giovedì, marzo 03, 2011

 

Ritorna Ettore e Baldo - Intervista con Stefano Milani


Ettore & Baldo numero 6

Stefano Milani con la sua serie Ettore & Baldo è un fenomeno curioso. La striscia ha una personalità fortissima, un soffio vitale, come poche altre sulla scena delle strip italiane. Ma vive in una nicchia tutta propria, fatta di fan fedelissimi e ostinazione dell'autore nel non mollare mai la sua creatura. Nata tanti anni fa ormai e poi entrata e uscita dal cassetto tante volte. Fuori da tutti i giri editoriali e dall'attenzione della critica, un po' anche per l'innata modestia e umiltà di Milani, anche se meriterebbe davvero di più. La storia ve l'abbiamo raccontata qualche anno fa qui su Balloons e per un po' di tempo Ettore e Baldo è stata pubblicata in queste pagine. Poi l'abbiamo persa di vista, scomparso il sito e niente notizie, ancora una volta per impegni professionali Milani aveva dovuto abbandonare per un po'. Poi a settembre dello scorso anno un nuovo albo autoprodotto, recuperati tutti i vecchi e fedeli lettori, la passione e il divertimento riprende. In occasione dell'uscita in questi giorni del sesto album ("Il Baldo di Oz") abbiamo pensato di scambiare due chiacchiere con l'autore, per capire un po' di più. Anche perché la buona notizia è un'altra ancora: il ritorno su Balloons di Ettore & Baldo, ogni settimana con una striscia inedita.


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Max Olla[Max Olla] Cominciamo parlando di questo tuo buzzo buono per l'autoproduzione. Sei al sesto album, ogni tanto prendi lunghe pause, ma poi tiri fuori diversi numeri ravvicinati come se avessi un impegno editoriale, con te stesso, con la piccola nicchia di lettori fedelissimi, con il dio dei fumetti. E l'aspetto stupefacente è la cura degli album, sembrano prodotti da edicola, non hanno per niente l'aria "fanzinara" di certe autoproduzioni buttate giù tanto per dire ci siamo. Per non parlare della distribuzione "fai da te". Li spedisci di persona alle poste, busta per busta (anche queste curate) dopo aver preso gli ordini via web. Immagino che i numeri siano roba da culto molto ristretto. Sorge spontanea una domanda. Raramente abbiamo visto un autore con questa ostinazione. Ti piace così? Hai provato con gli editori? Ormai ti sei arreso a un destino di pochi ma buoni?
Stefano Milani[Stefano Milani] No, non mi sono ancora arreso a nessun destino. Non è un problema di editori, in effetti non credo di averne mai cercato uno in modo serio. Non vorrei sembrasse che mi autoproduco perchè ho un'alta considerazione delle mie capacità artistiche. Lo faccio solo ed esclusivamente perché mi diverto un mondo! Mi faccio un sacco di ghignate ( fin dai tempi con Roberto ) durante l'ideazione delle strisce, mi immedesimo in Ettore e Baldo e rido come un demente. Quando mi viene in mente una scena, vorrei esser in grado di trasmetterla telepaticamente alle persone, ma finche non avrò finito di assemblare la mia macchina ad onde alfa, sarò costretto ad imparare a disegnare! Per quello che riguarda l'impegno e le attenzioni nei confronti dei miei pochi ma buoni lettori, beh, ci mancherebbe anche che li trattassi male, e se ho delle copie ordinate da spedire, in posta devo andarci. Coi piccioni non funziona, ho provato! A dirla tutta, non ho proprio idea se il mio fumetto abbia o meno delle realistiche possibilità di emergere nel mercato, ma dai tempi in cui Ettore e Baldo erano due scarabocchi, il mio entusiasmo è rimasto lo stesso. Pubblico o non pubblico, editori o autoprodotto, mi auguro sia sempre così.

Max OllaMediamente, per capire, quante copie tiri e vendi degli album autoprodotti?




Stefano MilaniUna tiratura molto limitata. Duecento copie per ogni albo. Di solito, tra amici, parenti, e lettori reali riesco a finirle. In questo modo posso dire a me stesso "Evvai: anche questo numero è andato venduto tutto!", mentre il mio gatto mi osserva con sguardo molto perplesso. Di alcuni numeri ho fatto addirittura una piccola ristampa, per esempio ora, assieme al sesto albo, ho ristampato anche una cinquantina di copie dello "speciale Baldo Dog". In molti mi consigliano di partecipare a più fiere per farmi vedere in giro, oltre che sul web. Penso sia un buon consiglio.


