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# postato da Pino Creanza @ mercoledì, ottobre 30, 2013
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# postato da Max @ martedì, ottobre 29, 2013
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# postato da steve @ domenica, ottobre 27, 2013
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# postato da Pino Creanza @ mercoledì, ottobre 16, 2013
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# postato da Max @ martedì, ottobre 15, 2013
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# postato da steve @ domenica, ottobre 13, 2013
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# postato da Max @ martedì, ottobre 08, 2013
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Un bambino e il suo tigrotto di peluche sono i protagonisti di questa strip, diventata con il tempo popolarissima e ormai oggetto di culto da quando Bill Watterson, l'autore, ne ha decretato la fine. I nomi dei due protagonisti suonano familiari a chi abbia qualche reminiscenza umanistica: sono infatti curiosamente tratti dal noto teologo del seicento e dall'altrettanto famoso
filosofo del settecento. |

Lo scenario è quello tipico di altre strisce americane, casa, famiglia, scuola e campi di gioco. Con una particolarità: ambientazioni e prospettive si dilatano e trasformano a dismisura assecondando la inesauribile fantasia di Calvin. La vasca da bagno diventa una nave pirata, il banco di scuola un'astronave, la scatola di cartone una macchina del tempo, i pupazzi di neve dei mostri. Lo stesso Calvin si trasforma in insetto, marziano, dinosauro, zombie e nel suo mondo immaginario anche gli adulti subiscono allegramente terribili trasfigurazioni. Così la severa maestra Vermoni diventa un orrendo alieno, i genitori e la baby-sitter dei nemici paurosi dai quali il nostro eroe deve fuggire. Il disegno è spesso elaborato e le prospettive delle tavole vertiginose, ben lontane dalla quiete dei Peanuts. |
Tutta la striscia ruota intorno alle fantasie del protagonista. Calvin è un sognatore ad occhi aperti. Vive in un mondo parallelo.. Solo esteriormente la striscia sembra raccontare il mondo separato dei bimbi. E un aspetto solo in apparenza bizzarro è che Watterson non ha figli e le tavole sono amate soprattutto dagli adulti. La verità è un'altra:le parole e i pensieri di Calvin sono quelli del suo autore. Ciò che accomuna Calvin e i suoi lettori è la fantasia, la visione del mondo con occhi diversi. Calvin, come Linus e Mafalda, non accetta la banale realtà e si ribella a un sistema ordinato e noioso di valori.. Come tutti i bimbi e gli adulti rimasti tali, non ha paure -si butta giù dai dirupi filosofeggiando alla grande sul suo slittino- ma angosce. La stessa angoscia che prende Charlie Brown sul suo letto la notte o Snoopy sul tetto della sua cuccia, il senso di vuoto per una realtà spesso ottusa e mediocre. Calvin la esorcizza inventando creature orribili, trasformando gli adulti in mostri, assentandosi per viaggiare in universi paralleli. Oppure con grandi riflessioni sull'immensità dello spazio sotto un cielo stellato per poi buttarsi davanti la TV a guardare programmi spazzatura. È il nostro paladino che lotta, perdendo sempre, contro regole che detestiamo. Ci assomiglia terribilmente. |
Nel mondo di Calvin, quello immenso e fantastico dell'infanzia e del gioco, Hobbes è l'amico immaginario, il compagno di tutte le avventure. Il dualismo con la realtà degli adulti è reso con una trovata geniale dal punto di vista grafico. In presenza di estranei Hobbes è disegnato come un innocuo tigrotto di peluche. Quando solo Calvin compare nella tavola, Hobbes diventa un grosso animale parlante e pensante ritto su due zampe. Hobbes non è semplicemente un prodotto dell'immaginazione di Calvin. Le due versioni del pupazzo sono una splendida metafora del diverso modo di vedere il mondo. Nessuno di noi, specie adulti e bambini, vede le cose allo stesso modo. |
Gli altri personaggi sono poco più che dei comprimari, ma caratterizzati in modo intelligente e realistico. I genitori sono noiosi e ordinari, tanto da non avere un loro nome per tutta la storia della strip. Hanno tutte le fissazioni che i piccoli trovano seccanti: l'ordine, la pulizia, il cibo a tavola,
le gite tediose in campeggio, la disciplina. Ma sopra tutto non hanno fantasia e non sanno sognare alla grande. Forse desiderano una vita tranquilla ma si ritrovano un figlio che costruisce pupazzi di neve raccapriccianti attirando l'attenzione di tutto il quartiere.
Il padre, assillato dalle domande astruse e dalle folli proposte di Calvin, ha un atteggiamento distaccato e spesso tenta di difendersi con il sarcasmo. L'effetto sul bambino è spassoso perché nel suo mondo fantastico tutto è possibile: non afferra l'ironia e prende per buone le parole del papà. La madre, casalinga, diventa suo malgrado uno dei personaggi delle fantasie e affronta le quotidiane guerre per far mangiare, andare a scuola e lavare Calvin. |
 L'insegnante, in italiano signora Vermoni, nella versione originale inglese miss
Wormwood (anche questo nome una citazione dalla letteratura), anziana
e rigida, riporta spesso energicamente Calvin nella realtà, smontando le fantasie con un pizzico di freddo sarcasmo. Susie è una compagna di scuola zelante, seria e brava. Calvin ha una sorta di attrazione nei suoi confronti, sentimento che esprime cercando di molestarla in ogni modo. Con il fedele tigrotto ha addirittura fondato una società antifemmine dove dar sfogo a tutta la sua presunta misoginia.
