venerdì, aprile 20, 2007
Kyrie & Leison di Pino Zac
[post a cura di Umberto Randoli]
Siamo nel 1976, in pieno compromesso storico, quando sulle pagine di Eureka vede la luce una nuova striscia, Kyrie & Leison, realizzata da Pino Zac, pseudonimo di Giuseppe Zaccaria (1930 -1985), un grande artista scomparso da tempo. Il suo tratto è inconfondibile e la sua satira pungente (stiamo parlando di uno dei fondatori del Male). Trovate alcuni esempi in questa galleria su La Repubblica.it .
La striscia prende giocosamente il nome dalla nota liturgia penitenziale Kyrie Eleison (espressione greca antica, letteralmente "Signore, abbi pietà") con leggero tocco non blasfemo ma irriverente. Kyrie e Leison sono un prete e un diavolo in continua battaglia. Una specie di Peppone e Don Camillo trasportati negli anni '70 e narrati da un cartoonist che era contro ogni potere sia civile che religioso. In perenne scontro sia fisico che dialettico i due personaggi danno all'autore anche l'occasione di affrontare in modo dissacrante alcuni dei temi caldi discussi in quegli anni.
Pino Zac è anche l'autore del Gatto Filippo, la prima strip italiana apparsa all'interno di un quotidiano. Usciva sul Paese Sera negli anni 50.
Umberto Randoli
Etichette: articoli, storia, strisce e autori, Strisce Italiane
Kyrie&Leison, Pino Zac, me li hai letteralmente resuscitati alla memoria.
E che sensazione di ALTRI tempi! Non voglio fare il nostalgico, ma... insomma... e chi ce li avrebbe i coglioni oggi?
Mi piace il tratto di Zac in questa strip. Sembra uno schizzo quasi improvvisato e senza troppe rifiniture. Ho notato che una strip dal disegno poco elaborato e nervoso, che sembra gettato li d'impulso, si può permettere anche battute più leggere, come dire... meno esplosive. Sembra comunicare "E una cazzatina così, m'è venuta al momento...". Mentre un tratto che trasmette l'idea di ore di lavoro e rifinitura alle spalle, non perdona allo striper una battuta fiacca...
Boh, pensieri in libertà.
Grazie Umberto.
Ciao, Mak
Magari ci fosse però in rete al giorno d'oggi qualcuno che sappia ancora giocare con le sue strip con la stessa ironia e irriverenza. Con il giusto equilibrio anche nei temi più delicati.
maestro immenso
di lui ricordo con grande piacere il volume qui citato (che posseggo) e un fantastico orlando furioso della corno (ahimé trafugatomi).
Uno dei papà della satira.
Uno dei meno cagati, anzichenò.
Quindi da conoscere assolutamente :)
Li ho riletti recentemente...li trovo ancora più grandiosi, in confronto, ora siamo in pieno medioevo.
Lo ripubblicassero oggi che la laicità è morta sarebbe bellissimo.
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