sabato, luglio 31, 2010
Vincenzina di Giuseppe Scapigliati
Singloids dei Persichetti Bros
venerdì, luglio 30, 2010
Ciak si gira - Enzo Scarton
Etichette: Ciak si gira
Crow's Village di Lele Corvi
giovedì, luglio 29, 2010
Squilibrì di Dito'
Inkspinterogeno di Grillo
Indugia, per alcuni istanti, rifletti; noi, aridi, insensibili, freddi, che abbiamo perso il contatto con Gaia (Gaia Bombazzi, parrucchiera per uomo, donna, frigorifero), oppressi dal mondo moderno che ci distoglie dal vero valore della vita, abbiamo dimenticato la tenerezza di un tramonto, il magico mistero della rugiada, la gioia della strage di capre sotto l’albero di cocomeri, ve l’avevo detto che mi sembravano maturi. Torniamo ai frutti della terra, alla bontà del pomodoro, alla freschezza delle susine, alla naturalezza del diclorodifeniltricloroetano, ai forzieri dei pirati, alle mine anti-Mario.
Ma già domani la grigia routine ci addormenterà nel suo monotono incedere, lasciandoci solo il tempo di dire, quanto le fa le zucchine al chilo?! Sì, ciao, mi faccio una pizza.
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Inkspinster di Deco
mercoledì, luglio 28, 2010
Prof Knox di Pino Creanza
L'omino di Cius
Nelle prossime settimane la striscia di Quiff verrà sospesa per un po'. Una breve pausa estiva. Al suo posto arriva l'Omino. Mi tocca anche scriverci una introduzione e non so cosa dire. Intanto che non c'è più gente che ha voglia di scrivere le introduzioni per te. E questo è male. Ora le strisce ti tocca pensarle, disegnarle e presentartele.
Beati i tempi in cui ti bastava solo presentarle.
Meglio quindi darsi una mossa per non dilungare questa inutile sofferenza.
La storia è questa: ho preso della carta da fotocopie e una penna a punta fine e c'ho scarabocchiato sopra un omino dalla faccia bislacca (sono fortunato: ho un modello a casa che posso usare quando mi pare), siccome c'era caldo e mi appiccicavo ovunque, ho anche cercato di fare in fretta (molto in fretta), poi mentre rispondevo al telefono e pagavo le bollette via internet gli ho scritto qualcosa senza senso dentro ai balloon e l'ho incasellato in tre riquadri prestampati. Giù di scansione e tavoletta a manetta. Pronti via. Il fast food delle strip.
Ne è uscito quindi qualcosa di unto, ipercalorico, con coloranti aggiunti e grassi a go go, condito da salse dalla dubbia provenienza ma carne rigorosamente nostrana e certificata. Che volete che vi dica? Mi è piaciuto. Come piacciono tutte le robe che fanno male.
Ho continuato a disegnarlo. E ora ve lo subite qua ogni mercoledì, senza digestivo.
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martedì, luglio 27, 2010
Nirvana di Roberto Totaro
lunedì, luglio 26, 2010
Julius di Bruno Olivieri
Palmiro di Sauro Ciantini
domenica, luglio 25, 2010
35MQ di Stefano Frassetto
Big Bang di Massimo Cavezzali
Etichette: Big Bang
sabato, luglio 24, 2010
Vincenzina di Giuseppe Scapigliati
Singloids dei Persichetti Bros
venerdì, luglio 23, 2010
Ciak si gira - Enzo Scarton
Etichette: Ciak si gira
Crow's Village di Lele Corvi
giovedì, luglio 22, 2010
Squilibrì di Dito'
Inkspinterogeno di Grillo
Tanto tanto tanto poco tempo fa, in un paese lontano lontano vicino lontano, viveva il Principe Gafrone, che per la sua abilità nel tiro con l’arco era da tutti chiamato il Coglionazzo. Ma un dì la strega Benassi Mariagrazia, per una vecchia storia di parcheggi davanti al cancello ve l’avrò detto mille volte, preparò un potentissimo veleno a base di Chinotto e vi intinse una Girella Motta. Il giorno del Gran Torneo delle Contea con Parata Reale, Tombola e concerto di Sciàron & i Tarantolati della Mazurca, con un abile stratagemma avvelenò il principe; “Toh, mangiati ‘sta Girella, coglionazzo”. Il Principe Gafrone si addormentò per sette lunghe lune, una settimana corta e tre birre medie e si risvegliò ambidestro grave. “Per sconfiggere la tua tremenda maledizione, oh figlio mio”, disse il saggio Re Conopalla, “devi trovare il Magico Siero dell’Oltrevita (Maalox bustine) della Principessa delle Tardone. Ella, ohimé, è tenuta prigioniera in un antico eremo protetto da un terribile drago che sputa fiamme dalla bocca, squarcia le carni con artigli di diamante e sbaglia i congiuntivi nelle subordinate concessive. Devi superare le Paludi dell’Inferno, attraversare le Lande della Bruma Infinita, poi sulla destra c’è un benzinaio, semmai chiedi. Ora va’, va’, sbrìghete. Escidaukàz”. “Vado, padre mio, anche se ho secchezza delle fauci”.
