domenica, gennaio 29, 2017
35mq di Stefano Frassetto
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sabato, gennaio 28, 2017
Singloids dei Persichetti Bros
venerdì, gennaio 27, 2017
Advertising di Enzo Scarton
mercoledì, gennaio 25, 2017
Dieci anni di Balloons _ Il tempo di Giuseppe Scapigliati
Giuseppe Scapigliati è la dilatazione incarnata del tempo. Un eterno ragazzo perché solo chi mostra questo spregio del passare delle ore, dei giorni, delle settimane ha davanti a se un tempo infinito.
Con lui abbiamo fondato Balloons dieci anni fa. È stata una sua illuminazione. Ama le comic strip alla follia, per lui il fumetto”l’è quello”, ci siamo intesi in un secondo. Per poi fare le cose con calma, molta calma. In decenni.
Giuseppe ha iniziato con il Mago, rivista storica del fumetto nel secolo scorso. Poi come autore si è stufato delle matite, ha sperimentato con una striscia deliziosa come Vincenzina, tutta realizzata con forme al computer e soprattutto silente, senza parole. Così tutti avrebbero potuto capirla e lui non avrebbe fatto fatica a tirarle fuori, le detestate parole. Poi anche Vincenzina è diventata tanto ed è passato a Bradi Pit, dove il disegno non cambia che in pochi particolari, e non sempre, da un quadro all’altro.
Con la tavola che ci ha inviato prende in giro tutti, il suo intervistatore in primis. Il resto ce lo racconta nell’intervista che segue (ma raccontare è una parola molto grossa in questo caso)
Che fine ha fatto il tuo sogno di un piccolo Museo esposizione permanente delle comic strip?
Vero! Oramai tantissimi autori lavorano con il computer, vorrà dire che i collezionisti acquisteranno computer originali degli autori firmati e con autentica (ma che risposte do?!).
Sento il suo nome e piango. No, non l'ho abbandonata, è solo che ho poco e mal distribuito tempo e ora ho voglia di fare Bradi Pit. Mi rilassa.
Quest'anno a Lucca Comics ero ospite allo stand di SlowComix (colgo l'occasione per ringraziare Anna e Alessio) alla Self Area dove ci sono le autoproduzioni e devo dire che c'erano delle proposte editoriali veramente innovative, belle e molto ben curate. Il futuro del fumetto è sicuramente quello che trovi lì alla Self Area.
Etichette: Bradi Pit, dieci anni di Balloons, interviste, Vincenzina
domenica, gennaio 22, 2017
35mq di Stefano Frassetto
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mercoledì, gennaio 18, 2017
Tom & Ponsi di Pino Creanza
domenica, gennaio 15, 2017
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sabato, gennaio 14, 2017
Singloids dei Persichetti Bros
domenica, gennaio 08, 2017
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sabato, gennaio 07, 2017
Singloids dei Persichetti Bros
venerdì, gennaio 06, 2017
Le Crociate di Enzo Scarton
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martedì, gennaio 03, 2017
Dieci anni di Balloons - Il tempo di Pino Creanza
Detto questo, dopo la parentesi di Cairo Blues, che ha avuto una coda nella mia collaborazione con il bimestrale di geopolitica EAST, oggi conclusa, ho scritto un lungo racconto, quasi un romanzo, ambientato alla fine degli anni ’60, il cui titolo risuonerà piuttosto famigliare ai maturi lettori di fumetti: “Fuga dal pianeta Mongo”. Si tratta di un progetto che mi abitava da un bel po’ di tempo, le cui radici affondano in qualche modo nel tempo della mia infanzia, e che sono molto contento di aver portato a termine.
Adesso sto lavorando, con la mia consueta lentezza, alle avventure di Lama Loco, una specie di lama tibetano blu con una sola gamba, un solo occhio e neanche un naso; spero di riuscire a farne un libro e a trovare un improvvido editore disposto a pubblicarlo. Sullo stesso tema mi sto dilettando a realizzare dei quadri/illustrazioni con i colori acrilici, una cosa che mi diverte molto.
In tutto questo, proprio le strisce sono rimaste un po’ penalizzate.
Adesso mi capita di disegnare qualche striscia ogni tanto, quando me le chiedono, ad esempio per l’appuntamento annuale della Smemoranda o per altre piccole iniziative, ma quando viene a mancare la possibilità di pubblicare su un periodico è chiaro che passa un po’ la voglia, o perlomeno acquistano priorità altri progetti, e il tempo non basta mai.
Per le strisce, non mi è capitato tra le mani nulla di nuovo, ma, approfittando della ristampa delle vecchie annate di Linus, ho riletto degli assoluti, intramontabili capolavori. Con i Peanuts e Krazy Kat siamo nell’ovvio, ma aggiungerei Bristow di Frank Dickens e The Wizard of Id di Brant Parker e Jonny Hart. Sono fumetti di una freschezza senza tempo, geniali. Altre strisce di quegli anni le ho trovate invece datate, quasi illeggibili, ma si tratta ovviamente di gusti personali.
Accidenti, non ho citato neanche un italiano!
In un mondo per certi versi sempre più tetro e incattivito, e non parlo solo del terrorismo e delle guerre ma anche e soprattutto di ciò che ci è assolutamente contiguo, a cominciare dall’uso malato dei social media, scrivere e disegnare strisce umoristiche è un atto non solo eroico ma più che mai necessario. C'è troppa gente che si prende esageratamente sul serio, senza un minimo di senso dell'umorismo, anche nel mondo dei fumettari...
Etichette: dieci anni di Balloons, interviste, strisce e autori, Strisce Italiane
lunedì, gennaio 02, 2017
Prof Knox di Pino Creanza
domenica, gennaio 01, 2017
35mq di Stefano Frassetto
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