lunedì, giugno 15, 2009

 

Gibì e Doppiaw di Walter Kostner

Articolo a cura di Cius


Le strisce sono come i fiori, spesso nascono dove meno ce lo si aspetta. E se devono spuntar fuori alla luce, non c'è erbaccia, sasso, ombra o terreno incolto che tenga. Fanno il loro lavoro: germogliano, si sviluppano, si riproducono senza che l'uomo ci metta mano. Succede per davvero e se volete una conferma dovete leggervi - ma solo quando avete per davvero un po' di tempo e di calma - le strisce di Gibì e Doppiaw di Walter Kostner. Strisce atipiche, lo diciamo fin da subito, permeate di buonismo e di messaggi positivi. Niente a che vedere con le lame sottili e taglienti che la maggior parte dei cartoonist tengono strette tra i denti.



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Commenti:
Giornata di strisce poetiche. Tutte carine comunque. Dopo la striscia di Sauro quelle di Konster. Belline. Quasi un balzo nel passato. Adesso manca solo una striscia dove una rondine torna al nido e non trova più il rondinino. La faccio io?
 
Se non mi confondo queste strisce nascono sulle colline toscane attorno a una zona che si chiama Loppiano...
A valle una cittadina nomata Incisa Valdarno, famosa per il casello autostradale, e sulle colline si allarga una... Mariapoli. Credo si chiami così. Quindi tutto questo candore ha un suo perchè. Sbaglio?
 
Siamo lì. Metro più, metro meno.
D'altronde chi non ci crede dovrà pur convincersi che la Toscana è il centro del mondo.
 
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