Max OllaEcco, proprio su questo aspetto della nicchia vorrei ragionare con te. Il rapporto con i tuoi lettori fan è curioso, aggiungerei affettuoso. Li conosci tutti uno per uno, ne pubblichi le foto, rispondi ai loro commenti, ti riempiono di punti esclamativi di gioia per ogni striscia e ogni album, fai i gadget solo per loro. Sono una tribù, probabilmente colpiti dal fatto che un autore bravo come te non se la tiri e risponda personalmente ad ognuno. Ma il vero successo inizia quando non sai più chi ti legge. Te lo immagini, che so, Silver a seguire così i suoi lettori? D'accordo sul dire disegno perché mi piace e mi diverto da morire ma Ettore & Baldo è una striscia realizzata in modo professionale, non hai l'ambizione di avere più di duecento lettori? Anche un busker ha qualche sogno.
Stefano MilaniNessun artista o presunto tale, dovrebbe mai "tirarsela". Mi dispiacerebbe ritrovarmi un giorno a considerare i miei fan solo come un fattore di moltiplicazione per le copie vendute. Sono certo che anche un Autore come Silver, se quando era agli esordi, avesse avuto a disposizione Facebook, si sarebbe comportato in modo affettuoso con i suoi primi lettori. Infatti, oggi non costa molto rispondere a qualche decina di affezionati con una adsl, basta volerlo fare e qualche click! Nel remoto caso in cui i miei lettori diventassero tera giga di dozzine, sicuramente le cose cambierebbero. Non credo comunque che mi dimenticherei mai dei primi e nel limite del possibile continuerei ad interagire con tutti loro, divertendomi, fino al giorno in cui un fan sfegatato che si crede Baldo non mi farà saltare le cervella con un revolver softair caricato a pallettoni di sale, mentre torno dalla spesa, dopo avermi pedinato e fotografato per mesi! ...sono i rischi del mestiere, questo e il "gobbone da disegnatore"!


Max OllaAccennavi prima al fatto che la tua voglia nasce dall'immaginare una situazione umoristica, qualcosa che già inizia a farti ridere e sembrerebbe che il disegno sia solo un mezzo per rappresentarla. Avrei pensato che la voglia di disegno fosse prevalente, anche perché hai un tratto piuttosto caratteristico. Specie nei due personaggi. Quelle orecchie svolazzanti di Baldo, disegnate quasi staccate con una vita propria, e quei capelli incasinati e insofferenti a qualsiasi pettine di Ettore da dove arrivano?
Stefano MilaniBaldo ho imparato a disegnarlo da piccolino, mia cugina un giorno, per farmi stare buono, ha preso carta e penna e ha detto: guarda, fai due cerchi, un'altro cerchio e due triangoli ed ecco il muso di un bel cagnolino! Sono passati più di trent'anni e credetemi, Baldo è l'evoluzione ( o involuzione ?) di quello scarabocchio. Infatti, poi non sono più riuscito a trovare un modo per collegare le orecchie alla testa di Baldo e allora mi sono piano piano convinto del fatto che erano belle così. Per Ettore invece è stata una tragedia, un calvario decennale. Volevo fare una striscia, è sempre stato il mio sogno, mi piaceva Baldo, ma avevo bisogno di almeno un'altro personaggio, per creare un minimo di dialogo, volevo trovargli un padrone. E lì ho davvero capito quanto non sapessi disegnare! Non c'era verso di riuscire a proporzionare una sorta di personaggio con fattezze umane, era frustrante, davvero. Vedevo amici e disegnatori, anche più giovani di me e già bravissimi ed io intanto sfornavo mostri dalle fattezze brutalmente storpiate. Ettore negli anni è stato un bambino, un vecchio, un gatto, un bambino di tipo diverso, poi una sorta di giovanotto, fino ad arrivare un giorno ad imbroccare questa forma. Tutto ad un tratto Ettore iniziava a piacermi e vederlo assieme a Baldo mi divertiva. Credo che i capelli di Ettore rappresentino bene il suo carattere euforico, sempre in movimento, ottimista e spensierato... è come se avesse la testa tra le nuvole, no?


