mercoledì, dicembre 12, 2007

 

Momma di Mell Lazarus


Quanto diventano rompiballe le mamme con i figli adulti? È un soggetto brillante per una strip, consente mille varianti e trova una miriade di lettori pronti a identificarsi e a riderci su.
Momma dell'ormai ultraottantenne Mell Lazarus ha avuto un gran successo negli anni settanta e ottanta. In Italia fu pubblicata da Il Mago, ebbe l'onore di due raccolte nella collana Oscar Mondadori e, a conferma che questo è un genere giornalistico per adulti, trovò spazio, non a caso visto il tema, nel periodico femminile Grazia, molto in auge tra le madri di famiglia benpensanti e benestanti.

Momma è una strip davvero classica, quasi un modello. Vive dell'incredibile talento letterario dell'autore e della sua capacità di montare dialoghi carichi di sarcasmo, sulla base di un disegno essenziale, veloce e minimalista, con trovate così semplificanti che appaiono divertenti per la sfacciataggine. Ma per capire meglio facciamo subito due passi dietro la scena e citiamo alcune affermazioni di Mel Lazarus che danno un'idea della sua filosofia.


Come racconta Franco Cavallone nella prefazione all'Oscar Mondadori del 1973, Lazarus considera Momma (così come Miss Peach l'altra sua celebre strip di qualche anno precedente) "un prodotto più letterario che grafico". Afferma con civetteria di non sapere disegnare gran che. E in effetti nel suo percorso artistico buon spazio ebbe l'attività di scrittore di racconti. Nelle strip (che firmava semplicemente come Mell) - amava sostenere - si finisce solo per usare altri muscoli cerebrali ma la sostanza, la pasta letteraria di base è la stessa. I disegni sarebbero solo dei diagrammi indicativi, mentre il focus è tutto sulle parole, i testi, i dialoghi, le venature psicologiche e la caratterizzazione dei personaggi.



In realtà le cose non stanno esattamente così. Lazarus esagerava, non era affatto questo disastro nel disegno. Sta in pieno in quel filone sublimato da Schulz, dove con poco tratto si racconta molto. Non si perde in particolari, dimentica i fondali, qualche arredamento disegnato in modo infantile ma sapeva dare quel minimo tocco alle espressioni e ai movimenti fuso perfettamente con gli scambi di battute.

Se questa è la visione più classica della striscia, disegno povero e dialoghi micidiali, spesso molto più belli di quelli che trovereste in tanta narrativa, non si deve pensare che esista una regola. Anzi - opinione personale - amiamo moltissimo anche le strip, come dire, più "disegnate".

Perché recuperare Momma oggi? Ha mantenuto intatto il valore nel tempo, le mamme sono state e saranno sempre così. A Mell Lazarus è bastato forzare alcune caratteristiche per farne un archetipo micidiale. La sua Momma è vedova, sola, frustrata ma non si arrende al destino ed è dotata di una lingua tagliente. Sempre pronta a far sentire in colpa i tre figli grandi perché non le dedicano abbastanza attenzione, in attesa sempre di una telefonata o una visita che non saranno mai abbastanza lunghe.

I tre figli sono modellati per rappresentare tutta la gamma di prole possibile e giocare sui contrasti. Il più grande, Thomas, quarantenne, è sposato. La sua famiglia è campo di battaglia ideale per interferire. Con la nuora Tina Momma può pescare tutto il peggio dell'odiosità nel ruolo di suocera. Il secondo, Francis, è un ventenne senza né arte né parte, pieno di sciocco entusiasmo, tutt'altro che brillante, qualche tonalità hippy, una vittima sin troppo facile per il sarcasmo materno. Infine c'è la figlia Marylù che cambia come niente ogni settimana datori di lavoro e fidanzati. Momma diffida degli uni e degli altri. Come per Francis non esiste mai un pretendente gradito. Vorrebbe che si sistemassero ma lei, la mamma terribile, è un martello. In mille strisce e varianti la vedremo smontare tutto e tutti.


Il meccanismo della scena è oliato, perfetto, continuo, tipico di una "daily strip". Momma è un concentrato dell'eccesso di affettuosità di tutte le nostre mamme. Il guaio è che, come sappiamo, di mamma ne esiste una sola e non c'è resistenza. Siamo vittime predestinate. Dei ricatti sentimentali, dei sensi di colpa, delle insinuazioni, dell'ironia feroce di quella che dovrebbe recitare il ruolo di simpatica e tenera anziana.


Momma può apparire patetica e depressa ma nella costruzione di Lazarus è un leonessa dall'umorismo feroce. Non bastano i figli per tirare frecciate. C'è un pretendente, certo Mr. K, grigio come l'asfalto nell'animo, triste e instancabile corteggiatore. È di una meschinità senza fine ma Momma sembra consentirgli la frequentazione per il solo gusto di esercitare la superiorità e rovesciargli addosso il suo armamentario sarcastico. Ogni tanto Lazarus aggiunge altre prede a questo terribile mostro di dialettica: vicini, parenti, amiche. Nessuno la spunta.


È anche una striscia che gira con il mestolo la melanconica mucillaggine della vita, come altre dell'epoca, tipo Gummer Street. Affonda nelle venature tristi della vita quotidiana, delle passioni irrisolte, delle delusioni, infilzando tutto con ironia come a voler rendere sopportabile la quotidianità. Ha uno spessore proprio per questo, è una striscia di vita (anche i Peanuts, come vi abbiamo raccontato, nascondevano cupi umori). Potrebbe essere un buon esempio per tanti nuovi autori che si affacciano in internet: si vedono molte nuove strip, anche ben disegnate, ma senza anima, con pupazzetti e battutine ma vuote come zucche, autoreferenziali, lontane dalla vita della gente comune, in un eterna fantasilandia, come se fossimo rimasti rinchiusi in un cinema con il più mieloso dei film Disney.

Mell Lazarus agli inizi della carriera è stato assistente di Al Capp per Lil'l Abner L'esperienza gli ha di sicuro regalato un certo gusto intellettuale nell'elaborare le strisce. Ha vinto diversi premi ed è stato una figura di primo piano sulla scena delle comic strip assumendo anche il ruolo di presidente della National Cartoonists Society.

In rete trovate ancora strisce di Momma su www.comics.com.

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