondo, nemesi del cliché dei ragazzini della pubblicità televisiva. Un videoamatore in cerca di scoop (quale? Ma il momento del trapasso del maestro). Non manca l'ecologia, gli uccelli migratori che sembrano avere un unico diletto, sganciare la cacca centrando la capoccia del maestro. E poi donnine, tante e svampite, che giocano alla provocazione.
Il vecchio maestro è forse meglio di tutta questa gente? Non ci sono buoni e cattivi, solo pessimi. Si rivelerà per niente ascetico, pacato e distaccato dal mondo.
Potrebbe sembrare un mondo chiuso, due rupi, una più alta per il maestro Zen e un'altra più bassa per i visitatori. E invece Totaro si guarda intorno. È tutt'altro che autoreferenziale nel dirigere i giochi del suo teatrino. In questa scenografia surreale, su quei due pulpiti, passa il mondo, si parla di amore, sesso, ecologia, ossessioni consumistiche, fissazioni sociali, mito della bellezza, tendenze all'autodistruzione. Certo, sbeffeggiando e martellando tutto con un'ironia che arriva al midollo senza censure, ma non è un manuale di vita, è una comic strip. E le tavole più divertenti, come racconteremo in un post successivo, sono proprio quelle ritenute poco "corrette politicamente".

Come accedere a questo mondo. Si può fare una visita al sito ufficiale di Nirvana. Ma la strada migliore sono le quattro raccolte pubblicate da Comix. Suggeriamo di partire dalla prima "Nirvana - Meditazioni di fine millennio", uscita nel 1999. Ma si può partire anche da qualunque altra, saranno le risate comunque a trascinarvi i piedi verso la libreria per prenderle tutte. Sono facilmente reperibili, anche fuori dalle fumetterie, chiedendo a qualsiasi buon libraio, oppure anche in rete sul sito Comix. Le strisce compaiono inoltre nella famosa agenda Comix.
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Non avendo ancora scritto una scheda di recensione su Nirvana (questi sono i primi appunti) abbiamo pensato di proporvi questa presentazione per una ragione. Domani prosegue la serie "come nasce una striscia" con l'intervento di Tot accompagnato da una squisita e ruvida primizia. Gli schizzi delle tavole per la quinta raccolta prevista in uscita il prossimo maggio.

[le tavole di Totaro appaiono per gentile concessione di Comix, www.comix.it]
[Roberto Totaro - Nirvana Meditazioni di fine millennio - Comix, ottobre 1999
Roberto Totaro - Nirvana 2: la meditazione continua - Comix, novembre 2001
Roberto Totaro - Il Terzo Grande Libro del Nirvana - Comix, novembre 2003
Roberto Totaro - Nirvana libro quarto - Comix, novembre 2005]
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martedì, giugno 23, 2009
Nirvana quinto al Salone del libro di Torino
Il quinto libro di Nirvana di Roberto Totaro è stato presentato per la prima volta al Salone internazionale del libro di Torino. Questa fiera è la più grande manifestazione d'Italia dedicata all'editoria, alla lettura e alla cultura. Ne parliamo volentieri perché è una delle occasioni civili e sociali del fumetto, in libera uscita dalle mille manifestazioni di settore: ormai quasi ogni regione italiana ha una sua piccola o grande sagra dedicata a cartoon e comics. La diffusione di questi eventi potrà anche sembrare interessante ma ai nostri occhi appare anche una colossale emarginazione, con un'inflazione di premi e entusiasmi autoreferenziali. Come nel caso precedente del free press di Monza - ve ne abbiamo parlato in un post qualche giorno fa - pensiamo sia importante che le strisce vivano in un normale contesto editoriale. Tra saggi, libri e narrativa - senza essere considerate un mondo a parte - nelle librerie e nelle edicole.

Com'è usanza in queste occasioni, anche Tot è stato circondato dall'affetto dei lettori a caccia di una copia del volume personalizzata con disegnino e firma.

Quest'ultima foto sotto è un giochetto per cinefili proposto da Totaro. Che ci fa dritto in posa vicino a quella fontana? Che piazza di Torino? Che significato ha?

Nirvana quinto esce ora nelle fumetterie e nelle librerie.

Allla Fiera di Torino è stata presentata in anteprima anche un'altra raccolta di comic strip italiane, una serie che vi abbiamo presentato di recente su Balloons, Panda likes di Giacomo Bevilacqua, Edizioni BD.

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venerdì, luglio 03, 2009
Strisce da esportazione: quando il maestro di Nirvana gira per l’Europa
Dopo il Lupo Alberto della multinazionale Silver, Nirvana di Roberto Totaro è la striscia italiana più esportata. Della prima raccolta da anni esistono delle versioni in altre lingue. Per il "show and tell" di oggi ("mostra e racconta", la tipica scena didattica delle scuole USA che vediamo nei Peanuts e Calvin & Hobbes) vediamo alcuni esempi.
Questa è la versione americanizzata e coloratissima di una striscia già uscita su Balloons.