Max OllaDici che non sapevi disegnare. Però hai poi frequentato una scuola di fumetto e l'arte della raffigurazione è diventata la tua vita professionale, hai studiato animazione 2D e 3D e sei diventato modellatore in questo campo. L'attuale tratto più maturo è frutto di questa formazione? Possiamo vedere un primissimo Baldo del lontano 1991?
Stefano MilaniSi è vero. Tutto è partito da Baldo, mannaggia a lui! Mi sono sempre più appassionato a grafica ed animazione. Ho studiato fumetto a Milano e animazione 3D e ho lavorato per una decina d'anni, come freelance, presso varie agenzie di comunicazione di Milano e Verona. Ho fatto molta esperienza e conosciuto professionisti davvero molto bravi, dai quali ho sempre cercato di imparare qualcosa. Il mondo dell'animazione è un'altro mio sogno, per realizzare il quale però avrei bisogno di una decina di reincarnazioni consecutive nello stesso ruolo. Credo che il mio tratto, come tutto il resto, non sia da considerare "maturo" ma se lo confronto a quello che hai citato tu del 1991, (quando il pennello lo usavo come lo scopettone del gabinetto), in effetti un timido miglioramento lo noto anch'io. Vuoi vedere un "Ettore e Baldo" del 1991? Mamma mia cosa mi fate fare, eccolo qua... spero tu voglia ancora proseguire l'intervista, o per lo meno, rimanermi amico :-)

Ettore e Baldo 1991

Max OllaSanta banana Stefano, ma è un'esperienza visiva terribile. Persino lenzuolate invasive di retini. In realtà l'esempio è interessantissimo confrontandolo con le tue strisce attuali perché - devi sapere - di tavole così acerbe provenienti da aspiranti fumettisti "primipari" ne riceviamo tante sulla posta di Balloons. Ed è sempre molto difficile far capire che spesso serve un lungo percorso come il tuo per arrivare a un tratto più formato, sicuro e un po' più originale.
Parliamo invece dei contenuti comici di Ettore & Baldo. Qualcuno li ha definiti i Wallace & Gromit della striscia italiana. E in effetti il loro umorismo potrebbe essere iscritto come analogia a quel sotto genere cinematografico chiamato "buddy film": una coppia di amici o compari di sventura con caratteri diversi e contrastanti buttata sulla scena. Da battibecchi, cazzeggi e divergenze tiri fuori un bel po' di situazioni ridicole e bislacche. Questa mi sembrava la formula originaria, specie quando agli inizi l'ideazione era condivisa con il coautore Pasini. Il linguaggio poi era ricco di parodie, prese in giro di tic, luoghi comuni collettivi, fissazioni, pubblicità. Con la chiusura del rapporto di collaborazione con Pasini qualche anno fa forse c'è stata una leggera crisi creativa. Oggi il filone parodia sembra essersi esteso anche alle storie, quasi usi i due personaggi come attori. Come definiresti l'umorismo di Ettore & Baldo, quali sono le principali fonti di ispirazione?

Stefano MilaniTi avevo avvertito, no? Quando dico che non sapevo disegnare ( ammettendo che lo sappia fare oggi ) intendevo questo. Sappi che l'esser andato a tirar fuori certo materiale, per rispondere alla tua domanda mi costerà un patrimonio, in sedute di psicoanalisi dinamica e farmaci!

La chiusura del rapporto produttivo con Roberto è stato per me un "brutto colpo". Ho sempre partecipato alla realizzazione dei testi, ma all'epoca Roberto era davvero l'anima umoristica del fumetto. Io pensavo più che altro a dare una dimensione ed una struttura al progetto. Però, sentivo di poter continuare anche da solo e mi sarebbe molto dispiaciuto abbandonare tutto. Sicuramente ho passato una crisi creativa, ne passerò ancora e ancora. Le crisi non mi spaventano, ho imparato a riconoscerle e a conviverci. L'esser rimasto da solo con i miei due pargoli, mi ha costretto ad ad esprimermi. Da un certo punto di vista, anche se mi mancano da morire le gran ghignate che mi facevo con Roberto, forse è stata una divisione necessaria alla mia "crescita" e credo che solo da quel momento "Ettore e Baldo" hanno iniziato ad esser "se stessi".

Wallace & Gromit
Il paragone con Wallace & Gromit è un complimento che mi esalta a dir poco. Li adoro, e Baldo ha in effetti molto in comune con Gromit. Quando ho iniziato a vedere i loro primi episodi, mi sono innamorato dell'atmosfera "very english" che si respira nel mondo di Nick Park. Wallance & Gromit e Calvin & Hobbes credo siano i due mondi che preferisco. Ettore e Baldo sono due esseri diversi come carattere, che però si compensano molto bene. Solo Baldo potrebbe stare con Ettore e viceversa, in ognuno dei due c'è un pò dell'altro... molto Tao, ma poco miao!

