mercoledì, maggio 10, 2017
Dieci anni di Balloons - Il tempo di Gabriele Montingelli
Ludwig, la sua serie, ha un curriculum di prestigio sulla carta: per diversi anni è uscita nell’inserto dedicato a scienza e nuove tecnologie del Sole24ore, sul mensile Cosmopolitan, Computer Week, sul periodico di tecnologia Jack e sulla tovaglietta "L'ammazzacaffè" distribuita in tutta Italia in bar, pub e ristoranti. Per non parlare degli inizi sul web nella newsletter del glorioso portale Kataweb.
Il richiamo nostalgico di Balloons è stato però troppo forte e per l’occasione ha tirato fuori matite e carta per disegnare ben due strisce dedicate al tempo. Con l'omaggio di una chicca tratta dal catalogo di Ludwig alla fine dell’intervista .
Ma andiamo con ordine: quanto tempo c’è voluto per riordinare le idee, trovare matite e fogli e squadrette? E le emozioni?
Le emozioni non riguardano tanto il rimettersi a disegnare, quanto i ricordi che comporta: sono andato a rivedermi vecchie strisce, vecchi post del blog... ho sentito che sono passati un po’ di anni ma anche provato contentezza ad avere fatto la mia parte in quel periodo nel nostro gruppo.
Ho rivisto una nostra chiacchierata di undici anni fa su “come nasce una striscia” (http://balloonstrips.blogspot.it/2006/12/come-nasce-una-striscia-9.html) e mi sono accorto che la penso più o meno come allora riguardo all’argomento fondamentale della tua domanda: il tempo, che in questo caso intendiamo come “ritmo”. In quelle righe mi riferivo all’”idea” come elemento principale per la buona riuscita della striscia, ed ora rifletto sul fatto che il mestiere che segue per trasformare l’idea in vignette non è altro che la capacità di saper scandire questo ritmo con i testi -prima di tutto- giusti, le immagini giuste, la chiusura giusta.
La vera strip quotidiana non è mai arrivata da noi, e probabilmente era quella che mi interessava fare.
Ho sempre visto le mie strisce come un “prodotto”: senza nulla togliere al piacere che per me è sempre stato scriverle e disegnarle - soprattutto perché le sentivo una cosa “mia” come poche altre - erano pur sempre qualcosa che facevo sperando di affermarmi sul mercato, non certo per tenermele nel cassetto. In un certo senso, qualcosa di molto simile al caustico ritrattino che avevi fatto di me sul blog!
L’amore per le comic strip penso sia comunque in te rimasto intatto. Quali sono le tue strisce preferite da sempre? Quali oggi? Qualche autore che ti ha colpito sulla scena italiana ormai relegata sul web?
Le strisce che mi hanno portato ad amare questo genere sono i grandi classici, non sono molto originale: Calvin & Hobbes e i Peanuts li citerei prima di tutti. Altre di quando ero ragazzino sono B.C. e Mafalda.
Adesso, quando mi capita Linus in mano, vado subito alle pagine di Pearls before swine e Monty.
Anche per quanto riguarda la scena italiana non mi discosto dal mainstream… Zerocalcare e Makkox credo siano riusciti ad imporre il loro, originale, linguaggio, e li leggo sempre con piacere.
Il tuo antico sito www.lud.it è sempre on line. Non aggiornato da oltre un decennio ma guardiamo il lato positivo: è un buon esempio museale su come si costruiva un bel sito prima dell’era Facebook (date un occhio anche alla ancora più antica e deliziosa versione in Flash). Ho messo il link apposta per mostrare ai lettori che cos’era Ludwig. La resilienza di quel sito è una finestrella aperta su un possibile ritorno di Ludwig?
Ah, ah! No, no, non direi… Ma quando mi arriva, ogni anno, l’avviso del provider che mi chiede se voglio rinnovarlo, mi rifiuto di farlo morire. Certo, mi aiuta il fatto che il costo sia di soli 12 euro all’anno, ma mi fa piacere sapere che lud.it sia sempre lì, testimone di quel mio periodo.
La partecipazione al decennale di Balloons era doverosa: a me il gruppo che avevi radunato ha dato davvero molto come spinta nella voglia di continuare e di provarci, e la soddisfazione nel produrre Strrrippit era stata grande. Non siamo diventati ricchi e famosi - perlomeno non tutti e di sicuro non io - ma sono rimaste parecchie buone amicizie, come testimonia la telefonata di cui mi parli!
Etichette: dieci anni di Balloons, interviste, Ludwig, strisce e autori, Strisce Italiane
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