La bimba è intimidita dall'atteggiamento selvaggio di Calvin ed è esclusa dal suo mondo. Entrambi non capiscono come vanno le cose tra loro, fatto questo che è probabilmente vero nella maggior parte delle relazioni. L'unico personaggio realmente temuto da Calvin e Hobbes è Rosalyn, la baby-sitter, che ricatta i genitori con richieste di aumenti e rovina le serate da trascorrere in pace da soli a casa. |
Watterson ha sempre tutelato con severo rigore la propria integrità artistica rifiutando la commercializzazione in qualsiasi forma diversa da quella dei libri. Non troverete mai pupazzi o altri gadget ufficiali. Il contrasto con le esigenze dei syndicate arrivò ad un punto insostenibile quando pretese che la versione della domenica fosse pubblicata a mezza pagina in un formato del tutto non modificabile. Alla fine del 1995 e all'apice della popolarità l'autore comunicava la decisione di sospendere la striscia con una lettera a tutti i direttori dei giornali che la pubblicavano (vedi sotto). La stessa crisi aveva colpito poco prima alcuni tra i più creativi autori di strips ( Far Side di Larson e Bloom County di Berkeley Breathed). Certamente ha pesato il logorio del dover produrre quotidianamente strisce all'altezza delle aspettative ma soprattutto l'insofferenza per il limiti imposti dallo standard di impaginazione dei giornali americani. Con una decisione che rivela rancore per l'ambiente americano, l'autore ha autorizzato solo i giornali fuori dagli U.S.A. a pubblicare quanto ancora non edito o ripubblicare le vecchie strisce. In Italia le strisce sono state diffuse per lungo tempo dal mensile Linus ma ormai da diversi anni non compaiono più. |
Divertente, intelligente, visionaria e originale, la vicenda di Calvin e Hobbes ci mancherà un po'.La tavola sotto è quella che chiude le vicende di Calvin & Hobbes.
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Sono moltissimi i siti che dedicano spazio al culto del bimbo pestifero e del suo paziente e sensato tigrotto. Per chi, preso dalla nostalgia, volesse andare in giro ancora un po' in questo mondo magico, consigliamo una visita alla sezione dedicata su ucomics.com dove sono giornalmente pubblicate le vecchie strisce. Tutti gli album pubblicati in Italia sono reperibili su comix.it
Sotto la lettera di commiato agli editori. |
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# postato da steve @ domenica, ottobre 06, 2013
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B.C. (Before Christ, Avanti Cristo) è una delle strisce più antiche ancora in circolazione. Il debutto risale a circa la meta del secolo scorso (1958) quando le prime tavole furono pubblicate da The New York Herald Tribune dopo che ben cinque syndicate l'avevano rifiutato. Ha raggiunto negli anni '70 una grandissima popolarità, paragonabile solo a quella dei Peanuts. I primitivi di
Jhonny Hart con i loro grandi nasi e le battute salaci hanno circolato per i diari scolastici di una intera generazione in Italia trovando spazio

persino su una rivista mitica come Urania. Oggi il successo e i consensi della critica sono un po' scemati, in parte anche per la pesante svolta ideologica di Hart. Dopo l'abbandono da parte del periodico Linus le ultime strisce non sono più distribuite dalle nostre parti. Resta il ricordo di una strip geniale, casinista, esilarante, variopinta, tra le più amate nella storia del fumetto.
