mercoledì, luglio 30, 2008

 

Il libro che tutti i nuovi fumettisti dovrebbero avere sul comodino, fantaeditoria

Dopo un abbecedario delle comic strip, archeologia libraria, ecco quello che ci vuole ora per i giovani autori di strip, fantaeditoria . Casa editrice fresca, titolo che con affetto tira una pedata alla boria degli esordienti. Perché davvero non se ne può più.
Non sarebbe un libro di rancore. Ma di scapaccioni, sì. Paternalistici, se volete.
Non se ne può più di autocelebrazioni. Di tavole disegnate in quantità industriale. Pensate con presunzione come se fossero la prima cosa originale dopo Schulz. Non se ne può più della permalosità dei nuovi presunti rocker delle strip. Delle dediche e delle strisce autoreferenziali. Dei cartellini appesi al collo alle mille fiere del fumetto che candidano e premiano tutti.
Internet ha un po' ubriacato tutti. Stare su uno schermo e pensare di avere il mondo come lettori. L'editore più disponibile che esista, non fa storie, pubblica e ingoia tutto. Dovrebbe servire a interconnettere passioni, intelligenze, non è un teatro per gonfiarsi.
Ma tutto questo si potrà leggere nelle pagine del libro. Quando uscirà.

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Commenti:
c'è già Scozzari a romperci le palle mancava anche Ciantini!
 
Ma quando uscirà? Io lo vorrei vedere...
 
Perché tanto odio?
 
Non se ne può più di questa fissa del "si stava meglio quando si stava peggio".
 
e chi l'ha detto che si stava peggio? si stava meglio quando si stava meglio.
su scuola di fumetto n°59 ho visto alcune tavole di un concorso argentino dove si invitava a ridisegnare le sceneggiature di oesterheld: delle cose tremende! quello che ha vinto poi... "laureato in tecnica di realizzazione teatrale e tecnica di fumetti... animazione nella universidad nacional de salta... studia disegno con il maestro horacio lalia e ha fatto corsi su sceneggiatura teatrale e fumettistica e su graphic design"...
una mierda!

lunga vita a ciantini.

ps: spezzo una lancia a favore dei giovini aspiranti fumettisti. non è solo colpa loro: ci sta di mezzo appunto internet, editore di gusti facili che tutto inghiotte e nulla rifiuta, e l'assenza di editori di riviste dove un tempo i giovini (così come in bottega) si facevano davvero le ossa, ovvero si confrontavano con un pubblico pagante.

comunque, ancora lunga vita a ciantini.


don't cry for me argentina.
 
Yuhu! Giusto! Una bella badilata acida nei denti! Bisognerebbe avere la decenza di farsi degli scrupoli quando si pubblica anche la più minuscola delle cose su internet, il social network è meraviglioso se in mano a persone che hanno voglia di comunicare nel vero senso della parola...purtroppo il mondo è pieno di persone che preferiscono condividere col mondo le suonerie dei cellulari animate e gli sfondi di amici di maria de filippi...poi però magari si inventano professionisti e intasano la rete con la loro mediocrità. Sto sviluppando un acidità naturale per le cose di questo mondo! :D
Il libro appena esce lo prendo al volo!
 
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