mercoledì, novembre 06, 2013
Beetle Bailey di Mort Walker
Una tavolozza con tante personalità colorate per pennellare gag in continuazione: questa è stata negli anni la formula vincente di Beetle Bailey. Il grassone irascibile, il pigro, il tontolone, il fighetto, il macho, il capo assatanato, il nero permaloso, la bambolina sexy e tantissime altre ancora. Certo, ha pesato molto anche la divertente ambientazione militare, un esperienza familiare a diverse generazioni. La descrizione dissacrante dell'esercito di marmittoni di Mort Walker, analoga alla satira corrosiva del film "M.A.S.H." di Robert Altman, non corrisponde ormai più alla realtà. Non esistono più coscritti e con loro è svanita anche l'infinita gamma di sfumature sociali dei soldati. Sull'attuale esercito USA di volontari affamati di soldi e lavoro,rivestiti di tutta la migliore ipertecnologia di guerra, c'è poco da ridere e in parte questo spiega l'appannamento negli ultimi anni della popolarità del milite Bailey. Il successo della striscia è stato comunque enorme, tra le prime tre o quattro più distribuite e vendute nella storia delle comic strip, amata dalla critica e considerata nel suo genere un abbecedario per un'ipotetica scuola del fumetto.
In realtà la strip di Beetle Bailey non vive solo dentro gli orizzonti chiusi dell'esercito e dell'umorismo da caserma, marmittoni, reclute, nonnismo, rancio nauseante, corvè e altre assurdità dell'universo in divisa. La sua forza è l'universalità: l'apparato di camp Swampy racconta tutte le organizzazioni sociali dove regole insensate e burocrazia ottusa sono imposte da capi incompetenti. In più troviamo uno spettacolare assortimento di vittime e persecutori intorno all'uomo qualunque, Bailey, che subisce e resiste. Un frullatore inarrestabile di situazioni comiche dove basta gettare di volta in volta qualcuna delle terribili macchiette immaginate da Walker.
LE ORIGINI
Beetle Bailey non è sempre stato un soldato. La strip apparve nel settembre del 1950 e il protagonista era uno studente che dedicava più attenzioni alla fauna femminile che agli studi. Era il tempo della guerra fredda e con l'intervento in Corea Walker decise di farlo arruolare. Il successo fu enorme. Dai 12 quotidiani dell'esordio diede la scalata ai vertici della distribuzione diventando la seconda strip (dopo Blondie) capace di oltrepassare il tetto di mille giornali. I rapporti con l'esercito USA non sono sempre stati semplici, malgrado gli sforzi di Walker nel tenere lontane le polemiche politiche. Il moralismo militare ha trascinato per anni una guerriglia accusando la striscia di incoraggiare il disprezzo per gli ufficiali e la disciplina. Tutto inutile perché più veniva osteggiata più cresceva il sostegno dei lettori. Lo stesso autore preso da qualche dubbio tentò un diversivo dall'ambientazione militare ritenendola prossima all'esaurimento. Creò Hi e Lois Flagston, una famiglia dove riportare Beetle in ambientazione civile. Niente da fare, due settimane di pressioni dei lettori e Bailey ritornò in caserma. Il resto è storia. Walker per soddisfare la voglia di "gag da famiglia" iniziò una seconda strip, "Hi and Lois" (Pippo e Lalla), diventata anch'essa popolare.
LO STILE
Le strip giornaliere in bianco e nero sono un modello classico dello stile "gag a day", una battuta al giorno. Ritmo perfetto, spesso alternato su due o tre tavole, disegno lineare, spassosa caratterizzazione grafica dei personaggi. L'umorismo è ricco di trovate anche grazie alla squadra di creativi che ha sempre sostenuto il lavoro di Walker. Non proprio politicamente corretto secondo i canoni attuali, dato l'atteggiamento maschilista di alcuni personaggi come Halftrack e Killer. Le critiche frequenti però non colgono l'ironia caricaturale dell'autore. La pretesa di imporre ad una comic strip dei personaggi manichini per bene è noiosissima: Beetle Bayley è una striscia esilarante anche perché tutti i protagonisti sono delle marionette un po' cazzone, di proposito abbozzate con l'ascia nei loro vizi e deficienze.
Il vero capolavoro sono le coloratissime versioni domenicali, meno conosciute in Italia. Nei Sunday Comics, con maggiore spazio narrativo a disposizione, Walker costruisce dei meccanismi di comicità ad orologeria, piccole trame esplosive che lievitano da incastri spassosi, costruite con la maestria dei migliori commediografi americani e degne della grande tradizione hollywoodiana.
BEETLE
Beetle è il classico uomo comune, per milioni di lettori campione della resistenza passiva all'autorità e alle infinite rotture di palle della vita. Un tipo qualunque già dal modo in cui è disegnato: non vediamo, ed è l'unico così, mai gli occhi. Solo in una delle prime tavole quando era ancora civile alzò per un momento il cappello e l'effetto fu terribile (immagine a sinistra). Poltrone, capace di sciogliersi come il burro sulla branda, negligente, privo di motivazioni e ambizioni, totalmente disincantato, rivela vertici di genialità nello scansare fatiche e doveri. È il bersaglio perfetto per il sergente e forse la vita militare non avrebbe attrattive se non esistessero tipi così da massacrare.
