mercoledì, ottobre 10, 2007

 

La lunga avventura di Gasoline Alley (seconda parte)

www.quiff.it[Seconda parte dell'articolo dedicato a Gasoline Alley, curato da Fabrizio Mischiati, alias Cius, www.quiff.it Trovate la prima parte nel post del 4 ottobre]




Da quel profondo cambiamento introdotto nella vita dei personaggi, la strip assumerà sempre più i contorni di una continuity-strip con i personaggi che iniziano a vivere vere e proprie vicende collegate tra loro nel tempo. Ma non è solo questa continuità a contraddistinguere l'opera di King: contrariamente a quanto accade alla maggior parte dei personaggi, quelli di Gasoline Alley, crescono, cambiano, invecchiano e inevitabilmente muoiono. Creano così con le loro avventure una vera e propria soap-opera (la prima forse
in assoluto) nella storia delle comic strip. Il bambino che Walt adotta viene chiamato Skeezix (dal nome che i cowboys davano ai vitelli rimasti orfani) cresce assieme ai nuovi genitori, diventa adulto e nel tempo prende in mano le redini dell'intera vicenda.



C'è un altro aspetto però, come dicevo, legato in modo singolare alla serie. E riguarda i suoi autori. Frank King infatti la disegna fino al 1951 quando passa il testimone a Bill Perry suo assistente, per le tavole domenicali, e a Dick Moores per le strisce giornaliere. Quest'ultimo nel 1975, l'anno del ritiro di Perry, si ritrova solo nella responsabilità di continuare la serie che mantiene regolare fino a cederla nuovamente, alla sua morte, a Jim Scancarelli, tutt'ora impegnato nella sua realizzazione, creando di fatto una delle più longeve saghe della storia a fumetti americana, attraversando fino ad oggi da quel lontano 1918, quasi un secolo di avventure sotto la penna di ben quattro cartoonist.




Tavola originale ad acquerello e china del 24 giugno 1923

Sebbene nel tempo la strip abbia cambiato i suoi connotati e si sia adeguata al mutare di più stili è sopravvissuta fino ad arrivare in piena forma anche alla riproduzione su web (avrebbe mai potuto immaginarlo Frank King?).
La striscia gode attualmente di una folta schiera di appassionati e si mantiene, ironia della cosa, giovane e sempre attuale. I personaggi sono cresciuti, Skeezix è ormai un nonno, ha combattuto nella Seconda Guerra mondiale, molti personaggi (tra cui due dei precursori: Doc e Avery), sono usciti dalla serie negli anni '90, altri hanno avuto figli e nipoti mutando profondamente l'intera vicenda.

Scancarelli è riuscito a mantenere vivo l'interesse grazie a numerosi richiami al passato, ad eventi che hanno creato una grande curiosità nei lettori come, ad esempio, la morte nel 2004 della madre adottiva di Skeezix, Phyllis Wallet, con una vignetta storica, volutamente enigmatica, che non dava a intendere di chi si trattasse realmente, lasciando quella settimana con il fiato sospeso migliaia di affezionati lettori (in alcuni siti statunitensi che raccolgono la cronologia delle morti di personaggi famosi si può trovare talvolta accanto a nomi di persone realmente esistite anche quello di Phyllis Wallet!).




Strip disegnata da Jim Scancarelli per l'annuncio
enigmatico ai lettori della morte di Phyllis Wallet


Dal punto di vista puramente visivo, l'opera in se è magnifica. Le coloratissime pagine domenicali sono una gioia per gli occhi al pari delle tavole di Little Nemo, in cui la costruzione delle vignette non è mai scontata o banale.
Il dialogo e l'atmosfera ricreata assumo tinte oniriche o surreali raccontando con gli occhi della fantasia la vita di tutti giorni. Sono pagine enormi, che rubano la scena e vanno ammirate nella loro interezza per essere apprezzate pienamente. King si ispira intenzionalmente a quel Winsor McCay che l'ha profondamente
influenzato e la sua opera ne è un continuo elogio. Pur essendo una storia completa e realmente possibile Frank King si lascia comunque andare a visioni poetiche riuscendo a stupire il lettore in una continua ricerca di nuove forme di composizione e di accostamento di colori dando prova di una incredibile immaginazione
e grande capacità tecnica (sono uno spettacolo ad esempio le tavole che raccontano la costruzione della casa di Skeezix postate qui in basso).




Per capire quanto siano stati grandi gli autori di quell'epoca e quanto sia stato importante il loro lavoro, basti pensare che anni dopo disegnatori come Hergè traevano ispirazione dall'arte e dallo stile di quelle tavole trasformandolo e attualizzandolo in quella famosa "ligne claire" che ancora oggi fa scuola in tutto il mondo. Non è raro, oggi, invertendo per gioco le parti, trovare in quei disegni dei primi del novecento alcuni tratti e caratteri di affinità presenti in Tintin dieci, vent'anni dopo, (Skeezix in alcune tavole come quelle postate qui sopra, sembra davvero il ragazzo con il ciuffo di Hergè…) a simbolo di una continuità e di una evoluzione che si tramanda nel tempo come di padre in figlio.



La ricostruzione del cast di Gasoline Alley in due tavole di Jim Scancarelli,
la prima degli anni '40, la seconda (sotto) con un albero genealogico più recente

Etichette: , ,


Commenti:
Complimenti, un articolo bellissimo (sia la prima che la seconda parte), estremamente interessante e coinvolgente. L'ho letto d'un fiato e, ancora una volta, mi trovo a sperare in una (utopica?...) edizione italiana, antologizzata, giocoforza, di questa splendida strip.
Ancora complimenti :-)

O.F.
 
Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]





<< Home page

This page is powered by Blogger. Isn't yours?

Iscriviti a Post [Atom]