venerdì, novembre 10, 2006

 

Questo qui mi ricorda Fritz!


Girovagando tra i padiglioni di Lucca 2006, nello stand delle Edizioni BD.
Dopo una veloce sbirciata ai titoli, ho chiesto ad un ragazzo se avessero qualche libro dedicato alle strip. Gentile e simpatico, mi ha messo sotto il naso un libretto intitolato "Rocky" di Martin Kellerman.
La copertina mi ha subito evocato altri autori: “che palle, un'altro emulo di...”. In genere evito di comprare fumetti cloni ma il disegno ottimo e il prezzo buono (12 euro) mi hanno convinto.
La prefazione, scritta dallo stesso Kellerman, non prometteva nulla di buono, anzi dava un'immagine dell'autore alquanto antipatica tanto togliere la voglia di andare avanti. Poi iniziando a leggere le prime strip sono rimasto folgorato dalla scorrevolezza dei dialoghi che portavano con estrema naturalezza, alla battuta finale. Fantastica scoperta.
Il racconto, ambientato a Stoccolma, è autobiografico. La moltitudine di personaggi antropomorfi che popolano la strip altri non sono che gli amici dell'autore.
Non aggiungo altro: se già conoscete Rocky ed avete notizie scoppiettanti teneteci aggiornati. Se non sapevate della sua esistenza, procuratevi il libro e, se avete voglia, raccontate le vostre impressioni.

[Libro: Rocky Autore: Kellerman Martin Editore: Bande Dessinée]


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Commenti:
Onestamente la strip pubblicata non mi piace.
personalissimo commento tecnico sui dialoghi:
Prima vignetta con esplicazione diretta al lettore di ciò che va avvenendo, situazione un po' "di mestiere" che appesantisce molto. Non parliamo del termine "carovanata"...Una purissima vignetta alla E., per intenderci, le manca solo l'errore grammaticale...seconda e terza che giocano sulla banalità marte-venere, che tutti sfruttiamo essendo tutti banali, io per primo probabilmente.
Conclusione con una battuta che dire già sentita è un eufemismo.
Ecco.
Poi sarà un caso, perchè io delle recensioni di 'sto sito mi fido cecamente e il libro appena lo becco me lo compro, beninteso.. :D
Un abbraccio.
 
Se ne trovano altre sul sito, http://www.rocky-digital.com/
nulla contro il cinismo ma preferisco quando è movimentato da un contraltare... così a oltranza lo trovo un po' noioso (per esempio in Pearls Before Swine io non sopporterei il cinico Rat senza il tenero Pig).
 
Fritz il gatto mi manca... è uno dei volumi che avei sempre voluto comprare e invece me lo sono perso... ^_^ Ma nella mia ignoranza mi era sfuggita la versione cinematografica del 1972 di Ralph Bakshi, tratta dal fumetto. :D
 
A me piace. Logico che una striscia sola non è sufficiente per giudicare...il giudizio sulle strisce deve essere fatto sulla quantità... solo così si ha il tempo per immedesimarsi nei personaggi e capire il mondo parallelo che ci viene proposto....comunque, anche vedendone solo una, a me piace!...e mi piace anche come la proponete... trasuda passione per questa forma d'arte. Ciao
 
Quanto alla versione cinematografica di FRITZ IL GATTO del 1972, per quel ricordiamo
sia Giuseppe che io, non hai perso niente. Crumb odiava il film, detestava il
successo commerciale che ebbe (fece grande scandalo, un cartoon nei cinema vietato
ai minori di 18) al punto da rendergli insopportabile la sua creatura e decretarne
la fine. Letteralmente. Nello stesso anno di uscita disegnò delle tavole
dove Fritz, diventato superstar, partecipa ad una riunione con produttore e regista
del film. Poche pagine dopo Crumb lo fece morire nella maniera più stupida:
dopo una scopata con una "struzza" lei lo uccide con un punteruolo di
ghiaccio ( mi sa che qualcuno ha ripreso l'ispirazione in un celebre film dopo).

L'animazione del film era molto rozza, la sceneggiatura accentuava dolosamente
i lati porno. La versione italiana era poi afflitta da un doppiaggio artificioso,
i vari slang furono riprodotti usando i dialetti italiani.
Ci fu anche un seguito (praticamente sconosciuto in Italia): Le nove vite di Fritz
il gatto [The nine lives of Fritz the Cat del 1974 di Robert Taylor]
Il fumetto di Crumb, nato nel clima dell'underground statunitense, era bello,
divertente e imprevedibile e l'ultima versione economica che ricordiamo è
abbastanza recente, appena un anno fa nella
serie oro de La Repubblica
.
Quanto a "Rocky" di Martin Kellerman, grazie a Deco per la segnalazione.
Come potete leggere su http://www.rocky-digital.com/
l'autore è svedese. Ma è evidentissima l'influenza del gatto di
Crumb. La striscia nasce nel '98, con alcuni curiosi paralleli. Kellerman aveva
appena perso il lavoro di cartoonist per un magazine porno ed era stato mollato
dalla ragazza. Questo spiega la misoginia e il cinismo del soggetto. Finita
sulla versione svedese del free press Metro si guadagnò un grande successo
popolare. Il popolo della metropolitana, i pendolari cominciarono a ridere e
identificarsi nei temi.
La segnalazione è di Giuseppe, lui è andato a Lucca. Per quello
che ho visto la strip mi piace, ben costruita e spassosa, anche se non può
dirsi innovativa.

Max
 
I'm Sandra,
from Sri Lanka,
and I'm 20 y.o

Hi, Everybody
I've studied English sinse Spring .
It's very difficult for Me! Really hard!
I would like like to meet girls and practisice My English with them.

Thanks!!!
 
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