mercoledì, dicembre 13, 2006

 

Politically correct

[avviso ai naviganti: questo post ha contenuti disdicevoli e immagini ritenute scabrose che dobbiamo trattare ed esporre per ragioni scientifiche, essendo questo blog dedicato a tutti gli aspetti delle comic strip. Potendo tale visione corrompere la gioventù ed urtare le persone sensibili, si prega di allontanare le stesse dallo schermo]


Cogliamo l'occasione della strip di Totaro per parlare di un altro tema.
Nirvana è accusata di essere "politicamente scorretta". Vero, hanno ragione. Maltratta i brutti e i vecchi, li espone al pubblico ludibrio. I bambini hanno curiosità oscene, si sbeffeggia l'amore e il rispetto per la natura. Qualcuno arriva a sostenere che ha contenuti misogini. Ci mancano solo gli sporchi negri ed ebrei (non vorremmo aver dato un'imbeccata a Tot, anche se l'impressione è che forse neppure lui riesca a scherzare sul tema razziale). Ci sono parolacce non coperte da stelline e teschi. Non consiglieremmo la pubblicazione sul giornale della parrocchia.
Il punto è un altro. Non si vede perché mai una comic strip debba essere "politically correct". Dietro c'è la miseranda e becera visione del fumetto come prodotto esclusivo per l'infanzia. Insomma le porcate (posto che siano tali) si fanno e si disegnano negli spazi appositi ed è vietato riderci su (ad esempio il fumetto pornografico per soldati va benone, il pornosoft con eroine dotate di 5 misura e passa che riempiono di botte tutti vestite, si fa per dire, stile sadomaso, è sdoganato). Ma soprattutto ci chiediamo dove si sia smarrito il senso dell'ironia. È abbastanza evidente, come nella tavola sotto, che Totaro ci gioca su e ha ben precisi bersaglio e messaggio.



[le tavole di Totaro appaiono per gentile concessione di Comix,
http://www.comix.it/]

La questione è abbastanza sentita nel mondo delle strisce. I giornali americani non accettano che il sesso sia coinvolto nelle grandi pagine di comic strip. Ma non sono gradite anche allusioni o accenni più o meno velati nelle battute, non solo nel disegno. Anche altri riferimenti (questioni razziali, politiche) sono poco tollerati. Molte tavole di Totaro non passerebbero mai in un quotidiano USA. Ma crediamo anche in Italia. Diverso se si pubblicano le strip in un volume. Nell'underground americano passa ovviamente di tutto e così anche in Italia dove Tot con la Comix gode di grande libertà. Sui libri, considerati mercato di nicchia, si può dire tutte le verità che si vuole. Sempre stato così anche da noi, non solo in tema di attinenze sessuali ma anche su questioni politiche. Su un libro puoi provare che il capo del governo ha rubato e corrotto, se lo dici in TV o su un giornale succede la fine del mondo. Diciamo che sui libri viene abbastanza lasciato cantare chi abbia brame di libertà espressive. Non disturba i conducenti.
Il concetto di "politically correct" è come un blob che lievita sempre, si dilata sino a un rigido moralismo e non conosce il limite del ridicolo. In questi giorni qualcuno dice che non si dovrebbe festeggiare troppo il Natale perché disturberebbe la sensibilità di chi pratica religioni diverse. E a furia di non urtare questo e quello il blob del "corretto politicamente" avvolge tutto. Editori, redazioni e direttori artistici decidono quello che potrebbe urtare i bambini, come se vivessero in una presunta bolla. Che poi "tette e culi, tette e culi" (come fa urlare ad uno dei suoi personaggi Tot) siano dappertutto in Tv e nelle edicole, poggiati sui nostri tavoli ed esposti sui nostri schermi, pronti per confezionare la pubblicità di qualsiasi prodotto, questo non importa.
Tornando alle comic strip, abbiamo sentito anche in Italia di tavole bocciate per riferimenti molto indiretti, lievi o garbati al sesso. Come nell'esempio di queste serie di strisce di Deco (approfittiamo della sua presenza in questo blog) che toccano il tema del sesso degli angeli, escluse da una rivista di fumetti perché avrebbero potuto turbare i piccoli lettori. Da notare che la rivista non aveva come target un pubblico di minori.




Inkspinster © Deco 2oo1 - E' vietata la riproduzione senza il consenso dell'autrice


E che dire di quest'altra dove si osa addirittura menzionare il vibratore?



Inkspinster © Deco 2oo1 - E' vietata la riproduzione senza il consenso dell'autrice


Negli USA molti tra gli autori più vivaci volendo conquistare o comunque rimanere sulla grande scena dei quotidiani finiscono per autocensurarsi un po'. Gli esempi sono tanti, uno dei più clamorosi la pacifica e popolarissima strip Beetle Bailey. Il personaggio del generale Halftrack, come sapranno tutti quelli che si sono divertiti per questo tormentone, sbava nel seguire ogni mossa dell'avvenente Miss Buxley. Poco più di un cliché sociale, ben diffuso, su cui giocare. Bene, Mort Walker, cedendo alle critiche per una presunta ossessione sessista, ad un certo punto ha dovuto mandare l'anziano generale ad una sorta di corso di rieducazione. A Walker sarebbe piaciuto tanto giocarci anche più pesante come nella tavola a sinistra, non inchiostrata e ovviamente mai fatta arrivare davanti alle porte dei villini americani (non ci sono doppi sensi, la battuta parte dal fatto che anche in inglese si dice avere una giornata "dura","hard").
Altri cartoonist americani hanno finito con il tempo per rompersi un po' le balle. Citiamo giusto due grandi strip. Frank Cho, l'autore di Liberty Meadows, con una scelta coraggiosa e insolita, in rotta con i syndicate, ha rifiutato nel 2002 la distribuzione e pubblicazione nei giornali, fonte di notorietà e guadagni ricchi e sicuri, per passare a quella esclusiva su comic-book (vedi
la uncensored gallery sul sito ufficiale di Liberty Meadows). Ma tempo prima, anche gli eccessi della banda di Opus di Berkeley Breathed portarono all'abbandono dei quotidiani.

[il post scabroso è terminato, potete riavvicinare i minori al monitor. La morale è salva. Non scriveteci che volete altri post così. Maiali! Procuratevi i libri di Totaro o fate pubblicare Deco, sapranno soddisfare le vostre perversioni]

[la serie "Come nasce una striscia" prosegue il prossimo 17 dicembre, domani post sull'arrivo delle comic strip in Italia]

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Commenti:
Questo articolo è pressochè fighissimo! Cioè, anzi no, volevo dire bellissimo!
 
condivido tutto
 
Ho riso un casino!!! Bellissime e mi genufletto di fronte all'articolo!!! :-D
 
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