venerdì, marzo 20, 2009

 

StoryBoard di Lele Corvi




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E bravo Lele! Così tutto schizzato di getto, lo sai, mi piace assai.
Io, sai che c'è...? Avrei fatto un testo appena appena più leggibile.
Pare la lista della spesa in certi punti! ;)
 
I caratteri non si leggono con chiarezza, la prossima volta scrivili con maggiore attenzione. Sappi che labbra si scrive con due b.
 
il nuovo ha sempre un profumo strano all'inizio... Anche Colombo quando partì pensava di arrivare in Cina e poi, invece...
Tempo al tempo.
Riparliamone tra 8 settimane (così intanto stiro la montagna di panni che ho sulla sedia).

La zietta di quel disgraziato di nipote che ho.
 
Zia zietta che di solito sei sempre così perfida (ma buona in fondo) e perfetta...

...ma qui non si tratta di dar tempo al tempo! Quanto più di segnalar - da subito! - un atteggiamento

di quel Corvi, che fulmineo com'è, ha deciso d'imprimer - per scelta? - scritte sciuè sciuè!

Magari pensava così fosse giusto, più bello, più vero, più snello e di gusto...

ma dimmi se poi, oggettivamente, non resta impacciata la lettura alla gente?



Ok. Forza. E' venerdì. Arriverà pure 'sto weekend.
 
Una curiosità ed uno spunto per un vostro prossimo intervento. Ho letto che Topolino (la rivista settimanale) fa molte ristampe perché per le vecchie storie non deve pagare i diritti d'autore ed inonda le edicole di raccolte degli anni 80 e 90. Sapreste dirmi qualcosa di più perché a me sembra assurdo che non siano tutelati i detentori del copyright. Come funzionano i diritti delle striscie e dei fumetti?
 
Non esistono regole particolari per il diritto d’autore in materia di fumetti. Vale a dire valgono le regole generali. Il discorso ci porterebbe lontano, per forza di cose si deve essere sintetici, ma quello che manda sempre in palla è la mancata distinzione tra diritto d’autore e diritti di riproduzione. I diritti d’autore (integrità dell’opera, paternità riconosciuta, ecc ecc) sono inalienabili, sacri e potremmo dire eterni. I diritti di riproduzione (ti concedo la possibilità di riprodurre la mia opera intellettuale su questo o quel supporto, per tot anni, in esclusiva o meno, ecc ecc) sono la vera parte commerciale e sono disponibili per l’autore e i suoi eredi fino a un certo numero di anni. Nel caso specifico di Topolino si può ipotizzare che al momento del contratto i diritti di riproduzione con una major così grossa siano stati concessi per diversi anni. E che quindi ristampare non comporti costi se il lavoro è stato pagato forfetariamente. Sui diritti di riproduzione le parti fanno quello che vogliono.
 
Dimenticavo: visto che ci va di fare il contropelo all'ortografia del Corvi aggiungete allora anche (grave che sia sfuggito a Mr. Bacchetta) che "vostre" non si può sillabare così. Ma chi sa più sillabare oggi con word?
 
Grazie per la risposta Max. La polemica delle ristampe di Topolino l'ho letta su http://www.afnews.info/ ma non avevo capito il perché. Credevo fosse una specie di furto mentre messa in questo modo è completamente diverso.
 
Puntualizzo: non ho detto che questo Lele Corvi sia perfetto, anche a me questo lettering da eiaculatore precoce non piace molto, ma siccome anche lui è un essere umano ha bisogno di tempo.
Tra 8 settimane esprimerò un giudizio sull'opera. Voi e l'Autore vi ci potrete pulire il sedere col mio giudizio ma essendo una donna, sono abituata a fare quello che mi pare.

La vs zietta tutta pepe.

Ora però vado a lavare i piatti di quello stordito di nipote che è già tornato a svitar tubi alle signore bene.
 
E' vero: sembra che uno ti ascolti attentamente e invece ha questa urgente pressione interna di sapere cosa dire nella prossima strip. L'ho chiamato anche io così uno dei miei post con relaviva vigna: pensate sia facile scrive ogni giorno una cazzata?
 
