giovedì, novembre 22, 2007

 

Krazy Kat: una strip nata in un sottoscala

Krazy Kat ebbe origini molto umili. Si potrebbe quasi dire che non fu mai pianificata, uno di quei rari casi dove la creazione, i personaggi, la scena ebbero una evoluzione da soli, con un potere pari a quello del loro demiurgo.

Herriman nel 1910 disegnava una striscia con ambientazione famigliare dal titolo "The Dingbat Family". La tematica casalinga è sempre stata tipica e molto richiesta come soggetto nelle comic strip.
Naturalmente un talento anomalo ed estroso come Herriman non poteva accontentarsi di un tradizionale e classico scenario e presto spinse la sua famiglia sui binari amati della fantasia e soprattutto dell'ossessione. Soprattutto quest'ultima fu sempre uno degli strumenti peculiari del modo di narrare di Herriman, un demone nel trovare infinite varianti giornaliere, una volta delineato il telaio del tormento continuo. Nel caso della Dingbat Family il problema erano i vicini del piano di sopra, misteriosi, invisibili (mai li incontreranno) ma rompiballe, rumorosi, noiosi. Nel corso degli anni si sviluppò una battaglia, la stessa strip mutò il nome in "The Family Upstairs" (la famiglia del piano di sopra) e assunse caratteristiche fantastiche. Mr. Dingbat, il capofamiglia, incavolato nero per le turbolenze dei vicini, con monomaniacale demenza provò in tutti i modi a stanarli arruolando detective, cowboys, ipnotizzatori, suonatori scozzesi di cornamusa, lottatori turchi, l'esercito messicano, pugili e tanti altri personaggi tratti da un esilarante, imprevedibile e infinito campionario sociale per tentare, senza esito, di metter loro paura e vendicarsi.

Bene. Al fondo di una striscia del 26 luglio 1910 fece capolino un topo che molestava un gatto.


(clic sull'immagine e allargate la finestra per poter vedere la striscia più grande e leggibile)

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I due piccoli personaggi trovarono poi collocazione compressi in una minuscola serie di vignette - quasi non c'era spazio per muoversi - che correva in uno spazio residuo sotto la striscia principale. Un vero e proprio riempimento nelle intenzioni originali, non si lasciava buttato via un centimetro di carta a quei tempi. Ci piace immaginarlo e descriverlo come sottoscala delle comic strip.


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Da questa improvvisazione, senza alcunché di progettato, giusto un gioco nelle mani del disegnatore, nacque, ma forse dovremmo dire crebbe, una delle strip più leggendarie. Herriman fu incoraggiato dagli stessi editori e direttori dei giornali a sviluppare la striscia con uno spazio autonomo. In alcune occasioni la striscina in basso rimpiazzò del tutto The Family upstairs, prendendo il nome a quel tempo di "Krazy Kat and Ignatz".

I personaggi apparivano un po' differenti in quelle prime antiche tavole. Il primo Krazy Kat era più alto e magro, con un naso schiacciato tipo bottone. Ignatz il topo era tutto braccia e gambe, con un corpicino più tozzo e una testa a forma di goccia.


(clic sull'immagine e allargate la finestra per poter vedere la striscia più grande e leggibile)

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Krazy Kat debuttò poi come striscia indipendente il 28 ottobre 1913 con uno sviluppo su uno spazio verticale che correva su un lato della pagina di comic strip. La prima pagina domenicale è invece del 23 aprile 1916.

L'aspetto curioso di tutta questa vicenda è che quella specie di piccola striscia che abbiamo definito come sottoscala rimarrà nello strumentario delle comic strip. Così come lo spazio di scarto delle tavole domenicali (ve ne abbiamo parlato in questi post precedenti), ad esso ricorreranno anche altri autori pur quando la sua funzione originale di riempimento non ha più senso.
Il caso più eccentrico e contemporaneo è
Maakies di Tony Millionaire, conosciuta dai lettori italiani perché pubblicata da alcuni anni su Linus.


Della folle e squinternata strip di Millionaire parleremo più avanti (per ora suggeriamo di dare uno sguardo al ricco archivio presente nel sito ufficiale appena linkato). Dobbiamo ancora procurarci alcune raccolte in lingua originale per studiarla meglio. Merita attenzione perché è disegnata in modo magistrale e campa con un'intelligenza demenziale e spiazzante. Comunque, anche in queste tavole corrono in parallelo due strip, una sopra disegnata alla grande come un assolo di talento alla Jimi Hendrix e caratterizzata da un umorismo malato, truce e malvagio, l'altra sotto miniaturizzata ma, come quella di Herriman, tutt'altro che minimalista, dato che Millionaire come nel primo Krazy Kat, incredibilmente ama infarcirla di paesaggi a grande angolazione con curiosi dettagli. Dato che spesso la seconda strip è più sensata e divertente della principale che sta sopra qualcuno, come il coautore di questo blog Scapigliati, insinua che la vera striscia sia quella.
Ci ritorneremo.

[Intanto senza accorgerci un anno di Balloons è passato, niente celebrazioni, più che altro ci chiediamo ogni tanto se andare avanti così, se qualcuno si diverte ancora con questa formula che racconta il mondo delle comic strip tra passato e attualità abbinando qualche striscia. Dateci un segnale di vita]

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Commenti:
Molto bello questo articolo su Krazy Kat, spesso ci si scorda delle sue "curiose" origini.

(Sì, continuate così che mi pare un'ottima formula!)
 
E' solo una considerazione eh? Ma chissà perchè molte strip una volta erano infarcite di poesia (McCay per dirne uno a caso...), di semplicità, di umorismo elementare (Herriman con il suo topo-mattone-gatto), o di filosofia, di intelligente ironia (Schulz) mentre oggi si sente spesso parlare di cattiveria, truce sarcasmo, demenzialità, cruda realtà.
E' segno dei tempi che corrono?
 
il segnale di vita c'è: continuate così. ripeto: continuate così. :)

comunque concordo che la striscina secondaria di maakies è molto più divertente, mi fa sempre ridere un sacco; quella principale è ipnotica e grottescamente affascinante
 
Be', Cius, c'è da dire che di cattiveria ce n'era tanta anche allora (non mi lamento, era giusto che ci fosse).... McCay in Rarebit Fiend raggiunge livelli di violenza forse persino inimmaginabili oggi (mi rimane impresso specialmente quello che butta sua nonna dalla finestra, o quello che macina un cane per farne salsicce... è vero che erano sogni, ma comunque...!).
E volevo anche aggiungere che Krazy Kat è più poesia che umorismo elementare in realtà... :-)
 
Sì, ecco... questo è un segnale di vita, quello che avete chiesto.
Con ciò voglio dirvi di andare avanti così; a me piace assai questo blog.
 
Certo che dovete continuare,la formula è ottima e gli articoli interessantissimi!

Grazie a voi ho scoperto Rocky,per dirne uno,ed è sempre un piacere leggere approfondimenti su strisce che già conoscevo magari solo superficialmente.

Quindi auguri e avanti così per altri 99 anni!^^
 
Avanti, assolutamente avanti!
Grazie dell'ottimo lavoro e per tutte le strip che mi avete fatto scoprire in questi mesi.
 
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