lunedì, maggio 24, 2010
Come nasce una striscia (18) Singloids dei Persichetti Bros
Questa volta è il turno di Singloids dei Persichetti Bros. Confesso la predilezione per questa striscia, sa raccontare una generazione come poche altre e soprattutto sa farla ridere di se stessa. È nata nel posto e nel tempo sbagliato. Ma di loro abbiamo già parlato bene nella presentazione, quando furono arruolati alla causa di Balloons. Aggiungo solo che, contro la corrente di pensiero che vuole più minimalismo nelle tavole di questo genere, vado matto per la cura, i dettagli e le minuzie con cui è costruita. Da un bel pezzo corteggiavamo Stefano Tartarotti, il disegnatore del trio Persichetti, per fargli raccontare come veniva cesellata una Singloids. Lui ama descriversi pigro ma, come spesso succede, è un vezzo dei perfezionisti dotati di talento che non si perdonano niente. Giudicate voi dalla sua dettagliata esposizione. Aggiungo solo un particolare, magari confortante per chi avesse incertezze o tremori nella propria passione. Tartarotti è un professionista del disegno, ovvero campa dall'illustrazione. Ma da Singloids, una delle strisce con la produzione più regolare e continua di questi ultimi anni, distribuita gratuitamente con licenza Creative Common, non ricava mezzo euro. Eppure guardate il tempo e l'attenzione con cui ogni singola striscia è creata.
Gli cediamo la parola.
L'idea
I testi di Singloids sono scritti a 6 mani. Visto che non siamo i fratelli Cohen che pensano e parlano quasi in sincrono e che non ci vediamo tutti i giorni, abbiamo deciso di scrivere ciascuno le proprie strisce con una certa indipendenza. Certo, a volte alcune strip nascono da una chiacchierata a tavola, oppure uno di noi abbozza un'idea di soggetto per una o più strip ed un altro la sviluppa. Ma il più delle volte ciascuno scrive autonomamente la sceneggiatura delle proprie strisce.
Quando abbiamo un'idea? Dipende. Per quanto mi riguarda quando sono lontano dalla tastiera, mentre faccio il criceto sul tapis roulant o sono in giro in bicicletta, ma soprattutto mentre faccio la doccia. Lo so è scomodo e bizzarro, ma non posso farci nulla. Sotto la doccia la mia mente galoppa felice, le idee si affollano e i dialoghi prendono forma con estrema rapidità. Poi siccome ho pochissima memoria a breve termine, devo correre ancora gocciolante a scrivere l'idea sulla tastiera nel mio mac o registrarla a voce sul cellulare.
Bob invece ha il panico da pagina vuota e di solito si limita a sceneggiare le sciocchezze che dice nella vita di tutti i giorni parlando con amici e parenti. Ted invece pare abbia un suo quadernino segreto dove annota con la maniacalità di un serial killer tutte le strisce che gli vengono in mente.
Nonostante talvolta noi stessi non riusciamo a ricordarci chi ha scritto cosa, capita spesso che i lettori che ci conoscono di persona riescano a capire chi ha scritto la strip del giorno sul nostro blog. Ted infatti è molto bravo e portato per le strip più caustiche e per le battute brevi e fulminanti da humour britannico. Bob ama sviscerare le contraddizioni e i non-sense della vita di coppia o più in generale del balletto comunicativo tra i due sessi. Da bravo fanatico razionalista, adora anche accanirsi contro le religioni (è possibile che prima o poi lo venga a cercare un gruppo di picchiatori ciellini). Io invece amo le strip a tema in piccoli gruppi concatenati. In genere sono quelle dai dialoghi più surreali e chiassosi.
La sceneggiatura
Ciascuno trascrive i testi delle proprie strip in un documento on line accessibile e modificabile da tutti tre. Se ci sono commenti, perplessità o suggerimenti da parte di qualcuno, vengono annotati sopra il testo della strip.
Inizialmente serviva qualche animata discussione per fare in modo che le idee e i dialoghi delle strisce proposte fossero più o meno in linea con lo stile generale di Singloids. Ora invece ciascuno ha quasi involontariamente assorbito i caratteri dei personaggi e l'atmosfera generale del fumetto, quindi non succede più molto spesso di dover discutere sulla singola battuta.
Quasi tutte le strip sono concepite singolarmente, capita però che ci siano serie concatenate in sequenza. Queste serie a volte sono di un unico autore, ma più di frequente uno dei tre scrive un certo numero di strisce e gli altri fanno delle aggiunte. Io, per amor di logica, dovrei disegnare una serie completa alla volta, mentre invece, come un insetto dispettoso, scelgo a caso le strip tirando freccette contro il monitor. In questo modo, il più delle volte, tra le strisce già pronte ci sono numerosi gruppi incompleti. Il caos è voluto per amplificare l'ansia congenita di Bob.
Il disegno
Per quanto riguarda la realizzazione pratica delle strisce sono alquanto pigro: da diversi anni disegno e coloro direttamente sul mio Mac. Piedi sul tavolo, gatta che dorme in grembo, tazza di tè in una mano e penna Wacom nell'altra. Questa è la mia scrivania in studio.
Per certi versi Singloids si può definire un fumetto completamente digitale. Scritto alla tastiera, disegnato, inchiostrato e colorato con Photoshop e pubblicato sul web. Raramente vede la carta, diciamo solo nei casi in cui dialoghi o idee vengono prima annotati su un foglietto.
Le fasi del disegno sono basilarmente quattro.
Prima schizzo velocemente su un livello trasparente di photoshop una prima traccia della striscia.
Poi su un livello superiore schizzo in maniera più definita i personaggi, e altri elementi.
Poi su un nuovo livello metto i testi e inchiostro. Come ho già scritto, sono molto pigro ed alcuni elementi (soprattutto gli ambienti) li disegno solo una volta poi li copio e incollo nelle altre vignette.
Infine coloro.
E ora un video registrato della fase di inchiostrazione e colorazione di una striscia di Singloids. Il video è chiaramente accelerato. Per disegnare una strip impiego un paio di ore circa, non 4 minuti.
Etichette: come nasce una striscia, singloids, Strisce Italiane
Bravissimo Max e bravissimi i Persichetti
Ricalcandola sempre in Illustrator.
Io uso "Fai una strip al posto mio" ver. 2.3 release 4578 della Cialtronic ma non funziona tanto bene. Alle volte fa quello che gli pare a lui e mi trovo dei Palmiri in giro per le strisce di Quiff. Una volta ha fatto Squilibrì e poi si è impallato. Mah.
Per ora va benissimo il "Nonni 3.0", anche se funge solo per un paio d'ore al giorno, poi si impalla e mi riporta indietro il pupo XD
ulp!!
Mi vesto da Bogart e faccio un giro al magazzino maledetto della Cialtronic, magari qualcosa lo trovo...anche un Windows XD,
o un Windows LOL, quello che ha Tot nel suo pc. :D
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