venerdì, marzo 30, 2007

 

Sam's strip - metacomics


Sam's Strip fu il frutto dell'ingegno di Jerry Dumas, un cartoonist che lavorava nello studio di Mort Walker (dovete sapere che tutte le grandi strip come Beetle Bailey o B.C. avevano dietro una squadra di creativi). Il personaggio principale Sam, in uno spassoso meccanismo di alias, alter ego e specchi ("potrei disegnarmi meglio di così" dice nel primo quadretto della strip che vedete sopra), è il consapevole autore della striscia dove recita chiamando protagonisti di altri comics.
La striscia di Walker e Dumas viene definita come “metacomics”, una strip che parla del mondo del fumetto e si burla degli elementi base dei cartoon. Per ovvie ragioni era amatissima nel giro dei cartoonist, dei cultori e degli appassionati del genere. Del resto Walker era un giocoso osservatore delle convenzioni e degli stilemi del mondo delle comic strip (il figlio Brian, come vi abbiamo raccontato in questo post precedente, lo seguirà su questa strada). Al grande pubblico però Sam's Strip risultava ostica. Era una striscia che conteneva quello che nel gergo dei cartoonist sul web viene chiamato "crossover", scherzava con personaggi di altre strisce. Il gioco grandioso di citazioni, splendido e realizzato in maniera divertente e intelligente, non poteva essere apprezzato dal lettore comune, dal quale non poteva essere pretesa una familiarità con gli abitanti di strisce del passato come Yellow Kid o Krazy Kat (giusto per citare quelle più note, ma spesso i riferimenti erano a strip classiche molto più oscure). Le battute non venivano afferrate, il gioco era troppo autoreferenziale. La striscia fu venduta ai syndicate grazie alla autorevolezza di Walker ma la diffusione fu molto modesta, qualche decina di quotidiani, e durò poco. Nella ripresa del 1977, con il nuovo nome "Sam e Silo", vedremo una striscia di stampo classico priva della buffonesca parodia caratteristica della precedente serie.
Questa storia racconta molto, gli inglesi direbbero "speaks volumes", su vizi e virtù della comicità autoreferenziale.

Per quelli innamorati del mondo delle comic strip, come noi di Balloons, Sam’s strip è una gioia per gli occhi, davvero uno spasso. Vi mostriamo giusto un assaggio del gioco di citazioni, partendo da questa strip dove Sam incontra Krazy Kat e Ignatz. A parte la battuta, la ricostruzione del procedimento stilistico di Herriman è perfetta: i fondali mutevoli e semi astratti, i chiaroscuri, il deserto dove vagano i personaggi, le loro movenze.



I rimandi e le trovate sono diversi. Lasciamo a voi trovarle in queste altre strisce.




Quest'ultima striscia merita la traduzione per cogliere lo spirito che aleggia in Sam's strip. Sam risponde al telefono: "È per te Dagoberto". "Okay Blondie, vengo subito a casa". Sam gli chiede "Come sapeva che eri qua?". Risposta: "Ha chiamato per due ore tutte le altre strip".



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Commenti:
Ma è il precursore dei Cross-over!

:P
 
In effetti... non c'è più nulla da inventare.
 
geniale!
 
...e questa sarebbe una stip degna di nota?!
(hehehe... caaaalma) E' fantastica, ed è la prima volta che la vedo. I vari cartoonist avrebbero dovuto finanziarla di tasca loro!
Ho capito che, vista la rarità (e quindi il costo), non beccherò mai quel libretto della Corno... magari una futura ristampa.
Grazie, Mak
 
uff, io quando sbaglio strada non ci finisco mai nel Paese delle Meraviglie.
 
Commento anche questo post per dire alcune cose:
1)La striscia di Sam è davvero una gioia per gli occhi, e Walker e Dumas sono due autori ai massimi livelli.
2)Peccato che, al contrario, il pubblico non fosse attratto proprio dalla selezione di personaggi presentata.
3)Memorabile anche la striscia in cui affittano parte dello spazio ad una strisica avventurosa.
4) Speriamo davvero in una ristampa; oltretutto mi sembra che la Corno abbia pubblicato solo una selezione.
Saluti.
GM
 
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