E andiamo alla Stele di Rosetta di Totaro, utile agli archeologici del futuro per comprendere le lingue sconosciute. Quattro lingue: inglese, spagnolo, slavo e ovviamente italiano. Olé. Paradossale, ma proprio quest'ultima ha un piccolo difetto linguistico. Tralasciando la doppia negazione ormai accettata comunemente, in genere si sarebbe detto "nessun spaventoso…", elidendo la o finale. Le traduzioni sono ottime, affidate come si legge nelle note dei libri, e come dovrebbe essere, a traduttori madrelingua locali.




Qual è invece il difetto? Totaro ha un suo modo di scrivere nelle strisce. Le versioni localizzate invece adottano dei font generici, tutti diversi e soprattutto lontani dallo stile dell'autore. Anche il font adottato nei balloon caratterizza una comic strip. E infatti lo sbarco dei migliori autori USA in Italia avviene anche con una meticolosa riproduzione della loro grafia, come nel caso recente di Richard Thompson e il suo Cul de Sac dove il lettering è stato minuziosamente riprodotto dal traduttore Diego Ceresa.

Come tradizione negli inserti estivi dei quotidiani, la soluzione di Totaro prossimamente su queste pagine, nel post di Nirvana di giovedì 9 luglio.

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giovedì, aprile 30, 2009
Arruolamento su Balloons (seconda tappa)
Arrivano altri due autori su Balloons. A partire da giovedì prossimo ogni settimana ci sarà Nirvana di Roberto Totaro. Della sua striscia e dei suoi lavori abbiamo parlato in diversi post precedenti. Tra i cartoonist italiani specializzati nel genere comic strip Tot è uno di quelli che più vende all'estero. Ha lavorato e si è formato in Francia, è popolare in Spagna. Nirvana è stato esportato in più lingue, persino nei Balcani. Si difende bene anche sulla scena italiana: è l'unico autore di strisce rimasto nella scuderia Comix Panini. Ormai imminente (questo prossimo giugno), attesa da tempo dai fedeli proseliti del bisbetico maestro sulla rupe, è l'uscita della quinta raccolta di Nirvana. Ne parleremo presto. Siamo davvero onorati di averlo nel gruppo dei "balloniani".

Assieme a Tot arriva l'allievo prediletto Cius, alias Fabrizio Mischiati, con la strip Quiff che troverete ogni mercoledì. È un po' il cucciolo del gruppo ma l'idea è proprio quella, formare un mix di autori affermati e nuove leve. Anche se sa di dover mangiare pagnotte con salame, non è più un esordiente, la sua serie è entrata nella raccolta Strrrippit e comincia ad affacciarsi qui e là sulla carta di vari giornalini. Cius su Balloons avrà ora un doppio ruolo, come autore e disegnatore ma anche come appassionato corrispondente e studioso del mondo delle comic strip.

Qualcuno osservando il riformarsi del trio Ciantini, Cavezzali, Totaro, protagonisti sulle pagine del leggendario e rimpianto Comix, ora assieme alle giovani leve e ai bravi stripparoli del decennio successivo, si chiederà: ma che intenzioni avete voi di Balloons? Rifondare la rivista? Come no, anche il Mago, Eureka, Frigidaire, tutto quello che potrà succedere. Non finisce qui. Per ora, in attesa dei prossimi arrivi, buon divertimento ai nostri lettori.
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giovedì, febbraio 25, 2010
Nirvana di Roberto Totaro
martedì, luglio 13, 2010
Nirvana di Roberto Totaro
martedì, marzo 15, 2011
Nirvana di Roberto Totaro
martedì, marzo 20, 2012
Nirvana di Roberto Totaro
martedì, gennaio 04, 2011
Nirvana di Roberto Totaro
martedì, luglio 26, 2011
Nirvana di Roberto Totaro
martedì, febbraio 22, 2011
Nirvana di Roberto Totaro
giovedì, aprile 08, 2010
Nirvana di Roberto Totaro
martedì, luglio 06, 2010
Nirvana di Roberto Totaro
martedì, aprile 17, 2012
Nirvana di Roberto Totaro
martedì, aprile 12, 2011
Nirvana di Roberto Totaro
martedì, settembre 21, 2010
Nirvana di Roberto Totaro
martedì, ottobre 12, 2010
Nirvana di Roberto Totaro
martedì, ottobre 18, 2011
Nirvana di Roberto Totaro
martedì, febbraio 15, 2011
Nirvana di Roberto Totaro
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