lunedì, marzo 22, 2010

 

Tom e Ponsi di Pino Creanza

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Ero piccolo. Un bambino. Ma a distanza di tempo non ricordo quanti anni avessi allora.
Era il giorno del mio compleanno ed ero a casa dalla nonna.
Verso sera quando arrivarono mamma e papà a prendermi, con loro entrò una signora anziana, vicina di casa, che aveva un pacchetto tra le mani con tutti fiocchi sgargianti e coloratissimi. Era, bontà sua, un regalo per me! Inatteso, improvviso! Che gioia!
Scartandolo poi scoprii che si trattava di un libro. Era "L'isola del tesoso" di Stevenson.
Uno di quei libri tutti scritti.
Chissà quali tipi di giochi la mia fantasia mi aveva già fatto pregustare un minuto prima, fatto sta che due secondi dopo piangevo sul divano indispettito, arrabbiato, triste.
"Che regalo è un libro?" Pensavo. "Che me ne faccio?"
E piangevo, fissando il malefico oggetto dalla copertina rossa appoggiato al bordo del tavolo.
 
Se mi avessero regalato "L'isola del tesoso" avrei pianto anche io.
 
Sto piangendo,Cius.
 
E' un regalo che ancora oggi, se avessi imparato a leggere, apprezzerei molto.
 
A me piacevano solo i libri con le figure.
 
Oltre all'"Isola del tesoso", Deco, ti consiglio "Piccole gonne", "Viaggio al centro della serra" e l'intramontabile "Ventimila beghe sotto i mari".
 
"Che me ne faccio di un libro"? un bimbo piccolo che si aspetta un robot telecomandato tutto luci e laser riceve un libro e si chiede "che me ne faccio di un libro?" Ussignùr... non mi aspettavo una cosa del genere!
DOVEVI TIRARLO ALLA VECCHIA!
 
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