lunedì, ottobre 01, 2012
Bradi Pit di Giuseppe Scapigliati
La striscia perfetta per questi tempi di crisi (ma, a pensarci, quando non siamo stati “in crisi”?). Tira aria di nichilismo da paura in giro: niente sembra avere senso. E allora ecco una strip del tutto insensata. Telecamera fissa, per diversi quadri non succede alcunché, tutto fermo, trame e gag così tenui da sfiorare l’evanescenza.
Irritante quasi come il protagonista, un bradipo. Non scambiatelo per una scimmia, banali comprimarie in mille altri fumetti. È peggio. Il bradipo è l’animale più solitario e lento che esista, dorme 19 ore al giorno, vive sempre sullo stesso albero. Guarda caso, chissà perché, non risultano nel mondo della letteratura, del cinema e del fumetto storie che lo elevino a protagonista (ma c’è un’eccezione nel cartoon L’era glaciale dove appare assai snaturato in un ruolo secondario). Ci vuole spudoratezza, che c’è mai da raccontare nella vita di un bradipo?
La vera domanda sarebbe: che c’è nella testa dell’autore, Giuseppe Scapigliati, come può essergli saltato un soggetto così? Eccesso di canne o vino la sera per rilassarsi? Amore per la pace del mondo? Fiducia nel genere umano, specie quello dei lettori? Elogio della lentezza? Crisi o presunzione creativa della mezza età? Non si può picchiarlo con una mazza sul cranio come si dovrebbe, anche perché il tipo è troppo tenero e pacifico per dare gusto alla violenza.
L’aveva già combinata grossa con Vincenzina, striscia coloratissima e senza parole, realizzata senza disegno con un programma vettoriale, piena di buoni sentimenti fuori epoca. E ora questo Bradipit indisponente e pacifico, appeso a un albero mentre avvengono cavolate sotto.
È apparso su un blog amico, La firma cangiante, la pigrizia è tale che non ha neppure una pagina propria. Fa capolino ogni tanto su Facebook con quattro amici quattro a filarselo. Se mai uscirà una raccolta su carta le ditte farmaceutiche faranno a gara per inserirlo tra i coadiuvanti del sonno.
Non è nemmeno tanto solo nel mondo del fumetto. Ad esempio l’uomo in pigiama di Paco Roca, pubblicato in Italia su Linus da marzo, racconta il nulla della vita di tutti i giorni.
Eppure, eppure, qualcosa prende e funziona. Ci piace la sfida, la resilienza ai tempi avversi quando tutti gli altri gridano il loro incazzo, il soggetto impossibile, il valore della calma. L’ennesima pseudo storiella buffa ci ha convinto dopo molto sole sulla testa, simpatia e diverse bottiglie di brut. Apparirà su Balloons ogni settimana il mercoledì.
Etichette: Bradi Pit, Bradipit
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