giovedì, dicembre 28, 2006
La traduzione delle strisce, partendo da Magritte
Quello sopra è un dipinto del 1953 di René Magritte chiamato "Golconde". Che ha a che fare con le comic strip e con il tema che iniziamo oggi?
McDonnell, l'autore di Mutts, nella tavola iniziale delle sue sunday comic, che funziona da logo e da titolo,
inserisce sempre un tributo grafico ad artisti e capolavori popolari. Avremo l'occasione più volte ancora di parlare di Mutts (vedi scheda), amatissima da Schulz e considerata una delle migliori comic strip di sempre da gente come Spiegelman, Feiffer e Groening.
Partiamo da un primo quadro (qua sotto) di una tavola domenicale che cita l'opera di Magritte e prosegue sul tema di una danza della "non pioggia" di Earl e Mooch, il cane e il gatto protagonisti della strip. Questo primo quadretto è interessante per proporre una prima riflessione allegra e un giochetto sul tema delle traduzioni delle strisce.
Si osserverà, non ci sono parole, che problema c'è?. Eppure le cose non sono come sembrano.
La commistione tra testo e disegno è fortissima nelle comic strip e spesso il disegno trasporta dei significati idiomatici propri di una lingua.
Per il lettore italiano che non conosce Magritte il disegno appare comunque divertente, se poi afferra la citazione la tavola risulta ancora più spassosa. Se però non conosce l'inglese perde un giochetto idiomatico che è veicolato* da McDonnell. "Piove a catinelle" infatti è spesso reso in inglese con l'espressione idiomatica, a dire il vero piuttosto tradizionale e non usata dalle nuove generazioni, "it's raining cats and dogs"(letteralmente: stanno piovendo gatti e cani).
Le lingue non possono essere tradotte meccanicamente, come se fossero dei codici segreti nei quali ad ogni parola ne corrisponde esattamente un'altra. Questo lo sappiamo già. Ma tradurre è una cosa dannatamente seria e non è solo "dire la stessa cosa in un'altra lingua" (Umberto Eco). Le lingue sono espressione di una cultura, stracariche di espressioni tipiche che rivelano anche modi di pensare e vedere le cose. E questo vale anche per le modalità con cui vengono costruiti periodi e frasi. Lo stesso si può dire anche per uno slang, come quello giovanile, che racconta una visione del mondo.
Per le comic strip che scherzano e giocano con parole e disegni, pescando spesso dalla propria cultura nazionale, il problema è ancora più serio, come racconteremo in alcuni prossimi post.
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[ Piccola nota dei redattori del blog: è vero, sembra che andiamo un po' a casaccio con gli argomenti ma intendiamo lo strumento "blog" nel senso letterale di "web log", vale a dire "appunti in rete". Appunto: appunti, sparpagliati, mano a mano che ci riflettiamo o prendiamo spunti. Appunti che riprendiamo dopo qualche giorno. Se avessimo voluto qualcosa di ordinato avremmo messo su un sito, oppure, ancora meglio, un libro. Magari un giorno, trovateci un editore intanto ;-) , non si trovano per le raccolte di strip, figuratevi per un libro che parla di strisce]
*veicolato, ah, era almeno da un anno che volevamo usare il verbo veicolare in un bel contesto (!).
Etichette: articoli
coff coff
I blog sono un flusso di informazioni continuo, a volte con porzioni sacrificabili (cioè che se le salti non è necessario rileggere), ma è occhio a credere che siano tutti papocchi disordinati. Un blog bene organizzato (che ricordiamo richiede uno sforzo molto inferiore rispetto alla manutenzione di un sito statico) è una miniera di informazioni, o di divertimento, quanto più e meglio è navigabile.
Facciamo un esempio: le etichette ai post. Possono servire sia per la navigazione verso l'interno che per la "copia conoscenza" verso ragnetti analizza-metadati come quelli di technorati, che associano i nostri post a quelli di tutti gli altri. Ora, usare bene e con costanza le etichette dal lato di chi scrive è una faticaccia, ma alla lunga può aiutare a moltiplicare o conservare il valore dei contenuti del blog - perché "troppe informazioni" vuol dire nessuna informazione, pensate a quando trovate quello che cercavate con Google a pagina 12.
L'etichettatura in questo blog mi sembra promettente... io sono un maniaco e ci ho messo 6 mesi a trovare una catalogazione che più o meno mi soddisfa, però vorrei invitarvi di tanto in tanto a darci uno sguardo per vedere se copre quello che avete intenzione di scrivere per il futuro, e se non manca magari qualche possibile comfort per il lettore. (d'altra parte, in realtà, temo di essere uno dei pochi lettori che li usa, o li vorrebbe usare dove non ci sono; prendetemi con le pinze - e poi date corrente)
A parte queste robe intellettualoidi per cui peraltro non ho nemmeno una preparazione adeguata, sui contenuti non c'è proprio nulla da eccepire - questo blog è la cosa più interessante che io abbia mai letto riguardo ai fumetti. E quindi sì, ve lo cerco un editore :) (però ho i superpoteri un attimo debolucci, le Pagine Gialle vecchie e un gomito che fa contatto con il piede, non garantisco nulla :P)
;)
http://forum.wordreference.com/forumdisplay.php?f=4&langid=9
E' un forum per traduttori dall'italiano all'inglese e viceversa, con la bellezza di 93.500 iscritti (è vero).
nel frattempo veicolo (I drive to you) tanti auguri per un felice, prospero e frizzoloso anno 007 a tutti.
E' da anni che mi rode una certa incapacita' di contestualizzare opere nate in paesi diversi dal nostro, banalizzandole... sindrome molto presente fra i lettori di fumetti!
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