Largo spazio è lasciato all'immaginazione del lettore come avviene con la buona letteratura o alla radio. Il disegno sotto i tratti scarabocchiati nasconde un minimalismo sofisticato, il ritmo su tre o quattro tavole perfetto (molte volte bastano solo due), e spesso al posto delle azioni vediamo solo effetti sonori (il wham, wham della clava...). Con una scritta su un masso si può aprire qualsiasi attività professionale. I dialoghi sono intrisi da spiritosaggini e da un umorismo nero, sarcastico, intelligente, sardonico. L'uso delle parole è misuratissimo, geniale e sempre ispirato, le battute arrivano a getto continuo. Del resto, come racconta in una lunga intervista, Hart ha addirittura a sua disposizione una piccola squadra di ideatori di gag. Nelle prime tavole, quelle storiche, i personaggi hanno caratteri ben definite e le gag sono scritte intorno alle loro personalità. |
Lo scenario pesca con disinvoltura da tutto il guazzabuglio immaginario delle epoche preistoriche. Caverne, vulcani irascibili, precipizi, spiagge dove sdraiarsi a filosofeggiare sul mondo, qualche albero dove inaspettatamente si può trovare un telefono stile anni trenta. Non mancano infatti gli elementi di modernariato come i segnali stradali, il servizio postale e altro ancora, senza cadere nel banale manierismo dei Flintstones. Dall'altra parte del mare ci sono degli esseri sconosciuti e dotati di un senso dell'ironia micidiale. Con loro si comunica affidando alle correnti marine i messaggi scritti su tavolette. |
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Purtroppo Hart appassionato consumatore di letture bibliche negli ultimi anni ha voluto manifestare una propria svolta spirituale, inserendo nella striscia in modo brutalmente palese temi religiosi e diventando un paladino per le organizzazioni cristiane massimaliste. Con una famigerata tavola domenicale, apparsa a Pasqua del 2001, è persino riuscito a sollevare le ire delle comunità ebraiche disegnando un menorah, il candelabro a sette bracci sacro simbolo della tradizione giudea, che progressivamente estingue le sue fiammelle
trasformandosi in un crocefisso. Questa striscia è un cavolo a merenda nell'ambiente allegrone di B.C. dove regnava un umorismo di stampo classico lontano da riferimenti politici e ideologici. Aldilà delle diatribe religiose segna una svolta di decadenza senza ritorno per una delle strips più gloriose e amate dai lettori di tutto il mondo. E ormai Hart parla con toni da fondamentalista islamico. |
 B.C.è il personaggio che fa da collante, la spalla che con domande semplici da il via alle battute. Omino preistorico tranquillo, pacifico e un po'
anonimo, può rimanere giornate fermo ad osservare un tramonto per
tirare fuori un'osservazione. Wiley, barba ispida e una gamba di legno, è un sudicio zoticone dotato di una natura poetica, superstizioso, con un'avversione totale all'acqua in ogni forma: basta pronunciare la parola per farlo strillare. A tempo perso è anche l'allenatore sfigatissimo della squadra di baseball locale, composta dagli altri cavernicoli tanto bravi nel sarcasmo quanto scarsi. È
l'autore di un dizionario, lasciato sempre aperto su un masso, oggetto di assidua lettura per le squinternate e originali definizioni, uno dei totormentoni più simpatici della striscia. Grog è il cavernicolo dei cavernicoli. Tozzo e rozzo,
tutto testa e gambe, trovato dentro un blocco di ghiaccio, per lunghissimo tempo non è stato in grado di pronunciare una parola. Peter è un genio incompreso ed elegante, attratto da una filosofia insensata. |
 Clumsy Carp è un maldestro e occhialuto intellettuale. Appassionato di ittiologia, trascorre ore interminabili con la testa immersa in improbabili ruscelli dove passano i pesci più assurdi del mondo. Thor, artista e inventore della ruota e del pettine, è un narcisista, gran gentiluomo amante delle donne.
Curls, il riccio, è il re delle battute sarcastiche, con un'ironia perforante e inesauribile. Tra i comprimari c'è il grande guru della montagna: ogni tanto qualcuno va a trovarlo per avere risposte demenziali a domande stupide, o viceversa. |
Due sole rappresentanti del mondo femminile, il peggio che si poteva tirare fuori da una grezza visuale maschilista e troglodita, perfette per le battute della commedia. Non hanno un proprio nome, ma vengono menzionate solo con i soprannomi e questo la dice lunga. La cicciona (The Fat broad), modello di virago, brutta, cattiva, permalosa, temuta per i propositi di dominazione dell'uomo.La
pollastrella (The Cute Chick),bionda e magra con le curve ai punti giusti, stile pin-up di Playboy, capelli lunghi, , oggetto del desiderio in un mondo che non ha ancora scoperto l'oggettività, prototipo della bella figa che non la dà a nessuno. |
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Nell'apparato scenico esilarante e sgangherato ideato da Hart una parte notevole
è svolta da un ricco cast di animali. Ilserpente, vittima perenne della clava della
grassona, sconta forse le colpe del suo antenato biblico. Il dinosauro,
che nella realtà preistorica non ha mai convissuto con umani, sta in giro per fare folclore e casino. Le formiche hanno una complicata vita sentimentale e familiare, con vicende da telenovela serale e sono perennemente in fuga da un affamato e attivissimo formichiere.
Un altro gruppo sociale è formato dalle tormentateconchigliefornite di gambe e occhi. La tartaruga Ol' John vive in simbiosi con l'uccello Dookey per il quale svolge il ruolo di carrello d'aereo e paziente
spalla per i dialoghi durante i voli. Ma il più abnorme di tutti è lo sfigato Apterix uccello peloso senza ali e senza piume e con becco lungo, icona di tutte le sfortunate specie destinate all'estinzione. Nell'universo chiacchierone di B.C. ci sono anche un sasso e una margherita capaci di dialoghi attoniti ed estemporanei e Zot, un fulmine che passa il suo tempo a colpire piante e animali. |
Ancora molto popolare e molto amato B.C. conta centinaia di pagine amatoriali
nel Web. Le nuove strisce sono reperibili su creators.com.
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