sabato, ottobre 05, 2013
B.C. di Jhonny Hart
Largo spazio è lasciato all'immaginazione del lettore come avviene con la buona letteratura o alla radio. Il disegno sotto i tratti scarabocchiati nasconde un minimalismo sofisticato, il ritmo su tre o quattro tavole perfetto (molte volte bastano solo due), e spesso al posto delle azioni vediamo solo effetti sonori (il wham, wham della clava...). Con una scritta su un masso si può aprire qualsiasi attività professionale. I dialoghi sono intrisi da spiritosaggini e da unumorismo nero, sarcastico, intelligente, sardonico. L'uso delle parole è misuratissimo, geniale e sempre ispirato, le battute arrivano a getto continuo. Del resto, come racconta in una lunga intervista, Hart ha addirittura a sua disposizione una piccola squadra di ideatori di gag. Nelle prime tavole, quelle storiche, i personaggi hanno caratteri ben definite e le gag sono scritte intorno alle loro personalità. |
Lo scenario pesca con disinvoltura da tutto il guazzabuglio immaginario delle epoche preistoriche. Caverne, vulcani irascibili, precipizi, spiagge dove sdraiarsi a filosofeggiare sul mondo, qualche albero dove inaspettatamente si può trovare un telefono stile anni trenta. Non mancano infatti gli elementi di modernariato come i segnali stradali, il servizio postale e altro ancora, senza cadere nel banale manierismo dei Flintstones. Dall'altra parte del mare ci sono degli esseri sconosciuti e dotati di un senso dell'ironia micidiale. Con loro si comunica affidando alle correnti marine i messaggi scritti su tavolette. |
B.C.è il personaggio che fa da collante, la spalla che con domande semplici da il via alle battute. Omino preistorico tranquillo, pacifico e un po' anonimo, può rimanere giornate fermo ad osservare un tramonto per tirare fuori un'osservazione. Wiley, barba ispida e una gamba di legno, è un sudicio zoticone dotato di una natura poetica, superstizioso, con un'avversione totale all'acqua in ogni forma: basta pronunciare la parola per farlo strillare. A tempo perso è anche l'allenatore sfigatissimo della squadra di baseball locale, composta dagli altri cavernicoli tanto bravi nel sarcasmo quanto scarsi. È l'autore di un dizionario, lasciato sempre aperto su un masso, oggetto di assidua lettura per le squinternate e originali definizioni, uno dei totormentoni più simpatici della striscia. Grog è il cavernicolo dei cavernicoli. Tozzo e rozzo, tutto testa e gambe, trovato dentro un blocco di ghiaccio, per lunghissimo tempo non è stato in grado di pronunciare una parola. Peter è un genio incompreso ed elegante, attratto da una filosofia insensata. |
Due sole rappresentanti del mondo femminile, il peggio che si poteva tirare fuori da una grezza visuale maschilista e troglodita, perfette per le battute della commedia. Non hanno un proprio nome, ma vengono menzionate solo con i soprannomi e questo la dice lunga. La cicciona (The Fat broad), modello di virago, brutta, cattiva, permalosa, temuta per i propositi di dominazione dell'uomo.La pollastrella (The Cute Chick),bionda e magra con le curve ai punti giusti, stile pin-up di Playboy, capelli lunghi, , oggetto del desiderio in un mondo che non ha ancora scoperto l'oggettività, prototipo della bella figa che non la dà a nessuno. |
Nell'apparato scenico esilarante e sgangherato ideato da Hart una parte notevole è svolta da un ricco cast di animali.Ilserpente, vittima perenne della clava della grassona, sconta forse le colpe del suo antenato biblico. Il dinosauro, che nella realtà preistorica non ha mai convissuto con umani, sta in giro per fare folclore e casino. Le formiche hanno una complicata vita sentimentale e familiare, con vicende da telenovela serale e sono perennemente in fuga da un affamato e attivissimo formichiere. Un altro gruppo sociale è formato dalle tormentateconchigliefornite di gambe e occhi. La tartaruga Ol' John vive in simbiosi con l'uccello Dookey per il quale svolge il ruolo di carrello d'aereo e paziente spalla per i dialoghi durante i voli. Ma il più abnorme di tutti è lo sfigato Apterix uccello peloso senza ali e senza piume e con becco lungo, icona di tutte le sfortunate specie destinate all'estinzione. Nell'universo chiacchierone di B.C. ci sono anche un sasso e una margherita capaci di dialoghi attoniti ed estemporanei e Zot, un fulmine che passa il suo tempo a colpire piante e animali. |
Ancora molto popolare e molto amato B.C. conta centinaia di pagine amatoriali nel Web. Le nuove strisce sono reperibili su creators.com. |
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E si ride sempre come allora!
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