Fiumi poi campi poi l’alba era viola, bianche le puppe che infine toccò, e poi si svegliò tutto sudato. Ma preso il secondo svincolo sulla tangenziale, pur sbagliando un paio di rotatorie, giunse di fronte al fratello malvagio di Prezzemolo. “Sebbene tu non sarebbi nemmeno un pericolo per me, distruggerotti!”, urlò il mostro per darsi un tono da intellettuale. Lo scaltro Coglionazzo usò l’astuzia e sconfisse il bestio a sasso forbice mitragliatrice (lui aveva la mitragliatrice) e raggiunse la Principessa prigioniera nella stanza più alta del cadente maniero. “Poffare!”, gridò, sparando a caso interiezioni desuete, “la strega Benassi vi ha trasformato in un orrendo rospo!”. “Ma che cazzo dici”, rispose con pudica verecondia la tardona, “non so manco chi sia”. “Pervinca!”, sempre sparando a caso, “devo andare a pagare la tassa sui maiali, che ho il sollecito di Equitalia. Arrivederla”.
E vissero per sempre batraci e mordenti.
Grillo
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Inkspinster di Deco
mercoledì, luglio 21, 2010
Tom e Ponsi di Pino Creanza
Quiff di Cius
martedì, luglio 20, 2010
Nirvana di Roberto Totaro
lunedì, luglio 19, 2010
Julius di Bruno Olivieri
Palmiro di Sauro Ciantini
domenica, luglio 18, 2010
35MQ di Stefano Frassetto
Big Bang di Massimo Cavezzali
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sabato, luglio 17, 2010
Vincenzina di Giuseppe Scapigliati
Singloids dei Persichetti Bros
venerdì, luglio 16, 2010
Ciak si gira - Enzo Scarton
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Crow's Village di Lele Corvi
giovedì, luglio 15, 2010
Squilibrì di Ditò
Inkspinterogeno di Grillo
Ai miei tempi, i gatti non andavano all’Università. I gatti stavano in casa a stirare. I cani preparavano la cena. Le zebre giocavano a ping pong.
Le persone perbene, laureate in bodibìlding, portavano avanti i sani valori di un tempo (l’alluce valgo, il rispetto per i brontosauri, il colera, il gioca jouer). Che fine hanno fatto gli uomini di una volta? Sono tutti morti. È per questo che i gatti hanno preso il potere e gran parte dei branzini. Adesso li vedi nelle nostre Università, che prendono le nostre donne, rubano il nostro lavoro, rubano le nostre nonne, prendono i nostri autobus, sputano le nostre palle di pelo e lavano le nostre macchine, con gravi conseguenze. Si prevede che entro il 2020 i due terzi della popolazione mondiale vivranno a casa mia. E io ho solo cinque sedie.
Ma ricordatevi: ogni volta che nasce un nuovo blog dieci teneri gattini vengono tritati per farci l'hard disk di un server.
Grillo
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Inkspinster di Deco
mercoledì, luglio 14, 2010
Prof Knox di Pino Creanza
Quiff di Cius
martedì, luglio 13, 2010
Nirvana di Roberto Totaro
lunedì, luglio 12, 2010
Julius di Bruno Olivieri
Palmiro di Sauro Ciantini
domenica, luglio 11, 2010
35MQ di Stefano Frassetto
Big Bang di Massimo Cavezzali
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sabato, luglio 10, 2010
Vincenzina di Giuseppe Scapigliati
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Singloids dei Persichetti Bros
venerdì, luglio 09, 2010
zzZorro di Enzo Scarton
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Crow's Village di Lele Corvi
giovedì, luglio 08, 2010
Squilibrì di Ditò
Inkspinterogeno di Grillo
Il primo artista a sedersi su una sedia fu invece Greg Furgone subito dopo aver detto la storica frase “Dio bòno come sono stanco” anche se fonti attendibili dicono che domani piove.
Ancora oggi si usa l’espressione “Vado col Furgone da Zio Puppino a sedermi su un paio di gufi svenuti che domani mi taglio i capelli” per dire che si ha intenzione di bombardare l’Honduras Britannico anche se adesso ha un altro nome (Mario).
Baci frulloni, saluti caproni.
Grillo
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Inkspinster di Deco
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