venerdì, gennaio 25, 2008

 

Krazy Kat: le strisce panoramiche degli anni 20


"Krazy Kat is an imaginary vision of a perfectly happy and harmonious place…"

Krazy Kat è una visione immaginaria di un luogo perfettamente felice e in armonia…
Esordisce con questa citazione una nuova raccolta della
Fantagraphics dedicata alle strisce giornaliere del gatto matto di Herrimann. È un altro capolavoro editoriale con un taglio particolare, uno di quei libri che mangi con gli occhi mentre lo sfogli, che odorano davvero di carta, un'immersione nelle sfumature e anche nelle sbavature dei disegni. Persino nelle ingiurie che il tempo ha arrecato alle riproduzioni. Gran parte degli originali, come è noto, furono distrutti, in parte per volontà dei syndicate, in parte per incuria o incidenti. Solo la devozione dei collezionisti, sia di giornali che di comic strip, sparsi per il mondo, ha consentito che le tavole uscissero dal cestino della storia. Ancora oggi - sembrerà incredibile ma stiamo parlando delle tracce di un'arte del secolo scorso appartenente all'era della riproducibilità, non di scavi nell'antico Egitto - non è possibile avere un quadro davvero preciso della produzione di Herrimann.

Dieci anni dopo la creazione del soggetto e quattro dopo la pubblicazione regolare delle spettacolari pagine domenicali, Geo Herriman apparentemente cominciò a godere di un'assenza di restrizioni editoriali. In realtà le redazioni della catena di Hearst, il suo magnate editore, tentavano e spesso riuscivano a rifiutare la strip, bollandola come totalmente insensata. Sotto la protezione del potente Hearst, Herrimann cominciò a dilatare anche le "dailies", le strisce giornaliere. Non solo più grandi come dimensioni di stampa, ma anche innovative, più lunghe, più cariche di particolari, duplicate e triplicate in layout più articolati e creativi. Tanto che il principale storico e archivista di Krazy Kat, Bill Blackbeard, definì le tavole di quel periodo come "mini-sundays".
Tutte le strisce giornaliere di questo strepitoso periodo sono ora raccolte nel formato originale di stampa in questo volume di taglio gigantesco, un'edizione raffinata dal titolo "
The kat who walked in beauty". Questo spiega anche il sottotitolo dell'opera: "The panoramic dailies of 1920".


La fase non durò a lungo. A parte i contrasti con gli editori locali, Herriman non avrebbe potuto reggere per molto una tale esplosione creativa. Negli anni seguenti le giornaliere ritornarono al loro più comune, modesto e minimalista formato su quattro quadretti. Il punto di eccellenza rimasero le sempre più fantasiose tavole domenicali.
Oltre alle dailies del periodo d'oro, troverete nella prima parte alcuni capitoli dedicati all'inizio dell'epopea di Krazy Kat. Sono le strisce che segnano l'invasione del gatto e del topo nei "Dingbats". Sotto uno spazio vuoto di questa serie -
come vi abbiamo raccontato - all'inizio i due correvano e giocavano in una ministriscia.

Il librone chiude con una deliziosa rarità del 1922: una "
Jazz Pantomime", illustrata in una sequenza di quindici grandi tavole con tanto di spartito, composta e arrangiata per pianoforte da John Alden Carpenter.





[Krazy & Ignatz: The Kat Who Walked in Beauty, Pagine 114, bianco e nero cm. 39x27, cartonato, $29.95, Fantagraphics, reperibile anche su Amazon]

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