giovedì, agosto 06, 2009

 

El hombre invisible di El Cubri

El hombre invisible di El Cubri

El Cubri è un nome collettivo, tratto e distorto - si dice per ignoranza ma più probabilmente per gusto dell'irriverenza - da quello del famoso regista Kubrick. Racchiude lo sceneggiatore Felipe Hernández Cava e i disegnatori Saturio Alonso e Pedro Arjona. Il gruppo fu creato nei primi anni '70 e ha realizzato diversi fumetti sperimentali difficilmente rintracciabili perché sparpagliati soprattutto su riviste e periodici ordinari.
La loro storia è collegata al rifiorire del Spagna dopo gli anni neri del franchismo. Per molti anni i responsabili del quotidiano
El Pais, con cui collaboravano come illustratori, furono alquanto cauti e diffidenti riguardo all'inserimento di comic strip nei fogli del giornale. Alcuni pensavano che avrebbero intaccato l'immagine di rigore politico e serietà informativa che negli anni il quotidiano aveva guadagnato (sì, è lui quello delle foto non pubblicate in Italia nella villa del nostro primo ministro, fa parte della famigerata stampa straniera che osa parlarne). Apparivano di tanto in tanto strisce come quelle di Blankito ma con il contagocce. Con gran sorpresa, l'ultima domenica di ottobre del 1985 El Pais pubblica un'intera sezione di comic strip, sul modello di tante altre della stampa internazionale, composta soprattutto pescando tra i classici distribuiti dai grandi syndicate: Andy Capp, Garfield, Il Mago Wiz. Il giornale fa però correre una voce: cercavano anche qualche striscia nazionale tra i disegnatori di strip spagnoli. El Cubri decide di proporsi. Nasce così "El hombre invisible", una delle prime comic strip del nuovo rinascimento ispanico.


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Commenti:
Mi ricorda altri autori di comics, Lorenzo Viani e Lazzarini. Anche Covili poer qualcosa.
 
E anche il vecchio Tarabazzi e Bottoni, le strisce uscite per l'Oste Vinaio, a Livorno. Nel 1948.
Forse Giuseppe se lo ricorda...
 
Quelle ultime ricordano come segno Marzio Lucchesi.
 
E anche Attilio Sverza. Quello che disegnava l'omino dentro l'osteria.
 
Ha un che anche di Flavio Da Ros che gestisce un bar qui a Belluno
 
Ricorda anche lo stile di Luciano Francesconi,anni 80,circa.
 
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