lunedì, gennaio 23, 2012

 

Brain Drain di Andrea Barattin

Brain Drain di Andrea Barattin

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Ahahahahahahah!! :D
 
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No, euridice, ma neanche commentare se è per questo...
(Tra l'altro a questo punto mi chiedo se tu legga i commenti successivi ai tuoi...e forse mi rispondo pure.)
 
Un "mi piace" al commento di Giulio :-D
 
Quello che non ci uccide ci rende più forti. Forza Barattyn!!!!
 
Colgo l'occasione per salutare il caro Giulio. Ciao Giulio!!!!
 
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Ciao Tot!! :)
@euridice: quella sul commentare era una battuta...a parte questo, prima di tutto, se leggi sempre i commenti, complimenti per l'insistenza...in secondo luogo, certo che i blog servono anche a questo, come ha giustamente detto Tot gli autori crescono anche a suon di critiche. Magari però sarebbe bello se, appunto, fossero critiche, ossia un qualcosa di articolato...per essere chiaro, credo che Andrea (e non solo lei) abbia ormai capito che non gradisci questo tipo di umorismo (visto che lo fai notare da 4-5 settimane): adesso dove sta il valore formativo del ripetere per l'ennesima volta che a te (persona singola come lo posso essere io o chiunque altro) non piace lo stile dell'autrice?
Comunque non preoccuparti, ripeto che scherzavo sulla possibilità di commentare (anzi meglio se ci sono più commenti), su questo blog non credo ci sia censura...almeno che io sappia, io sono un semplice lettore, parlerà Max di questo ;) Tuttavia, anche se si può scrivere in libertà e ogni opinione è sacra, certe uscite a lungo andare sembrano più che altro gratuite frecciatine, e non penso che "bisogna ridere?" o "perché non cambia mestiere?" siano molto più che fischi da stadio...
 
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Immenso Signor Giulio (non nel senso di grasso).
 
Giulio for president!!
(ho letto adesso il tuo romanzo, Giulio!)
 
@euridice: hai scritto "chissà che un giorno non mi trovi a sorridere leggendo le strisce di Brain Drain". Ecco, questo è un punto importante: il credere di default che una strip debba far sorridere (o anche ridere a crepapelle, o comunque tutto ciò che si avvicina ad una reazione divertita del lettore) è secondo me una deformazione del pensiero, conseguente magari ad una gran parte delle strisce in circolazione, ma in ogni caso una deformazione. Ripeto, secondo me. E parlo in tutta tranquillità, euridice, non sto facendo una critica a te o intervenendo nello specifico su Brain Drain, è un discorso più ampio.
La strip è un medium, è vero che è nata ed è vissuta in un certo modo, ma resta alla fin fine la libertà dell'autore di gestire il medium come preferisce, aspettando poi il feedback dei lettori (o anche no magari, ma qui si aprirebbe un altro intero discorso). Questo feedback può essere però (e lo è effettivamente in molti casi) sporcato da preconcetti e giudizi affrettati: nel primo caso per colpa ad esempio dell'idea "classica" di striscia (a cui sono anch'io affezionatissimo, per carità), nel secondo per scarsa pazienza (ci sono tante strip che all'inizio possono colpire poco il lettore, lasciarlo perplesso, ma concedendogli un po' di tempo, familiarizzando con personaggi e scenari, possono poi diventargli irrinunciabili).
Insomma, tutto questo papiro per dire che se il lettore fosse più aperto - "paziente" in un certo senso - proprio con le strisce che lo convincono meno, ne potrebbe beneficiare egli stesso in seguito, ritrovandosi inaspettatamente a scoprire gusti nuovi e diversi oppure gusti vecchi ma leggermente affinati.
Come vedi non è un discorso in difesa degli autori - che non me ne vorranno, tanto si sanno benissimo difendere da soli, giusto Autori?? :) E' una cosa che ho notato con gli anni, probabilmente sarà parziale, e non compatibile con tutti, ma a me ha sempre dato soddisfazioni: di solito chi disegna strip ha sempre qualcosa da dare (poi ci saranno le eccezioni, vabbè), e arrivare prima o poi a coglierlo merita tutta la pazienza del mondo.

@Tot: visto? questo è mio secondo romanzo, ho mandato ad un editore la bozza del terzo capitolo della trilogia, ma mi sa che farò la fine di Jen...oppure di Snoopy (ci sono passati in tanti) :)

@Deco: se sei arrivata a leggere fin qui, grazie immensamente (non nel senso di grasso).

Attenzione eh, dopo aver scritto questa lungagnata, posterò il commento e un errore mi farà perdere tutto: se mi dovessi suicidare per la conseguente disperazione, addio...

(In realtà dopo che Blogger mi ha fatto questo scherzetto per due o tre volte, copio sempre il commento prima di pubblicarlo. Era solo per aggiungere un po' di pathos...)
 
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Grazie Giulio.
 
Letto anche il secondo tomo, Giulio.
 
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