giovedì, giugno 18, 2009
Nirvana di Roberto Totaro
Stamani vorrei parlare NON della cacca di uccello disegnata da Tot che se uno ne constata la quantità sulla testa del Santone, di consequenza s'immagina anche la dimensione dell'uccello di Tot (naturalmente di quello che starebbe volteggiando in esterno alla vignetta). Io vorrei porre invece l'attenzione alle linee di caduta di tale cacca nella vignetta centrale. Il nostro Tot è un grande: vediamo le linee pesanti nel tratto per dare la sensazione di caduta veloce ma di quantità considerevole. Una caduta pesante data anche da un particolare mix tra feci e acqua. Quella cacca la potremmo pensare come un bioccolo (do you know: bioccolo?) di neve sciolta che cade veloce dal cielo e s'infrange sulla testa del Santone.
Tale consistenza si nota anche nello scivolamento sulla capa del tipo fino quasi alle guance.
Un disegnatore qualunque avrebbe fatto quelle linee di caduta semplici e tirate via. Tot, no. Anche quelle linee per lui hanno importanza e come nelle vere opere d'arte, anche quelle semplici linee servono a qualcosa. A dire qualcosa. A farvi "toccare con le mani" la consistenza di quella cacca.
Bene. Ora vado a lavarmi le mani e a farmi il caffè.
Bravo Tot.
E ha ragione Ciantini: si può imparare a disegnare anche partendo da questi semplici particolari che magari ai più sfuggono.
Io che ho avuto l'onore di vedere Totaro disegnare dal vivo nel suo antro, mi convinco sempre di più che quando si disegna sia necessario anche "sentire" le cose che si fanno. Non come faccio io che le "calcolo" a priori.
Devi disegnare una cacca che scende dal cielo?
Ok, sentila piombare sulla tua testa e poi disegnala. Buona la prima. Lo svolazzare del pennino di Tot e la sua mano veloce sul foglio che disegna come stesse semplicemente facendo la sua firma, mi son rimasti impressi.
Poi però *farle* queste cose è fatica. (Tranne per Cavezzali)
Io qualsiasi cosa uso fa sempre lo stesso rumore di scoreggia. Anche la gomma.
Di seguito quello che ne esce sono semplici e piccole puzzette.
Non mi sembra che la satira sia il nostro pane, nè il nostro interesse, però casomai qualcuno volesse provarci...
Poi che non mi vengano a dire che i giornali non hanno i soldi per le strip. Bah.
Nessuno ha raccolto l'invito per il cd dei Tazenda. Invece mi sembra un disco molto bello, e mi piace anche la voce del nuovo cantante che non avevo ancora sentito.
Anch'io uso pennarelli ogni tanto ma per ottenere il segno fino-grosso-fino che mi interessa,schiaccio talmente sul foglio,che un pennarello mi dura giusto per una striscia. E non li tirano dietro ultimamente,come avrete visto.
Ho scritto i nostri nomi su dei bigliettini e li ho messi in un sacchetto di pelle.
Adesso sto scuotendolo per mischiarli....
Per fare ancora più piacere agli DEI.
Io non sono grassoccio.
Chi è bello grassoccio qui?
Grazie ma i Tazenda non sono una passione.
Precisazioni: non sono così “sardo”. Non è il mio blog, non siete miei ospiti.
Cucio, ricamo tele, ma vorrei tanto che il marchio Balloons andasse oltre la mia persona.
Vado a fare una passeggiata per Roma.
Penso che intenda, che sentissimo Balloons come cosa nostra, una cosa importante, un progetto in cui credere.
Mi aspetto delle analisi serie, anche dai "muti".
Magari i muti non sono proprio muti ma impegnati in questo momento. Anch io riesco a scrivere solo quando stacco dal tavolo da dis.
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