giovedì, novembre 23, 2006
Come nasce una striscia? (5)
Potete rimediare alla lacuna soprattutto andando a rompere le palle in fumetteria: fate tirare fuori "Palmiro - Storie di fidanzate lontane". La raccolta ha qualche anno ma sembra ancora in catalogo e ordinabile anche in rete sul sito dell'editore Comix. Se così non fosse, mettete in ansia il libraio, chiedete una ristampa, una seconda edizione, molestate Ciantini perché tiri fuori un'altra raccolta.
Non si può andare avanti così.
Una striscia nasce quando ce n'è un motivo. Trovato un editore, trovato un editore che ti pubblica, trovato un editore che ti pubblica e poi ti paga, allora è il momento giusto di pensare ad una striscia! Il bravo disegnatore fa poca scena. C'è chi si veste alla "disegnatore Francese che ascolta i Negresse Vertes mentre disegna", e c'è chi, si veste come il cugino dark dei Placebo, e con la musica alta (troppo alta!), si mette a disegnare.
Il disegnatore di paperelli se ne resta al mattino in pigiama. Mette ad esempio un classico Keith Jarret, o anche un bel Stefano Bollani nostrale, e si mette davanti ad un blocco a quadretti (grandi) con una biro Bic, nera, a punta grossa, in mano.
La finestra deve dare su una bella campagna Toscana. Il disegnatore di paperelli pensa, pensa, pensa, e poi si chiede: ma chi me lo fa fare? Ma perché non ho fatto altro nella vita?, e verso le 11, dopo il secondo caffè, ecco la prima idea.
Si scrive il testo della battuta finale, e poi si risale come nei gialli.
Poi si ritorna alla fine, e si ritocca.
Il disegno viene dopo, molto dopo.
La battuta si lascia da una parte e ci si affaccia alla finestra.
Chi fuma, fuma. Chi non fuma guarda la campagna e conta gli uccelli che volano felice e se ne fottono dei fumetti, di chi li legge, ma soprattutto di chi li disegna..
Poi si rilegge la vignetta appena scritta. Se ne cura il ritmo. Si limano le parole. Si taglia il più possibile. Fino quasi alla perfezione.
Se invece devi consegnare e sei di fretta, anzi: sei sempre in ritardo!!!!! Allora: affanculo tutto quanto e spedisci. Poi, tre o quattro giorni dopo, la rileggi pubblicata e ti dici: ma questa fa cagare! Ma come cazzo ho fatto a...
Sauro Ciantini
[Sauro ci ha promesso tre tavole che illustrano la sofferenza del far nascere una striscia di Palmiro esposte a Lucca alla Mostra Internazionale dei Comics e purtroppo attualmente ivi detenute. Ci sarà probabilmente una seconda puntata dedicata alla nascita di Palmiro]
Etichette: come nasce una striscia, Strisce Italiane
C'è un po' di lui in ogunono di noi ed è un peccato vederti così poco in giro!
Quindi, staccati da quella finestra e lasciati andare che anche la peggiore striscia che fai (a detta tua...) è sempre la migliore di molte altre cose in circolazione al momento! L'Italia ha bisogno di te!
(Oh, ma l'hai visto quel Quiff del... uhm, come si chiama... Cius? Bah, che robacce, che robacce...)
;)
Soprattutto un grande grazie per l'incipit altamente realistico.
Viva i soldi che vengono dalle strisce!
:D
Mi sa che le meravigliose tavole di Ciantini esposte a Lucca sulla creazione delle strip arriveranno prestissimo su questo blog, nessuno se le perda :)
MITICO CIANTINI...UNO DEI MIGLIORI DI SEMPRE!
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