Per un ironico contrasto Beetle - il più indolente e pigro personaggio nella storia delle comic strip - è stato immaginato da Mort Walker, il più prolifico, instancabile e produttivo cartoonist di tutti i tempi.
I COMPRIMARI
Il sergente Snorkel è la principale spalla di Beetle, il suo persecutore, ottusa rotella del meccanismo gerarchico ma anche a sua volta martirizzato dai superiori. Goffo e timido, non ha una vita civile, del tutto spiazzato fuori dalla caserma, grasso, goloso, schiavo del cibo e dei riti militari e spesso annoiato. Più burbero che autoritario, instancabile nel pestare Bailey in un tormentone infinito e sadomasochistico. Senza soddisfazione perché il soldato semplice è irriducibile e ha una resistenza di gomma. Snorkel è un asociale che trasmette anche simpatia e tenerezza perché triste, innocente e inconsapevole, nonché oggetto di scherzi terribili e vittima finale delle gag più infami. Per compensare questa vita dura l'autore gli ha regalato Otto, un cane in divisa che sembra la sua versione in scala. Fedele compare, sempre più umanizzato, accompagna il sergente in tutto alleggerendo la sua solitudine.
Il personaggio di Miss Buxley è stato modellato sulla mitica figura di Marilyn Monroe, il massimo nell'immaginario maschile del secolo scorso. E infatti il suo ruolo è quello di far sbavare le reclute e soprattutto il generale Halftrack, vecchio satiro sempre attizzato dal gironzolare della bonazza. Movenze sexy e frasi candide, bionda e sempre nella classica minigonna da ordinanza per troncare respiro e pensieri virili, Miss Buxley è un compendio deambulante della cultura da riviste maschili. Non è capace di battere decentemente una lettera ma questo naturalmente ha poca importanza. Per contrasto l'altra segretaria del generale, Miss Blips, è disegnata con un tailleur penitenziale, naso a patata e curve inesistenti, grigia e priva di qualsiasi attrattiva.
Al vertice del campo la somma autorità è il generale Halftrack. Temuto dai soldati, spara battute con un'ironia raggelante ma ha anche le sue brave croci. Perso in giornate vuote e in corrispondenze ignorate e inutili con il Pentagono, trattato malissimo dall'opprimente moglie, trova un po' di sollievo nel golf e nel seguire ogni mossa dell'avvenente Miss Buxley. Inetto e fuori epoca, è un personaggio divertentissimo per la facilità con cui cade nel ridicolo. Cedendo alle continue pressioni e critiche per l'ossessione sessista, Walker nel 1997 ha mandato l'anziano generale ad una sorta di corso di rieducazione. Quello che forse femministe e puritani non sanno è che esistono una serie di strisce, mai arrivate sui tavoli delle colazioni americane, con battutacce e giochi di parole ben più pesanti ("Hard day, Sir?", chiede il capitano Scabbard al generale che risponde "Very. 23 erections!").
La gamma dei personaggi è il punto di forza della striscia. Zero è il soldato tonto, denti in fuori ed espressione da ebete in ogni situazione riesce a tirare fuori la reazione più idiota. Plato è invece il militare colto, naturalmente dotato di occhiali, aria pacata e superiorità da intellettuale, perfetto per contrastare le banalità della vita ordinaria con atroci riflessioni filosofiche. Killer, disegnato come un macho latino sciupafemmine dei vecchi film, baffi sottili e impomatato, è ossessionato dalle donne.
Cookie è un laido cuoco, grasso e trasandato, barba lunga e sigaretta sul labbro con cenere minacciosa sul cibo, cucina schifezze e non gradisce commenti.Cosmo è un trafficone, un furbone che del commercio ha fatto una ragione di vita, dovunque anche dentro quello scatolone della caserma. E poi ancora: Julius il riccioluto ed candido autista, Rocky bullo modello anni '60 con ciuffo rockabilly, il Dottor Bonkus, il cappellano.
Il più imprevisto personaggio introdotto nella storia della strip è il tenente Flap, un ufficiale di colore con un look alla Hendricks, piuttosto suscettibile, con il quale Walker si è divertito non poco a giocare sulla spinosa questione del conflitto razziale.
Il tenente Fuzz è un fighetto perfezionista, malmostoso, pedante e ambizioso, detestato di cuore dal generale e sopportato dalla truppa come dagli altri ufficiali. Infine l'ineffabile capitano Scabbard, serioso e corpulento ammortizzatore tra le esuberanti personalità di Camp Swampy.
La striscia è stata pubblicata per molti anni dalla rivista Linus ed esistono moltissime raccolte. Un buon punto di partenza per il lettore italiano è "Che noia la naja" delle Edizioni If. Come spesso avviene con le più tipiche comic strip, nate per vivere sulle sequenze di tavole, scarse sono state le versioni su piccolo e grande schermo e quasi inesistente il merchandising. In internet il principale sito di riferimento è quello dell'autore mortwalker.com mentre meritauna breve visita beetlebailey.com
Etichette: articoli, Beetle Bailey, strisce e autori
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