mercoledì, aprile 30, 2008

 

Comic strip e pubblicità (8 - d'epoca - sbobbe)

Tra i cartoonist c'è chi ha sempre lottato persino per evitare il merchandising basato sui personaggi della propria striscia (ad esempio, purista per eccellenza, Watterson per Calvin & Hobbes). In parallelo con il mondo del cinema, per tanti altri autori prestigiosi ha invece prevalso la massima "pecunia non olet", il denaro non puzza. In questa pubblicità del 18 marzo 1940 sul magazine Life Al Capp (già recidivo in tema di tabacco, vedi post precedenti) presta i suoi personaggi ad un carosello introduttivo di una micidiale sbobba americana. Lil Abner, come vi abbiamo raccontato, è stata considerata una striscia molto politica e intellettuale. Con i suoi bravi estimatori anche dalle nostre parti tanto che Linus ha insistito nel pubblicarla pur essendo in molte tavole quasi incomprensibile e intraducibile. Nell'inserzione per giunta "la crema di frumento" che si prepara in cinque minuti e va bene anche per i bambini - possiamo immaginarci la bontà - è raccomandata, ricorrendo ad un abusatissimo stereotipo etnico, da un cuoco negro (pardon, di colore).



E che dire della tavola a mo' di sunday comic qua sotto, appositamente realizzata per un intruglio da colazione? Una mielosa storia di un bambino, soprannominato "Spindle-Shanks" (stinchi sottili), che odiava il latte e non poteva mettere su peso per lo sconforto di due genitori da schiaffi. Con Ovaltine problema risolto, il ragazzino mandava giù a barili la bevanda. La costruzione della storia, deliziosamente naif, fa sembrare dei capolavori di intelligenza i nostri vecchi caroselli. E in particolare il fumetto umoristico italiano anche nelle strip promozionali non si è quasi mai genuflesso così tanto verso il prodotto.
La striscia uscì sul periodico "The good housekeeping" ("La brava casalinga", la scelta del nome della testata spiega molto) nel gennaio del 1933. Lo stile di disegno e l'impostazione della comic strip, pur essendo l'autore anonimo, è proprio tipico dell'epoca, molto riconoscibile.

L'invasione dei cibi blob non è stata a senso unico. Guardate che bel pacchettino veniva pubblicizzato sul magazine Womans' day (anche qui il nome del giornale è tutto un programma), gennaio del 1946. Dentro spaghetti, un barattolo di sugo e parmigiano. Speriamo anche con un fogliettino d'istruzioni perché il rischio è che buttassero tutto assieme in una pentola.
In questo caso facciamo un'eccezione alla nostra linea editoriale dato che la reclame è molto divertente dal punto di vista italiano.
Fontaine Fox è infatti un vignettista, non un autore di comic strip, per altro bravissimo e molto popolare nei quotidiani USA. Spaghetti Dinner: lascialo lì - dice il papà nella vignetta - almeno sai dove sta mentre prepari in dodici minuti la Chef Boy-Ar-Der. Inquietante ma "express spaghetti", gente.


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Commenti:
due genitori 'da schiaffi' ah ah!
effettivamente sono odiosamente imbalsamati e melodrammatici :D
 
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