mercoledì, gennaio 28, 2009

 

Fennec di Lewis Trondheim & Yoann


La ProGlo edizioni ha pubblicato una comic strip atipica, "Fennec" di Lewis Trondheim & Yoann. L'album è davvero grazioso, ben stampato, una novità editoriale per lettori di gusto fine.
Il Fennec è una piccola volpe del deserto dalle grandi orecchie (nome scientifico "vulpes zerda"). Furba e solitaria deve recuperare la collana dello sciamano per liberarsi, secondo la sua teoria, dei detestati serpenti. Il presunto talismano le permetterà, con una disinvolta strage, di allagare il deserto per mesi e affogare gli odiati nemici. I quali hanno le loro brave ragioni: la piccola volpe appare carina ma divora le loro uova. E qualunque altro animale alla sua portata, con indifferenza, secondo le dure regole della selvaggia natura, come tutti gli altri predatori.


Fennec è un lavoro unico per i contrasti stridenti. Le splendide tavole ad acquarello di Yoann raccontano la bellezza e l'asprezza della natura africana con cromatismi visionari capaci di evocare drammaticità e umorismo. I dialoghi di Trondheim sono cinici, taglienti, secondo il suo stile sardonico, qualche volta demenziali. C'è la fuga e il viaggio, gli incontri con animali particolari dell'Africa subtropicale, non antropoformi ma parlanti e pensanti. Gibboni, iene, pappagalli, gnu sovrappongono alla loro indole selvaggia ragionamenti e atteggiamenti umani conformi. C'è la ricerca, il tesoro come nelle grandi avventure. C'è la grande natura, spietata, imprevedibile, ignota e affascinante. E ci sono gli episodi di comicità spicciola.



L'accostamento con le favole di Esopo è forse eccessivo ma parecchi canoni letterari si miscelano con il ritmo da comic strip. A dirla tutta vengono smitizzati e presi in giro, come il finale confermerà.



Il racconto si snoda con successive tavole, sotto forma di doppie strisce. Apparentemente è una continuity strip, con una storia che va avanti. Ognuna delle tavole però, secondo i canoni classici di questo genere, ha anche una sua gag o battuta.



Lewis Trondheim (pseudonimo di Laurent Chabosy) è uno dei talenti più prolifici e magnifici della scena francese, ammirato in tutto il mondo e purtroppo ancora poco conosciuto in Italia. Dalle nostre parti è arrivato con la serie La fortezza e le spassose storielle di Kaput e Zösky pubblicate su Linus. È un personaggio controverso, creativo, inquieto (ha già un abbandono annunciato nel suo percorso), mutevole nello stile.
Imprevedibile anche. All'interno del suo bizzarro
sito ufficiale cura un blog anomalo, Les petits rien, dove le tavole con il passare dei giorni sbiadiscono lentamente.
Yoann (Chivard) è un'altra bella salamandra dell'illustrazione e del fumetto, capace di passare da uno stile all'altro. In Italia è noto per
Toto L'ornitorinco, Edizioni Bd.

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Commenti:
Sembra molto bello: la tecnica è gradevole, l'argomento interessante ...grazie per la dritta ^__°
 
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
 
Ecco chi era! Mi piaceva un casino ma non mi ricordavo il nome...
L' avevo visto qui:
http://www.pastis.org/lewis/
Un suo simile è Joann Sfar, mica male anche lui:
http://www.pastis.org/joann/
Due scapicolloni creativi con il tratto alla Quentin Blake!
 
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