mercoledì, settembre 26, 2007

 

K Chronicles di Keith Knight

www.quiff.it[Contributo di Fabrizio Mischiati, alias Cius, www.quiff.it, dedicato Keith Knight, tra i migliori cartoonist della nuova generazione. Con buon intuito Cius, davvero un bravo collaboratore "ballooniano", ci aveva proposto l'articolo quando ancora questo autore non aveva vinto come Best Syndicated Strip agli Harvey Awards 2007]



C'è un cartoonist, praticamente sconosciuto in Italia, che fa parte della nuova generazione americana di autori di comic strip. Si chiama Keith Knight, afroamericano, vive e lavora a Los Angeles, California. Disegna da quando era ragazzino, cominciando come quasi tutti, per gioco e divertimento. È autore delle "K Chronicles" e di due serie parallele strettamente legate: "(Th)ink" e "Life little victories!!".
Il suo è un umorismo impastato di ironia, spesso cattiva e tagliente, quasi sempre a tema razziale o comunque direttamente rivolta al mondo dei neri e alla loro integrazione nel sistema americano. Non si risparmia battute intrise di polemica e regala risate talvolta dal sapore amaro. Le strip spesso sono piene di scritte, il testo non è affatto stringato, alla faccia dell'essenziale, per niente politically correct e carico di slang e modi di dire (anche i più coloriti).



Le "K Chronicles" sono le strip settimanali semi-autobiografiche. Sono tavole di svariati riquadri. Alle volte sei, otto, dodici o anche più. Disegnate in uno stile semplice, istintivo e accattivante, in un bianco e nero ben definito, lineare e secco, lanciato di getto sulla carta. I personaggi sono la gente di tutti i giorni, l'autore stesso, gli amici, i politici. Spesso indefiniti, quasi mai ricorrenti. Keith dipinge con il nero della china la vita che lo circonda, con la sua dose giornaliera di sfiga e di assurdità.

E proprio il ribaltamento della sfortuna o delle situazioni più imbarazzanti e nefaste è la colonna portante delle perle di "Life little victories!!". Vignette autoconclusive nate come singole strip a carattere saltuario diventate poi nel tempo serie regolare. Spaccati sulla vita di tutti i giorni che raccontano piccole e improbabili "vittorie personali". L'anti-legge-di-Murphy si potrebbe definire, dove il ridicolo sta proprio nel fatto che vengono raccontati episodi che quasi mai capitano nella vita reale molto più severa e sfortunata.


Altra sorte tocca ai personaggi, spesso politici o comunque legati agli eventi e ai fatti del giorno, delle tavole di (Th)ink definite dall'autore come "most colorful black & white strip you'll ever read!". Vignette, talvolta a colori, di satira e riflessione, che appunto per questo invitano al "think", pensiero. (Leggetevi qui di seguito quella riferita all'undici settembre uscita l'anno scorso.)


Keith Knight ha un sito ben curato in cui si possono trovare un sacco di informazioni su tutti i suoi lavori, con annesso blog, store, FAQ, dove è possibile anche conoscere il tipo di materiali utilizzati (molto semplici e modesti) che vengono usati nella produzione delle tavole.
Fa parte di un gruppo musicale hip-hop, i "Marginal Prophets" (altra ironia nera, il
sito da solo è tutto un programma) e come molti fa uso di internet per promuovere se stesso e le sue strip che in poco tempo sono finite su quotidiani cartacei e non riscontrando un notevole successo. Sono già state pubblicate in inglese (of course) alcune sue raccolte che è possibile acquistare direttamente dal sito dell'autore o su Amazon.


E’ notizia recente l’importante vittoria (dopo la prima nomina nel 2006) come Best Syndicated Strip or Panel agli Harvey Awards 2007 che si sono svolti lo scorso 8 settembre a Baltimora al famosissimo Comic-Con. Nominato assieme a nomi quali Doonesbury e Mutts questa volta le K Chronicles hanno conquistato il favore del pubblico votante. (L'anno scorso vinse "Maakies" di Tony Millionaire. Strip che potete trovare da tempo pubblicata sul nostro Linus).


In Italia purtroppo di Keith non c'è nulla o per lo meno non sono riuscito a trovare materiale tradotto e pubblicato da qualche parte. È possibile che nei prossimi anni venga riconociuto anche da noi il suo talento magari affiancandolo ai già ben noti Boondocks di Aaron MacGruder, suo amico e sostenitore.


È possibile trovare materiale aggiornato ogni giorno su Buzzle.com



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Commenti:
grande autore.
Complimenti a Cius per la segnalazione
 
Folgorante! Speriamo che passi di qui qualche editore illuminato, perché merita senz'altro la pubblicazione in Italia. Non per copiarvi, ma per contribuire nel mio piccolo a falro conoscere, ho scritto anch'io un piccolo post sul mio blog (in cui siete abbondantemente linkati). Se volete dare un'occhiata, è qui:
http://alister.splinder.com/post/14012824

Grazie per il vostro prezioso lavoro! Questo è uno dei miei siti preferiti di fumetti.
 
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