Definire il loro "umorismo" mi risulta difficile. Quello che so è che spesso ci fa ridere non tanto la battuta ma chi la dice e come viene recitata. Se un comico non mi piace come persona, difficilmente mi faranno ridere i suoi monologhi. Al contrario, ci sono individui che mi fanno ridere solo a guardarli. La cosiddetta empatia, credo sia l'ingrediente più raro ed importante in un fumetto, racconto, cartone o film. Dalla prima vignetta di Calvin & Hobbes si intende tutto l'universo che saranno in grado di raccontarti. l'umorismo, diventa solo uno dei motivi per cui tornerai a leggerli e per cui prenderei a badilate nella nuca Watterson, che si è preso il lusso di smettere di scriverli! Ecco, io miro a tutto questo.. mi piacerebbe che Baldo o Ettore facessero sorridere solo a vederli. Roba da poco, no?


Max OllaTecnica di disegno. Una volta stampato Ettore & Baldo appare in un bianco e nero senza sfumature o indecisioni, con un tratto molto spesso e deciso. Come si arriva a questo risultato, ci racconti il making of di una striscia? Parti da una bozza a matita, che materiale usi? C'è l'ausilio del computer o tutto fatto a mano? (magari mostraci qualche fase)
Stefano MilaniIo amo inchiostrare con il pennello, non sono mai riuscito a concludere nulla con pennarelli o pennini. Come si vede drammaticamente dalla vignetta del 1991, ne ho dovuta spalmare un bel pò di china, prima di riuscire ad avere un tratto accettabile. Le fasi di realizzazione di una striscia di Ettore e Baldo sono in sintesi le seguenti:
1) ideazione: quando va bene l'idea arriva in seguito ad una lieve contusione cranica accidentale, causata dall'impatto del mio osso occipitale con un corpo contundente tipo mensola, frigo, stipite. Quando va male invece, l'idea arriva dopo ore passate in stato semi catatonico ad osservare il muro.


Ettore e Baldo matite

2) Matite: beh, c'è poco da dire... butto giù l'impaginazione della striscia, con i vari ingombri e una bozza di testo, molto di getto!


Ettore e Baldo china
Ettore e Baldo china

3) China: fase pericolosissima e da intraprendere solo quando si è karmicamente sereni, altrimenti si rischia un posto d'onore nel girone degli imprecatori incalliti! Per inchiostrare uso da sempre pennelli Windsor & Newton serie 7, numeri dal 4 al 7. Per chi non lo sapesse avere un pennello W&N è come adottare un bimbo, un impegno da valutare bene prima di intraprenderlo.

4) Scansione ed importazione: "tiro su" con uno scanner e ripulisco l'immagine in Photoshop, prerparando le singole vignette a poter esser importate in Illustrator. Con quest'ultimo software aggiungo tutto ciò che manca, tratti dimenticati e lettering.


Ettore e Baldo illustrator
Ettore e Baldo lettering

Inoltre, nel tempo ho imparato ad apprezzare anche le qualità delle tavolette grafiche della Wacom. Ho una bellissima Intuos che permette davvero di disegnare con la stessa gestualità che uso sulla carta. Anni fa, lavorando molto al computer come animatore non avevo il tempo per tirar fuori china e pennelli e molte strisce di EB le realizzai quasi interamente in digitale. Ora, avendo più tempo da dedicare al mio fumetto, sono decisamente tornato alla via tradizionale, da molta più soddisfazione in fin dei conti.

Max OllaSta imbrunendo, ci prende una lieve malinconia, chi siamo, da dove veniamo e dove andiamo ed è il momento della domanda esistenziale e finale. Album, fiere del fumetto, il web e i fan fedelissimi, e poi? Che fare di Ettore e Baldo?

Stefano MilaniLa domanda esatta credo sia cosa faranno Ettore e Baldo di me. Si perché alla fine sono loro che decidono, tutto. Dal canto mio, più che continuare a raccontarli disegnandoli, che posso fare? Per ora va bene così, poi come si dice, se son rose... spineranno!
Prima che cali il crepuscolo su questa mia prima intervista ufficiale da disegnatore :-) desidero ringraziarti di cuore, assieme alla band Balloons al completo per aver preso così in simpatia il mio fumetto. Un saluto a tutti.

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Commenti:
fantastico articolo! complimenti Max!!!
... comunque mi chiedo ancora adesso come sei riuscito a "sfilare" una EBvignetta del '91 a stefano (che da come lo conosco io è molto severo e disciplinato con se stesso)...
Ragio
 
A me Wallace & Gromit mi annoiano terribilmente. Apprezzo la tecnica (15 anni per fare un minuto di animazione con la pasta di sale)ma mi fan dormire. Ettore e Baldo son molto meglio.
 
