venerdì, febbraio 23, 2007

 

Comic strip e Manga - Kitazawa

Cercheremo di essere un po' meno cialtroni. Cambia anche il titolo.
Cominciamo leggendo da questo mirabile dizionario di termini manga su
arcadiaclub.com:

manga: termine generico per indicare i fumetti giapponesi, coniato dal pittore Katsuhisa Hokusai (1760-1849) unendo man (buffa) e ga (immagine) per definire i suoi disegni in bianco e nero, dai primi del Novecento il termine verrà applicato ai fumetti (il primo ad utilizzarlo in questo campo fu il disegnatore Rakuten Kitazawa).

Stabilito ancora una volta che manga è un termine assolutamente generico per indicare tutta la fumettistica nazionale, chi era questo Rakuten Kitazawa? È considerato universalmente il pioniere della bande dessinée giapponese. Comic strip nipponiche, perché anche da quelle parti tutto iniziò così.


Jiji Manga, testata del supplemento di fumetti del quotidiano Jiji Shimpo

Giappone, inizio novecento. Un porto, navi occidentali come colossali ferri da stiro con ciminiere fumanti. Corto Maltese sarà pure passato da queste parti prima di venir disegnato. Due culture cominciano a osservarsi e mescolarsi, in mezzo a un gran trafficare di merci, armi, sogni coloniali, intrighi politici, avventurieri.
Dai piroscafi sbarcano anche corrispondenti. E con loro anche giornali. Nascono alcune riviste dall'interazione della stampa angloamericana con quella nipponica. Erano rivolte soprattutto ai residenti inglesi e americani, ma venivano lette con gran interesse anche dai giapponesi, curiosi e con gran voglia di emulare tutto quello che proveniva dall'occidente. Scopriranno così cartoonist come
Outcault (Yellow Kid, Buster Brown), Dirks (Katzenjammer Kids) e Opper ("Happy Hooligan").
I primi fumetti di Kitazawa, ("Togosaku to Mokubê no Tokyo", Il viaggio a Tokyo di Tagasaku e Mokubei ) furono profondamente influenzati da questi autori e dalla scena delle comic strip americane. Venivano alla luce i koma-manga (fumetti disegnati nei riquadri).

Kitazawa (1876 - 1955) fu il primo cartoonist giapponese ad apparire su una rivista in lingua inglese pubblicata a Yokohama, American magazine Box of Curious, e fondò nel 1905 Tokyo Pakku la prima rivista manga interamente realizzata a colori . A lui fu affidata poi la direzione del supplemento domenicale del quotidiano Jiji Shimpo, una sorta di pagina di comic strip (vedi la testata sopra), coloratissima e vivace, con fumetti, caricature, disegni umoristici di ogni tipo. Assieme ai lavori realizzati dalla nuova generazione di mangaka, vi apparvero anche alcune strip americane come Happy Hooligan.
Il bello di tutta questa storia è che manga e comic strip hanno avuto radici e percorsi iniziali comuni.
Le strisce di Kitazawa (e degli altri primi autori di comic strip nipponiche) sono disposte in sei riquadri disposte in due sezioni verticali. Raccontano della passione del suo popolo per le novità che arrivavano da lontano, le nuove abitudini, le mode.
Le tavole che mostriamo sotto sono di un periodo un po' più avanzato. La prima è Tonda Haneko, una piccola giapponese in gonnella senza kimono che smaniava per le tendenze occidentali. La seconda ha come protagonista il monello Doncia, tra i personaggi più popolari della pagina di comic strip nipponica. (incredibilmente con testo in italiano, tratte da un libro rintracciato da Giuseppe Scapigliati, "I primi eroi", Garzanti 1962, che ha dato lo spunto per questo post)



Infine per chi abbia voglia di vedere qualche altra comic strip giapponese in rete vi suggeriamo alcuni link raccolti su Wikipedia da uno dei nostri lettori (Umberto Randoli, grazie):

http://en.wikipedia.org/wiki/Sazae-san

http://en.wikipedia.org/wiki/Yonkoma

http://en.wikipedia.org/wiki/Image:OL_Shinkaron_strip.jpg

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Commenti:
vi segnalo una webstrip americana, ma in "manga-style"... l'irriverente, e graffiante Sinfest (no, non sono l'autore ne' un suo stipendiato :P)
 
Ma... ma... pazzesco! Questo connubio manga-comic strip non l'avrei mai immaginato.
Certe stampe giapponesi, nel disegno, mi hanno sempre ricordato un po' lo stile "fumettoso" più che pittorico in senso stretto ma non avrei mai creduto esistessero strip di questo tipo. Scapigliati è una miniera!
 
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