mercoledì, marzo 19, 2008
Le strip di Donald Soffritti su Topolino (2)
Seconda parte del racconto di Donald Soffritti (trovate la prima parte nel post dello scorso venerdì), dedicata alla fase di ideazione e disegno delle strisce. Tre versioni per striscia, anche le chine stavolta.
Va bene lasciargli ancora la parola, ma un'impressione da appassionati del genere vogliamo darla. La formula scovata da Soffritti è molto originale e davvero è notevole la bravura nel creare qualcosa di nuovo ancora muovendosi nel filone Disney. Lo stile grafico è splendido, "tagliato" in modo stravagante. La sintesi micidiale, al meglio della tradizione delle comic strip. Allo stesso tempo tutto appare molto moderno.
Grazie ancora Donald.
Di solito loro mi girano l'argomento legato o ad una rubrica o ad una letterina giunta in redazione sulla quale io cerco di tirare fuori qualcosa di carino. A volte è difficile però è sicuramente molto stimolante e costruttivo.
Mi mandano le cose per tempo. All'inizio siamo andati un po' di corsa, però vedo che adesso ho sempre più tempo a disposizione. Per esempio ho consegnato le strip del numero 2721 [ndr. 22 gennaio] il 2 di gennaio e per il 9 devo consegnare quelle del 2722 più dei disegni per i redazionali. Andando avanti sarà sempre meglio, anche perché Topolino di media è sempre avanti 3 o 4 numeri rispetto all'uscita e non potrebbe essere altrimenti. Anche per la redazione, preparare tutti i redazionali, i servizi fotografici ecc., occorre tempo.
Ragiono le strisce sul tema propostomi dalla redazione. In linea di massima cerco di restare sui personaggi di PP8 ma se mi viene in mente una gag con gli "adulti" la faccio senza problemi. Diciamo che spazio nell'universo Disney dando tra l'altro più varietà alle strip.
Per adesso resto sui paperi, sicuramente più adatti a gag divertenti, però non escludo di giocarmi qualche personaggio di Topolinia nel caso mi venisse in mente qualche scenetta mirata. Insomma, ho carta bianca anche sulla scelta dei personaggi.
Di solito lavoro sulle strip prima a mò di concept grafico che spesso faccio direttamente con il computer e tavoletta grafica, passaggio che mi evita di scansionare un eventuale matita ( tutte scorciatoie per recuperare tempo prezioso per il definitivo che è molto elaborato ). Il concept è molto schizzato, fatto di ingombri, sagome con il becco e niente più.
Se necessario faccio anche qualche schizzo a matita. Su un foglio a parte invece comincio a buttare giù il testo, a girarlo, a sintetizzarlo frase su frase fino a che non raggiungo una formula che funziona bene. Mi ripeto, tre vignette o due sono veramente poche per raccontare una piccola storia. La sintesi spesso è molto dura da raggiungere, soprattutto per quelle legate alle posta che devono essere attinenti con l'argomento e il concetto della letterina stessa.
Successivamente stampo il concept della strip in scala 1:1 e sulla traccia faccio il definitivo a matita che inchiostro in seguito. Gli ingombri delle vignette sono standard, nel senso che sono sempre quelli. A seconda dei casi posso semplicemente restringere in altezza il ballon dell'emoticon nel caso quest'ultima abbia bisogno di più spazio.
Le strip in scala 1:1 le intendo come mio originale non come stampa. L'originale è circa il doppio. Con tutto che riuscirei anche a disegnarle in dimensione stampa...è a inchiostrarle a pennello che diventa un delirio! :)
[tutte le strisce e le immagini sono © Disney]
Etichette: articoli, come nasce una striscia, novità editoriali, strisce e autori, Strisce Italiane
Lo chiedo perchè il tratto finale inchiostrato (quello ancora senza colori) è molto netto e preciso, una meraviglia per gli occhi per chi ama la pulizia e la linearità. Credevo fosse fatto a tavoletta grafica pure quello...
Ciao Cius! Innanzitutto grazie per gli apprezzamenti, mi fanno molto piacere!
Dunque, per gli story utilizzo o il computer diretto con tavoletta grafica ( come i due story della prima parte ) oppure a matita come questi qui sopra. In tutta sincerità faccio un po' come mi gira in quel momento.... :)
Per esempio adesso faccio direttamente le matite vere e proprie e faccio approvare quelle. Se c'è qualcosa da sistemare sono sempre in tempo.
Di solito faccio schizzi abbastanza definiti, mi piace vedere già dallo schizzo quello che sarà il risultato finale oltre al fatto che quando vado ad inchiostrare mi è tutto molto più chiaro.
La china è fatta tutta a pennello.
L'inchiostrazione a pennello mi piace molto e sì, sono molto preciso. Ovviamente ci sono piccole sbavature che di solito correggo con il bianco a tempera oppure direttamente a computer, però in linea di massima le mie chine sono molto pulite. Gli story o matite essi siano li scansiono, gli metto i testi in modo da calcolare bene poi gli spazi per i ballons, e li mando in approvazione. Poi stampo il tutto con la stampante al laser e vado sul tavolo luminoso a definire il tutto.
Altra tecnica che adotto è tracciare le griglie delle vignette sul foglio del definitivo, lo capovolgo e sul tavolo luminoso, faccio lo story alla rovescia, concependolo da destra verso sinistra, come un manga. Ricapovolgo il foglio e in trasparenza, sempre sul tavolo luminoso, trasformo lo story che ho fatto sul retro in matita definitiva. Questa tecnica però la utilizzo più spesso nelle storie più che nelle strips.
Sperando di essere stato esaudiente auguro a tutti una Buona Pasqua!!!!
Ciao!!!!
Donald
Caro Donald, posso abusare della tua disponibilità e chiederti alcune ulteriori informazioni, anche ad uso e consumo dei lettori di Balloons? Ad esempio quali chine, pennini, rapidograph o pennelli usi per ottenere linee così nette? E la carta? Insomma sono un curioso di materiali e aggeggi vari... non s'era capito?
(Stiamo trasformando questi commenti in un ulteriore post-tecnico... mi prdudono le manine e mi sta venendo l'aquolina... non è che si potrebbe farne un articoletto tutto dedicato?)
(Che sfacciato che sono...)
;)
Auguri sinceri a tutti voi de LaStriscia da parte di uno che ha sempre LaStriscia nel cuore.
Ciao...
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