giovedì, luglio 22, 2010

 

Inkspinterogeno di Grillo


Tanto tanto tanto poco tempo fa, in un paese lontano lontano vicino lontano, viveva il Principe Gafrone, che per la sua abilità nel tiro con l’arco era da tutti chiamato il Coglionazzo. Ma un dì la strega Benassi Mariagrazia, per una vecchia storia di parcheggi davanti al cancello ve l’avrò detto mille volte, preparò un potentissimo veleno a base di Chinotto e vi intinse una Girella Motta. Il giorno del Gran Torneo delle Contea con Parata Reale, Tombola e concerto di Sciàron & i Tarantolati della Mazurca, con un abile stratagemma avvelenò il principe; “Toh, mangiati ‘sta Girella, coglionazzo”. Il Principe Gafrone si addormentò per sette lunghe lune, una settimana corta e tre birre medie e si risvegliò ambidestro grave. “Per sconfiggere la tua tremenda maledizione, oh figlio mio”, disse il saggio Re Conopalla, “devi trovare il Magico Siero dell’Oltrevita (Maalox bustine) della Principessa delle Tardone. Ella, ohimé, è tenuta prigioniera in un antico eremo protetto da un terribile drago che sputa fiamme dalla bocca, squarcia le carni con artigli di diamante e sbaglia i congiuntivi nelle subordinate concessive. Devi superare le Paludi dell’Inferno, attraversare le Lande della Bruma Infinita, poi sulla destra c’è un benzinaio, semmai chiedi. Ora va’, va’, sbrìghete. Escidaukàz”. “Vado, padre mio, anche se ho secchezza delle fauci”.
Fiumi poi campi poi l’alba era viola, bianche le puppe che infine toccò, e poi si svegliò tutto sudato. Ma preso il secondo svincolo sulla tangenziale, pur sbagliando un paio di rotatorie, giunse di fronte al fratello malvagio di Prezzemolo. “Sebbene tu non sarebbi nemmeno un pericolo per me, distruggerotti!”, urlò il mostro per darsi un tono da intellettuale. Lo scaltro Coglionazzo usò l’astuzia e sconfisse il bestio a sasso forbice mitragliatrice (lui aveva la mitragliatrice) e raggiunse la Principessa prigioniera nella stanza più alta del cadente maniero. “Poffare!”, gridò, sparando a caso interiezioni desuete, “la strega Benassi vi ha trasformato in un orrendo rospo!”. “Ma che cazzo dici”, rispose con pudica verecondia la tardona, “non so manco chi sia”. “Pervinca!”, sempre sparando a caso, “devo andare a pagare la tassa sui maiali, che ho il sollecito di Equitalia. Arrivederla”.
E vissero per sempre batraci e mordenti.

Grillo

Inkspinterogeno di Grillo

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Commenti:
Credo che adotterò "pervinca" nel mio linguaggio comune.

Mi piace, e adoro questo colorino in sottofondo, bello bello!!
 
Ottima (geniale l' "MH?" del drago). Molto belli anche i disegni.
 
LOL
 
d'accordo con steve! =)
 
Grazie Moez. Io sono d'accordo con te su Ella Fitzgerald.
 
Ella è importante.
 
Pervinca, grazie a tutti ma soprattutto ad Ella.

Ma anche ad Egli.

E soprattutto grazie ad Esso, a Dopo, dapprima, ad Agip e Gidap, trotta cavallino.
 
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