Grazie Ragio. Ma non ho sfilato niente. Se scrivi qualcosa, un articolo, un'intervista, ci deve essere qualcosa di nuovo che racconti o sveli. Anche piccola ma ci deve essere. Altrimenti meglio lasciar perdere, il web è già ingolfato di copia e incolla di cose già dette e viste. Stefano è stato al gioco. Non è da tutti, spesso siamo pieni di fisime, tipo chissà cosa penseranno questo e quello (tra parentesi nella prefazione dell'ultimo album di E&B mi ha lasciato tirare un calcione nelle palle dei dilandogfili pur avendo questi sostenuto la sua strip, quando c'è questa libertà di scrittura mi diverto davvero)
 
Davvero una bellissima intervista. Mi è piaciuto molto la parte dove spiega la genesi di una striscia, è interessantissimo per un lettore finale capire come si svolge il lavoro creativo. Complimenti e buon lavoro
 
A me invece è piaciuta tantissimo la striscia datata 1991. Quella che sembra uscita da una fanzine californiana anni '60! E' la dimostrazione che il Sacrificio, anche divertendosi, è sempre una vittoria futura (anche nel caso di fama postuma).
Certo, avrei gradito sapere qualcosa di più sull'attività di animatore ma non essendo argomento strisciarolo...
Una seconda puntata?
 
Tot.. non ti piacciono Wallace & Gromit!?!?!? :-))))

Sauro.. fanzine californiana anni 60 ci sta alla grande! E chissà cosa avevo inalato (accidentalmente) perchè allora mi sembrava di aver fatto tutto io.. e di fatto ero "fatto"!

Come animatore, ho lavorato presso vari villaggi turistici, gonfiavo palloncini di varie dimensioni e quando non mi scoppiavano in faccia, li modellavo a ape, fiore, mai riuscito a fare il coniglietto!
 
ci sono troppi Stefano i questo blog.
Ciao Stefano e benvenuto!
 
ma io credevo "animatore" nel senso di animatore di cartoni animati! eh eh eh
sarò stordito?
 
o davvero hai fatto entrambe le cose?
Gesù. Non capisco più nulla. Qualcuno ha un Aulin?
 
:-)) Sauro..

si, ho lavorato come animatore per diversio anni in agenzie di comucazione di Milano e Verona, sopratutto character animation in 3d con Softimage XSI, ma anche frame by frame.

A gonfiare palloncini non ci sono mai riuscito in realtà :-)

Grazie a tutti per il benvenuto!
 
noi della loggia degli stefani abbiamo anche un stretta di mano segreta e il tipico copricapo segreto della loggia a forma di pinguino.
oh mio dio ho detto come è fatto il copricapo segreto!
 
Sid accidenti a te.. ora dovremo cambiare copricapo segreto..
e tu per un mese, come da regolamente della nostra eletta loggia, dovrai fare ammenda portando il copricapo da opossum!

Che loggia la nostra loggia!
 
fiiiicooo, la loggia degli stefani... si fa ammenda anche lì da voi...
@max olla: beh comunque ti ripeto che sei stato un grande a convincere stefano a mostrare quelle vignette...
 
Complimenti Stefano, hai un tratto fantastico, e si vede che fai le cose con passione vera! Le strip sono spassosissime. :D

Complimenti a Max per la dinamica intervista e alla Loggia degli Stefani per il cappello a pinguino, che in qualunque occasione fa fine e non impegna.
:)
 
GRazie Patty, ricambio in pieno l'apprezzamento per il tuo lavoro :-)
 
E qui ti sei meritato un casto ma sonoro bacio sulla guancia. :) Grazie Ste!
Ecco ora il problema è trovarti un soprannome pattoso.

Dunque, Stefano Frassetto di solito lo chiamo Stiv e Stefano Tartarotti lo chiamo Ste, a te come ti chiamo?
Son problemi, sai.
 
bellissimo articolo: graZie per lo sharaggio!^^
 
Io a Lucca a quest'uomo ho fregato tre fogli bianchi A4, due con sopra uno scarabocchio, un temperamatite e gli ho consumato una gomma per almeno il 7% del suo volume. Ero convinto di averla fatta franca e ora voi lo riportate dentro Balloons?

Stefano, ti ridò tutto, promesso! Benarrivato, non mi denunciare!
 
AH AH AH... Grillo sei un grande!!:-)))

Cmq... è andata via MEZZA GOMMA da cancellare, altro che 7% !! Mannaggia a te!!!! :-D
 
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