Diritto di autore - vedi www.silf-cgil.org ... La Disney Italia (e prima Mondadori) non paga i diritti di ristampa e riedizione (ecc.) agli autori italiani. Perché? Ipotesi: 1- gli autori di solito non osano far causa per ottenere il riconoscimento dei propri diritti; 2- gli autori non osano opporsi a contratti palesemente "non convenienti"; 3- ci sono autori che pur di pubblicare per Disney accettano qualunque condizione, anche se decisamente sconveniente. Il "contratto di edizione" (che andrebbe applicato ovviamente anche all'editoria fumettistica) previsto dalla legge è molto chiaro (lo si trova tutto anche su internet, naturalmente). Quello che gli autori Disney hanno firmato evidentemente è "altra cosa". Ci dovrebbe essere un contratto per la cessione dei diritti di prima edizione e un altro contratto, separato, per regolare i diritti di ristampa, riedizione e accessori. Invece, provare a chiedere ad autori Disney disponibili, quel che firmano loro è un contratto unico. Prendiamone uno a caso... Eccolo qui... Non c'è alcuna cessione per un certo numero di anni, no, no. La cessione di quel contrattino è unica, per sempre, eterna e infinita. Cosa che non corrisponde affatto a quanto era nella testa del legislatore. Eh, no. Peraltro il contratto non viene fatto con "una major", ma con l'editore italiano Disney Italia (così come veniva fatto con Mondadori), quello di Via Sandri a Milano. Ma allora è un contratto illegale? Questo lo stabiliranno le cause in corso, se mai vedranno la fine prima di finire in prescrizione (siamo in Italia). Sicuramente è un contratto irrispettoso dell'autorialità dei fumettisti. I quali, tuttavia (qui sta il punto), possono, per legge, firmare quel che vogliono, così come pososno optare per forme contrattuali dvierse da quelle del Contratto di Edizione. Anche contratti sconvenienti. Salvo poi impugnarli in Tribunale, il giorno che si siano stufati di essere trattati in un modo che ritengono non equo. Per questo la polemica non è mai sopita e, periodicamente, un autore passa in Tribunale con la sua denuncia sotto il braccio... Ovviamente sosterrà di aver firmato un "contratto capestro" (cessione senza limiti di spazio e tempo, per giunta in contratto unico) perché "sotto pressione morale" da parte dell'editore, o per necessità di sopravvivenza, e non per libera scelta, e chiederà che venga quantificata una cifra equa per le ristampe (e le riedizioni ecc.). Ah, dimenticavo: ovviamente l'editore ha anche l'obbligo di restituire gli originali agli autori. Ma qui entriamo in un discorso che è più legato all'evasione dell'IVA che al diritto di autore. Tuttavia la legge sul diritto di autore tratta esplicitamente la questione, riferendosi ai manoscritti (e le tavole originali sono naturalmente equiparabili).
 
Caro Lele, ti seguo ormai ovunque nel web, ed è dolce naufragare in questo mare... di simpatia! Buon lavoro!
 
Lele Corvi è sempre intrigante ma quei due errori sciagurati di grammatica in una frase sola sarebbero da ricovero coatto in una classe delle scuole elementari per corsi di recupero della durata di 10 anni.
 
EH EH EH ! Vero... labra con una B è tragica! la seconda pure. Ma per la seconda sono andato a capo per mancanza di spazio... oè la serie si intitola storyboard... insomma quando chi disegna fa uno storyboard, una bozza, credo che scriva un po' come gli viene. (E' vero che però mica lo pubblica!) ma lo spirito è questo: "buona la prima" come la bellissima rappresentazione di Ale e Franz (senza la pretesa di scomodare due grandi talenti). Bozza nel disegno e bozza nel testo. Comunque due cose: la prima prometto (ma so che non manterrò) di stare più attento agli errori. La seconda : continuate a commentare: alimentate idee per le prossime strisce. Grazzie e un abracio a tuti!
;)
 
Come mai lei è così vitale mentre tanti suoi colleghi sembrano imbalsamati da anni?
 
Spezziamo una lancia a favore del Sig. Corvi: labra si puo' benissimo scrivere con una 'b' sola. E' il singolare. Una labra, due labbra. Semmai avrebbe dunque dovuto scrivere 'Pende dalla vos_tra labra'.

Saluti.

Comitato per la salvaguardia della Nutria Lodigiana e della Papera Ticinese.
 
sono triste perchè anche perchè sul tubo ho scoperto che potrebbe esserci satanismo dietro il marchio di walt

che sai consolami
ci sono documenti spietati


speriamo che dietro non ci sia il satanico ma altro
io continuo a sperare


anche che mi credi
 
Oh anonimo, è noto da tempo imemmorabile che Bianca & Bernie veniva proiettato durante i riti satanici che tenevo nel mio sobrio monolocalino in Viale Monza.

Comitato per la salvaguardia della Nutria Lodigiana e della Papera Ticinese.
 
Anche dietro il marchio del Sig. Corvi si nasconde il Maligno. Prego notare con attenzione la mano nella seconda vignetta della seconda riga...

Beh? Come la mettiamo?

Comitato per la salvaguardia della Nutria Lodigiana e del Sig. Corvi
 
siamo proprio belli


è vero
 
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